UE spende milioni di euro per la propaganda politica, perché la sfiducia dei cittadini nei suoi confronti sta crescendo, ha dichiarato alla televisione RT il presidente del Centro analitico degli euroscettici “Bruges Group” Robert Oulds.
Nel 2014 l'UE ha erogato 664 milioni di euro per finanziare l'attività di promozione e comunicazione. In totale per questa attività si prevede di spendere 4 miliardi di euro.
In realtà, dice Oulds, con questi soldi l'UE vuole controllare i processi politici negli Stati nazionali.
L'influenza viene esercitata sui ragazzi di scuola attraverso determinati contenuti dei libri, mentre le università vengono usate come strumenti di propaganda e le associazioni pubbliche vengono finanziate per creare dei gruppi di pressione di cui Bruxelles ha bisogno per concentrare ancor più potere nelle proprie mani, osserva l'analista.
"Si tratta di abuso dei soldi dei contribuenti e di ingerenza nella vita della società a tutti i livelli", — ha rilevato Oulds.
Molti aspetti della politica europea fanno discutetre, ad esempio i programmi di austerity che stanno danneggiando i paesi dell'Europa meridionale o il prossimo referendum sulla partecipazione della Gran Bretagna all'UE.
"Possiamo essere certi ce l'UE spenderà milioni di sterline, cercando di convincere i cittadini britannici a votare a favore dell'UE", — sottolinea Robert Oulds.
Secondo l'analista, tale ingerenza nella politica degli Stati nazionali non è assolutamente democratica.
Secondo Oulds, la politica di Bruxelles deriva dalla crescente sfiducia degli europei nei confronti dell'UE e delle sue strutture politiche. La maggioranza degli abitanti dell'UE continua a intendificarsi con i loro Stati, mentre il tentativo di creare una specie di "homo europeus" è fallito, come non funziona neanche la politica comune che viene decisa a Bruxelles, lontano dall'opinione pubblica, ha osservato Robert Oulds.
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Intanto i 520 provano a resistere.