Analisi Intermarket ....quelli che.... Investire&tradare - Cap. 2

09:27 - Francia: Moscovici, stime su pil 2013 dovranno essere riviste
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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 14 feb - Il ministro
francese dell'Economia, Pierre Moscovici, ha ammesso che la
previsione sul pil 2013 della Francia, attualmente stimato
in crescita dello 0,8%, "dovra' essere ripensata".
"Constatiamo - ha spiegato in un'intervista al canale
televisivo France 2 - che i dati sulla crescita non sono
buoni per il 2012, attorno allo zero, e quindi sappiamo
anche che la crescita del 2013 dovra' essere ripensata".
 
US banks warn over planned EU ‘Tobin tax’

By Alex Barker in Brussels and James Politi in Washington
Wall Street and US businesses have attacked a proposed eurozone financial transaction tax, claiming it overreaches borders, flouts international treaties and “breaks the bonds that bind our global economy”.
The European Commission will on Thursday unveil an ambitious plan for an international levy on financial trades to be collected by the eurozone’s biggest economies, raising an estimated €30bn-€35bn a year.



This tax blueprint, first reported in the Financial Times, includes tough anti-avoidance measures that would catch some trades executed in New York, London, or Hong Kong – even when no eurozone entity is buying or selling the product.
While the commission is confident the plan is legally sound, the long arm of the levy has raised the hackles of big investment banks, as well as the UK and Luxembourg, which rejected such an EU wide tax.
If France, Germany and nine other states press ahead with a tax based on the commission’s expansive proposal, it is likely to be challenged by some EU governments and big financial groups, according to several diplomats and lawyers.
A coalition of US business groups – including the US Chamber of Commerce and The Financial Services Forum, the body for the largest US financial groups – have written to the commission objecting to “the unilateral imposition of a global financial transaction tax”.
“These novel and unilateral theories of tax jurisdiction are both unprecedented and inconsistent with existing norms of international tax law and long standing treaty commitments,” the groups argue in a letter to Algirdas Semeta, the EU tax commissioner.
“There is a high risk that their adoption could lead to ­double and multiple taxation, a deterioration of international tax co-operation and trade ­protectionism.”
Europe’s first ‘Tobin tax’, named after economist James Tobin who mooted a global tax on currency trades in the 1970s, levies 0.1 per cent on stock and bond trades and 0.01 per cent on derivatives transactions involving one financial institution with its headquarters in the tax area, or trading on behalf of a client based in the tax area.
As “a last resort”, the tax is also applied to transactions based on where the share, bond or exchange traded derivative was issued, even if it takes place in Asia, the US or Britain.
Such a levy is dubbed a Tobin tax after economist James Tobin, who mooted a global tax on currency trades in the 1970s.
Alexandria Carr, a former UK Treasury lawyer now at law firm Mayer Brown, said those 11 countries moving ahead under so-called “enhanced co-operation” are legally bound to respect the rights of member states that do not participate.
“If [the] proposal has the expected extraterritorial reach, it would appear to ride roughshod over the competences of the 16 member states who have opted out,” she said.
Those countries that have expressed interest in a transaction tax include Belgium, Germany, Estonia, Greece, Spain, France, Italy, Austria, Portugal, Slovenia and Slovakia.
 
Fidelity:

a parte la loro propensione ad aumentare l'esposizione azionaria (argomento sul quale sono quasi tutti d'accordo) nonostante il previsto aumento della volatilità nel corso del 2013.............


.......un argomento per il quale si discostano dagli altri gestori è la "chiamata" sugli inflation linked......ed in particolare sugli Emerging Inflation Linked (loro hanno un comparto specializzato).
In pratica vedono un graduale aumento dell'inflazione dovuto alle manovre della FED che con la politica espansiva tende ad "esportare Inflazione" verso gli Emerging. Dicono di investirci da subito perchè naturalmente quando la cosa sarà nei fatti, probabilmente sarà troppo tardi per prendere posizione.

