Qui di seguito il solito commento intermarket di fine mese.
Ripeto, il commento e' da leggere in chiave di medio/lungo e non per chi fa trading stretto
Quello che seguirà e' solo un pensiero , che potrebbe essere completamente sbagliato

, quindi ognuno con la propria capa e i propri soldi eh


Si e' appena concluso un mese particolarmente complicato che ha riportato l'area euro al centro dell'attenzione generale.
Era d altronde prevedibile che le elezioni del nostro paese avrebbero potuto produrre un ritorno alla volatilita' in concomitanza con altri fattori politici , potenzialmente negativi, che si stanno accumulando negli USA con l'imminenza del '' sequester '' , ovvero i tagli automaticidi spesa pubblica che potrebbero generarsi senza un accordo tra repubblicani e democartici.
Senza entrare nel merito delle previsioni su tali accadimenti direi che , nel contesto attuale, e' sempre piu' importante cercare di concentrarsi sui fondamentali dell economia xche' e' solo da queste variabili che possiamo capire come puo' evolversi il trend a sei / nove mesi sui mercati.
Le banche centrali rimangono impegnate nel gestire le variabili finanziarie in un quadro politico internazionale molto complesso. Abbiamo in corso uno scontro sulle strategie di politiche fiscali sia in europa che in usa e contemporaneamente si accende il disaccordo sulle politiche monetarie in seno alla FED ed in Giappone , cosi' come nell'area euro , il ruolo della BCE nn e' ben visto dalla Germania.
Dunque, in un contesto internazionale dove si accentuano le divisioni sulle strategie di gestione della crisi , l economia sembra destinata a subire l'impatto di queste divergenze , anche xche' il risultato finale e' una generale impasse sulla politica economica.
Continuo a ritenere che le aspettative di crescita nella seconda parte dell anno siano sovrastimate e per questo motivo i mercati finanziari sono esposti a rischi di delusione . Le grandi aspettative che si sono create sulla ripresa economica sono gia' state in parte ridimensionate in Europa , dova la UE ha confermato uno scenario di recessione x tutto il 2013, mentre in USA continuano a ritenere molto credibile una proiezione di crescita al 2.5% - 3% x la fine dell anno.
Credo che le previsioni economiche elaborate dalle principali case di investimento nn tengono conto dell acceso dibattito in corso tra economisti su alcuni aspetti che riguardano il debito e le sue implicazioni sull economia .
Il grafico che allego , sara' un po' scontato.... ma forse, le cose scontate e semplici , sono quelle che poi hanno buona probabilita' nel realizzarsi...
Prudenza ragazzi