Analisi Intermarket ....quelli che.... Investire&tradare - Cap. 2

Dimenticavo, domanda:

la teoria, ma anche la pratica, dice che un ciclo economico dura circa 4/4.5 anni. Benen, dal marzo del 2009 ad oggi siamo a tiro.

Quindi, succederà ? lo vedremo nei corsi azionari ? oppure come per le obbligazioni ci troveremo di fronte ad una deformazione ? quello che valeva prima non vale più ? ecc...

RISPONDETE SE POTETE, MA SOPRATUTTO SE VOLETE.
 
Concordo con te, qui il paziente finanza è talmente pieno di dorga, antidolorifici e stimolanti che potrebbe correre come un keniano, il problema sta nell'effetto momentaneo e placebo di questi "farmaci" che prima o poi dovranno essere tolti e che comunque creano assuefazione all'organismo su cui sono applicati e, quando ti assuefi, l'effetto non è più lo stesso.


Quando parli del grilletto 1 il nano a chi ti riferisci?

Ineleggibile
 
Questa la trov interessante...una volta tanto. Il che fa il paio con il taglio dei tassi Corea e Australia.

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Attenzione alla fuga di capitale del Giappone se gli investitori perdono fiducia nello yen

Di seguito pubblichiamo il commento settimanale di Pierre Olivier Beffy, Chief Economist di Exane BNP Paribas, sull'attuale situazione macroeconomica. Per l'esperto la salita dei rendimenti dei titoli di Stato giapponesi è legata a una possibile revisione al rialzo delle stime inflazionistiche da parte della Banca centrale giapponese. Se la buona notizia è rappresentata dalla capacità mostrata negli ultimi 10 anni dal Giappone di sostenere l'alto livello di debito, la cattiva è rappresentata dal rischio di una possibile fuga di capitali qualora gli investitori giapponesi perdessero fiducia nel valor e dello yen.

Il marcato calo del mercato dei bond giapponesi avvenuto la scorsa settimana ha sorpreso molti investitori. E' probabile stimare un'ulteriore pressione sui rendimenti dato che gli investitori ritengono sempre più credibile che la banca centrale giapponese possa rivedere al rialzo stime inflazionistiche. E non possiamo escludere un rialzo dei tassi come avvenuto nel 2003 quando il rendimento a 10 anni è passato da 0,43% a 1,60% nel giro di pochi mesi.

La buona notizia per gli altri paesi sviluppati é che il Giappone ha mostrato, negli ultimi 10 anni, la capacità di far fronte ad un alto livello di indebitamento, per lungo tempo, se i tassi sono bassi. La brutta notizia è che non possiamo sapere a priori come andrà a finire la vicenda. Il rischio principale per il Giappone è una possibile fuga di capitali qualora gli investitori giapponesi perdessero fiducia nel valore dello Yen. Ma finché questo non si verifica, i tassi nipponici resteranno bassi.

Il sell-off sui bond giapponesi mette, inoltre, in evidenza che lo scenario macroeconomico, caratterizzato da abbondante liquidità, è diventato più instabile. Ad esempio, il soft patch atteso negli US, in una fase con elevata liquidità, si dimostra abbastanza positivo per il mercato equity. Il rischio è che la locomotiva americana, nei prossimi mesi, rallenti più delle attese generando un rischio deflazionistico. Tale evento sottolineerebbe come la liquidità sia insufficiente per sostenere la crescita.

Quello che sta accadendo sui mercati finanziari è molto simile a quanto accaduto negli anni '30. Durate il periodo di riduzione del debito negli USA, a seguito della grande depressione, si é constatato una graduale riduzione dei rendimenti di tutte le asset classes (cash, corporate bond, e debito sovrano in particolare).

La generalizzata diminuzione degli yelds (e la crescita dei prezzi degli asset corrispondente) ebbe fine, solamente, quando il settore privato fu in gra do di indebitarsi nuovamente sul lungo termine dopo la seconda guerra mondiale. La compressione degli yields fu meno marcata per il mercato azionario a causa della maggiore volatilità. In particolare, quando l'economia americana ricadde in recessione nel 1937 il risk premium azionario crebbe significativamente.

In conclusione, le vicende degli anni '30 mostrano che, finché la locomotiva americana non registrerà segnali di cedimento, la liquidità continuerà a comprimere i rendimenti (o a incrementare i prezzi degli asset). Si tratta, in parte, di una caratteristica di una repressione finanziaria generalizzata a tutti gli asset. Ma la storia insegna anche che la liquidità senza crescita rappresenta un equilibrio precario.

Per l'australia è uscito un PMI manifatturiero sotto 40 che a confronto il dato italico era una bomba rialzista...

Per quanto riguarda la valuta nipponica bisogna fare alcune riflessioni: molto del movimento del cross è dato dai movimenti dei nipponici e molto meno dai movimenti esteri che sono comunque compratori di azionario da quando lo Yen si è indebolito ma non hanno il peso per spostare il cambio.

Da quando la Boj ha lanciato la nuova strategia monetaria gli investitori nipponici sono stati venditori di asset esteri perchè hanno incassato l'extra gain derivante dal fatto che gli asset erano denominati in valuta, poi da due settimane hanno ricominciato ad essere compratori di asset esteri ma quello può essere dedicato al reinvestimento delle somme precedentemente uscite.