;)
 
Fidelity:

a parte la loro propensione ad aumentare l'esposizione azionaria (argomento sul quale sono quasi tutti d'accordo) nonostante il previsto aumento della volatilità nel corso del 2013.............


.......un argomento per il quale si discostano dagli altri gestori è la "chiamata" sugli inflation linked......ed in particolare sugli Emerging Inflation Linked (loro hanno un comparto specializzato).
In pratica vedono un graduale aumento dell'inflazione dovuto alle manovre della FED che con la politica espansiva tende ad "esportare Inflazione" verso gli Emerging. Dicono di investirci da subito perchè naturalmente quando la cosa sarà nei fatti, probabilmente sarà troppo tardi per prendere posizione.

;)


Grazie Nog della dritta...qui invece si sostiene che si debba andare sugli emerging bond in valuta locale per ovvi motivi di cross.

Inoltre sono anche ottimisti sulal ripartenza del ciclo manufatturiero, in quanto le scorte erano troppo basse e gli impianti vecchi e sotto utilizzati.

Il tutto vale da qui a fine 2013.
 
10:00 - *** Bce: previsori alzano stime su disoccupazione in 2013 e 2014
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Al 12,1% quest'anno e all'11,9% nel 2014

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Francoforte, 14 feb - I
previsori della Bce hanno alzato le stime sul tasso di
disoccupazione nell'area dell'euro, portandole al 12,1% per
il 2013 e all'11,9% nel 2014. Tali aspettative, si legge nel
Bollettino mensile, implicano revisioni al rialzo di 0,5
punti percentuali per il 2013 e di 0,7 punti percentuali per
il 2014 rispetto alla precedente indagine. La stima per il
2015 e' di una discesa all'11,2%, "con un andamento che
segue piu' o meno quello previsto di moderata ripresa". Le
revisioni "sono dovute principalmente a un'attivita'
economica inferiore alle attese". I rischi per queste stime
sono considerati nel breve termine "sopratutto al rialzo e
sono connessi a un ulteriore indebolimento dell'attivita'
economica e al permanere di clima di fiducia su bassi
livelli, a discapito delle decisioni di assunzione".
Inoltre, si legge ancora, "esiste il rischio che l'aumento
di disoccupazione possa essere in parte di natura
strutturale". Le aspettative sul tasso di disoccupazione a
piu' lungo termine, per il 2017, sono aumentate di 0,5 punti
percentuali al 9,5% dopo la flessione registrata
nell'indagine precedente.
 
10:00 - Bce: segnali negativi su lavoro anche in prossimo futuro (RCO)
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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Francoforte, 14 feb - Il
mercato del lavoro dell'Eurozona "ha continuato a
deteriorarsi, mentre dalle piu' recenti indagini previsive
emergono segnali di ulteriore dinamiche negative nel
prossimo futuro". E' quanto scrive la Bce nel Bollettino
mensile di febbraio. "I lavoratori giovani e scarsamente
qualificati sono stati particolarmente colpiti dalla crisi",
si legge, ma "nel contempo, si riscontrano andamenti della
disoccupazione eterogenei nei vari Paesi dell'area
dell'euro". Gli indicatori delle indagini, sottolinea la
Bce, "segnalano ancora ulteriori perdite di posti di lavoro
sia nell'industria sia nei servizi all'inizio del primo
trimestre del 2013".
 
10:03 - *** Bce: maggiore incertezza in alcuni Paesi pesa su titoli di Stato
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Cosi' come annuncio misure per salvare alcune banche private

