Analisi Intermarket ....quelli che.... Investire&tradare - Cap. 2

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Bruxelles, 19 apr ? Canali
dell'afflusso del credito bancario all'economia ostruiti nei
paesi della 'periferia', in quelli sempre sotto il tiro dei
mercati e non solo. Bilanci delle banche da 'pulire', grande
operazione di 'deleveraging'. Riduzione dell'indebitamento
anche di imprese e famiglie. I progressi ancora insufficienti
verso una unione economica monetaria piu' forte. E' la
situazione attuale dell'Eurozona, che oggi presenta un nuovo
rischio a breve termine: la 'fatica dell'aggiustamento'. E'
scritto nero su bianco nell'ultimo rapporto sull'economia
mondiale del Fondo monetario internazionale. E ne parlano
anche gli esponenti della Bce. In una conferenza che si e'
svolta a Dublino in concomitanza con le riunioni informali di
Eurogruppo ed Ecofin, il capo economista Peter Praet, madre
tedesca e padre belga, ha lanciato questo allarme: 'In molti
paesi sta aumento la probabilita' di una 'fatica da
consolidamento' dei bilanci pubblici come conseguenza del
forte aggiustamento che e' gia' stato condotto'.
Il Sole 24 Ore Radiocor) - Bruxelles, 19 apr ? La
'fatica' e' essenzialmente di carattere sociale, ha a che
vedere con un concetto di sostenibilita' diverso da quello
correntemente usato dalle istituzioni europee e dal Fmi. Non
si tratta in questo caso di sostenibilita' finanziaria
derivata da politiche di bilancio restrittive con l'obiettivo
di arrivare al pareggio strutturale o nei pressi del
pareggio. Si tratta di sostenibilita' sociale, che puo'
essere garantita solo se il consolidamento di bilancio e le
riforme strutturali, ovviamente necessari, avviene in tempi
realistici. Non viene ostacolato. Ai banchieri ed esponenti
della finanza riuniti da Eurofi a Dublino, associazione
europea del settore, il capodipartimento mercati finanziari e
monetari Fmi Jose' Vinals l'ha spiegata cosi': 'La crisi, che
dura da cinque anni, continua a sorprendere la maggior parte
di noi a causa dell'enorme e crescente costo umano. Cio' e'
specialmente vero in Europa: troppe persone hanno perso il
lavoro, c'e' una nuova generazione che non riesce a sbarcare
il lunario, nell'Eurozona la disoccupazione e' all'11,3%, in
Grecia e Spagna una persona attiva su quattro e'
disoccupata.... e' devastante, non puo' durare a lungo'.
La fatica 'sociale' si combina alla fatica politica, che
riguarda la capacita'/possibilita' dei governi in carica di
restare in sella, sempre meno in grado di fronteggiare le
ondate di euroscetticismo (pragmatico non ideologico). Il
ministro dell'economia Pierre Moscovici ha spiegato il punto
di vista della Francia, che chiede un anno di tempo in piu'
per portare il deficit/pil appena sotto il 3% (nel 2014
invece che nel 2013): 'Ho detto con molto forza ai miei
colleghi europei, all'Ecofin e all'Eurogruppo: attenzione,
l'Unione europea sta facendo fronte a un movimento di
euroscetticismo, di rigetto... la Francia rifiuta di
aggiungere austerita' alla recessione'.
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 19 apr - La
conclusione della Bce non e' la stessa del governo francese:
il capo economista Praet dice che 'i 'policy makers' devono
fare del loro meglio per spiegare la necessita' di ulteriore
aggiustamento fino a quando gli obiettivi a medio termine
(cioe' il pareggio di bilancio o nei pressi ? ndr) non
saranno raggiunti'. La conclusione del Fondo monetario e' un
po' diversa da quella della Bce: puo' essere indicata come la
linea della 'doppia prudenza'. Prudenza nel mantenere la
barra dell'aggiustamento dei conti pubblici e delle riforme
