++ Moody’s si è pronunciato: la Spagna rimane investment grade, anche se con outlook negativo, soprattutto grazie all’OMT. Infatti si legge “risk of Spanish sovereign losing market access has been materially reduced by willingness of ECB to undertake outright purchases of Spanish gov. bonds to contain their price volatility” e “combination of euro area, ECB support and Spanish’ government’s own efforts should allow gov. to maintain capital market access at reasonable rates, providing time to stabilize public debt over next few years”.
Il 10Y Bonos stringe di 30bps al momento (e il BTP di 15bps), ma crediamo che ci sia ancora molto spazio per una performance della Spagna, soprattutto sulla parte a breve della curva, dove il pick up rispetto all’Italia è importante. Quindi la nostra view è di una prosecuzione del movimento di restringimento, magari con uno “steepening bias”. La tempistica dell’annuncio è ottima, visto che domani ci saranno le aste SPGB, che a questo punto potrebbero fornire ottimi risultati.
++ anche ieri Spagna al centro dell’attenzione dei mercati, in positivo: speculazioni sul fatto che sia stata trovata la giusta formula per la richiesta di aiuti (e che anche le resistenze tedesche stiano venendo meno) hanno spinto l’appetito per il rischio. Si parla di precautionary conditioned credit line (PCCL) anzichè di enhanced conditions credit line (ECCL): la differenza è che la prima impone solo condizioni ex ante. Poi tutto annacquato da varie dichiarazioni, ma i guadagni messi a segno su questi rumor non sono stati cancellati, segnale evidente che il “mood” del mercato è positivo. C’è anche il dibattito su cosa accadrebbe all’Italia dopo una richiesta di aiuti della Spagna: la speculazione si sposterebbe verso il nostro debito o beneficeremmo della maggior fiducia sull’area Euro? Monti propende per la seconda interpretazione. Intanto continuano gli acquisti sul nostro debito, soprattutto su scadenze lunghe e da investitori stranieri, mentre sulla parte a breve della curva osserviamo prese di profitto di operatori domestici.
++ segnali confortanti anche a livello macro: la produzione industriale US aumenta di 0.4%, più delle attese, mentre lo zew tedesco ha fatto registrare un aumento per il secondo mese consecutivo. Bene anche l’earning season americana: il 73% delle compagnie che ha riportato fino ad ora batte le attese.