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Francoforte, 14 feb -
Nell'ultimo mese il clima sui mercati obbligazionari
dell'Eurozona e' stato generalmente positivo, con una forte
domanda per il debito sovrano di alcuni Paesi membri
soggetti a tensioni finanziarie, ma "verso la fine de
periodo in esame, il clima di mercato e' peggiorato
leggermente in un contesto caratterizzato da un'accresciuta
percezione di incertezza in alcuni Paesi dell'area". Lo
scrive la Bce nel Bollettino mensile di febbraio, prendendo
in esame l'andamento dei mercati obbligazionari tra il 2
gennaio e il 6 febbraio. "L'incertezza riguardo gli
andamenti futuri dei mercati obbligazionari - conclude la
Bce - misurata dalla volatilita' implicita di questi ultimi,
e' lievemente aumentata". Tra gli altri fattori negativi per
questa accresciuta incertezza, la Bce cita anche "la
pubblicazione di alcuni dati economici negativi, gli annunci
di utili inferiori alle attese per alcune banche dell'area
dell'euro e di notizie di misure adottate da alcuni Governi
per il salvataggio di determinate banche private.
 
10:17 - *** Bce: +3,3% il valore dell'euro a febbraio, e' segnale di fiducia
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In un mese, +3,9% rispetto a un anno prima

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Francoforte, 14 feb - L'euro
"si e' apprezzato" tra inizio gennaio e inizio febbraio, "in
un contesto di bassa volatilita' e di perdurante
miglioramento del clima di fiducia degli investitori" verso
l'Eurozona. E' quanto scrive la Bce nel Bollettino mensile
di febbraio. Il 6 febbraio scorso, il tasso di cambio
effettivo della moneta unica - misurato rispetto alle divise
dei venti piu' importanti partner commerciali dell'area
dell'euro - era superiore del 3,3% al livello degli inizi
dell'anno e del 3,9% rispetto a un anno prima". In termini
bilaterali, nel mese appena trascorso, l'euro si e'
sostanzialmente apprezzato nei confronti di tutte le divise
principali. Nel periodo in questione, ha guadagnato il 2,4%
sul dollaro Usa, il 5,8% sulla sterlina britannica e ha
inoltre registrato un forte apprezzamento (+11,3%) sullo yen
giapponese nel contesto delle mutevoli aspettative circa le
prospettive economiche dell'Eurozona rispetto alle altre
economie avanzate e dell'evoluzione favorevole dei
differenziali dei tassi di interesse.
 
10:00 - *** Bce: previsori, quest'anno crescita zero nell'Eurozona
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Abbassate ancora le stime di crescita, +1,1% nel 2014

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Francoforte, 14 feb - Crescita
zero quest'anno per l'Eurozona a causa dei minori consumi e
delle misure di risanamento dei conti pubblici: i previsori
della Bce hanno nuovamente abbassato le stime di crescita
del pil dell'Eurozona per il 2013 e il 2014. Come si legge
nel Bollettino mensile, le aspettative di crescita del pil
per il 2013 e il 2014 sono state riviste al ribasso rispetto
all'indagine precedente di 0,3 e 0,2 punti percentuali,
rispettivamente, e si collocano ora allo 0,0 per quest'anno
e all'1,1% per il 2014. Le attese per il 2015 si situano
all'1,6%. Il principale fattore all'origine della revisione
al ribasso per il 2013 e' l'andamento dell'attivita'
economica, inferiore alle attese, nel quarto trimestre del
2012. Si prevedono, si legge ancora, "minori contributi dei
consumi privati e collettivi alla crescita per l'anno in
corso e per il prossimo, a causa della persistente
incertezza nell'area dell'euro e delle ulteriori misure di
risanamento delle finanze pubbliche". Contributi positivi
alla crescita, invece, "continuano a venire dalla domanda
estera". Nel complesso, i previsori "si aspettano che il pil
in termini reali torni a un ritmo di espansione sostenuto a
meta' del 2013".

10:22 - Bce: previsori, quest'anno crescita zero nell'Eurozona -2-
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Possibile impatto negativo se flessione fiducia su mercati

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Francoforte, 14 feb - I
previsori della Bce precisano, nell'indagine, che i rischi
per la crescita del pil dell'Eurozona siano orientati al
ribasso, sopratutto a causa di un possibile impatto frenante
esterno sulla graduale ripresa prevista per il 2013, nonche'
di una flessione del clima di fiducia nei mercati rispetto a
quanto ipotizzato nello scenario di base.


 

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