economiche, prudenza 'nell'uso di tutte le misure per
sostenere la domanda'. Ha detto la dg Christine Lagarde: 'Per
la maggior parte dei paesi europei il consolidamento del
bilancio e' una necessita' dato il livello
dell'indebitamento, ma non e' necessario che tutti i tagli
siano brutali o rapidi o anticipati, occorre un equilibrio
tra quanto viene richiesto e quanto e' tollerabile'. Il
consolidamento di bilancio, ha sostenuto Vinals alla
conferenza di Dublino, 'e' una maratona non uno sprint, se la
crescita peggiora occorre focalizzarsi sulle misure di
bilancio piuttosto che sugli obiettivi di bilancio evitando
azioni indebitamente pro-cicliche' (che peggiorano ancora di
piu' l'economia). Nell'ultimo rapporto economico del Fondo
monetario si parla di 'fatica di aggiustamento' anche in
relazione a un indirizzo politico 'generale di ritorno
indietro in una Eurozona finanziariamente frammentata in cui
i mercati finanziari restano altamente vulnerabili a
cambiamenti improvvisi cambiamenti di umore, di valutazioni'.
Per frammentazione si intende un fenomeno specifico derivato
dal circolo vizioso crisi del debito sovrano-crisi bancaria:
i costi del finanziamento bancario sono molto diversi tra
paese e paese, nel senso che l'accesso al mercato
interbancario e' possibile a banche di certi paesi e non a
banche di altri paesi. E' questo che ha ostruito la normale
trasmissione degli effetti della politica monetaria (con
tassi di interesse ai minimi) ai tassi di interesse bancari
per i prestiti a imprese e famiglie. Una situazione
drammatica dato che circa tre quarti del finanziamento delle
imprese Eurozona passa dalle banche (circa un terzo negli
Usa, in Italia la quota bancaria e' piu' alta rispetto agli
altri paesi). Da notare che mentre per il Fmi il rischio di
frammentazione e' tuttora presente, la Bce ritiene che la
situazione stia migliorando nettamente. Alla
'nazionalizzazione' degli effetti finanziari della crisi si
affiancano gli effetti del 'deleveraging' bancario
simultaneo: il Fmi stima che le banche europee devono
fronteggiare una operazione di 'deleveraging' di 1500
miliardi di euro. In alcuni paesi anche le imprese si stanno
sottoponendo alla cura finanziaria dimagrante, operazione
inevitabile, che anche secondo il Fmi limitera' la crescita
economica per molti anni perche' pesera' direttamente sulla
spesa per investimenti e sulle scelte di consumo delle
famiglie. Il circolo vizioso e' cosi' guidato da tre fattori
che si nutrono a vicenda: mercato del debito sovrano fragile,
banche deboli, stagnazione o bassa crescita.
 
Ultima modifica:
Il Ministro delle Finanze ha dichiarato che sul Mercato vi è troppa liquidità e che la Bce dovrebbe iniziare a ridurla. Nonostante questo, che appare una velata critica a Draghi, Schaeuble dichiara che la Bce ha fatto tutto correttamente.



La mia impressione, ma è solo la mia impressione, è che sia iniziato da diversi giorni un balletto di dichiarazioni (Draghi sul costo dei finanziamenti troppo cari per le imprese dei periferici, Lagarde + o - sulla stessa falsariga, oggi il solito nazi che rema contro) tale da far presumere come possibile una qualche iniziativa della bce a sostegno del credito alle pmi.

Non opero su questo genere di considerazioni, però potrebbe essere una spiegazione della strana forza del nostrano di questo periodo...

:mmmm:
 
a mio modo di vedere il btp future è parecchio tirato e non trovo motivazioni a supporto e se, viene giù quello non può che portarsi dietro anche l'indice credo.

Poi resto dell'idea che se i cani stornano decisi noi non reggiamo.
NOGAIN VUOI VENIRE A LETTO CON ME?
 

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