Anche nel passato ci sono stati episodi di forte volatilità sui prezzi dei samurai bond ma non hanno causato grosse problematiche di gestione agli investitori in quanto si sono rapidamente coperti; il rischio semmai in questa fase che gli acquisti della Boj rendano deserto il mercato dei bond decennali nipponici e quello si che li espone sul mercato ad oscillazioni marcate e non controllabili visto il quantitativo in aquisto che supera l'offerta dell'anno.
 
Dimenticavo, domanda:

la teoria, ma anche la pratica, dice che un ciclo economico dura circa 4/4.5 anni. Benen, dal marzo del 2009 ad oggi siamo a tiro.

Quindi, succederà ? lo vedremo nei corsi azionari ? oppure come per le obbligazioni ci troveremo di fronte ad una deformazione ? quello che valeva prima non vale più ? ecc...

RISPONDETE SE POTETE, MA SOPRATUTTO SE VOLETE.


Non credo che oggi un ciclo economico abbia ancora la durata di 5 anni circa, ma forse ben più breve, ovvero 2/3 al max, troppe cose nuove, troppe manovre non convenzionali, insomma troppi ingredienti nuovi applicati ad una ricetta vecchia e questo comporta tempi diversi di cottura per arrivare ad un risultato finale simile.

Io credo e spero che vedremo questo eventuale scenario sui corsi azionari, perchè i nquel contesto è fisiologico e ancora sopportabile, molto peggio sarebbe se il movimento a scendere corposo fosse focalizzato sui bond, li credo che le conseguenze sarebbe meno preventivabili e ben più devastanti sia per il contesto attuale che ci troviamo a vivere, sia per l'andamento del mercato dei bond che da qualche anno tira molto bene e i ptf dei risparmiatori ne sono gonfi, almeno per quanto riguarda ciò che vedo io.
 
Ma intendi sullo scenario italico o su scala internazionale?...perchè se su di noi ancora qualche peso lo può avere, al di fuori delle mura italiche lo vedo politicamente sul viale del tramonto.

Credo che adesso ci sia la "caccia" alle scuse. Comunque vorrebbe dire Governo giù. Magari fosse così, rimandare l'inevitabile fa aumentare solo il cratere che è già enorme di suo. I nostri politici sono come un buco nero, si espandono, tanto vale finirla qua. Comunque il PD salverà il nano...i pidocchi son sempre e comunque pidocchi. :wall:
 
Per l'australia è uscito un PMI manifatturiero sotto 40 che a confronto il dato italico era una bomba rialzista...

Per quanto riguarda la valuta nipponica bisogna fare alcune riflessioni: molto del movimento del cross è dato dai movimenti dei nipponici e molto meno dai movimenti esteri che sono comunque compratori di azionario da quando lo Yen si è indebolito ma non hanno il peso per spostare il cambio.

Da quando la Boj ha lanciato la nuova strategia monetaria gli investitori nipponici sono stati venditori di asset esteri perchè hanno incassato l'extra gain derivante dal fatto che gli asset erano denominati in valuta, poi da due settimane hanno ricominciato ad essere compratori di asset esteri ma quello può essere dedicato al reinvestimento delle somme precedentemente uscite.

Anche nel passato ci sono stati episodi di forte volatilità sui prezzi dei samurai bond ma non hanno causato grosse problematiche di gestione agli investitori in quanto si sono rapidamente coperti; il rischio semmai in questa fase che gli acquisti della Boj rendano deserto il mercato dei bond decennali nipponici e quello si che li espone sul mercato ad oscillazioni marcate e non controllabili visto il quantitativo in aquisto che supera l'offerta dell'anno.

Vedi Gipa, il discorsso Nippon va contestualizzato ovvero da dove partivano. Fare una operazione del genere è diversa che farla nella stessa degli USA o degli inglesi. Loro, i nippon, stavano già "fermi" da 20 anni eppure di liquidità ne avevan già buttata a gogò nel tempo, poi con il terremoto ed ora per compensare le cagate europee perchè se alcuni ancora non l'avessero capito, l'Europa avesse fatto metà di quello che ha fatto il resto del mondo oggi l'economia globale sarebbe in ripresa e forse in forte ripresa.

Ribadisco, la Germania ha bloccato le "cure" della FED, BOE e BOJ, esponendole al rischio, che ora appare evidente, ma sfruttandone i piccoli risultati perchè paese esclusivamente esportatore. In pratica han fatto la guerra a mezzo mondo per la 3° volta.:down: :wall:
 
Credo che adesso ci sia la "caccia" alle scuse. Comunque vorrebbe dire Governo giù. Magari fosse così, rimandare l'inevitabile fa aumentare solo il cratere che è già enorme di suo. I nostri politici sono come un buco nero, si espandono, tanto vale finirla qua. Comunque il PD salverà il nano...i pidocchi son sempre e comunque pidocchi. :wall:


Guarda come stanno gestendo l'aspetto comunicativo...prima ti dicono che stanno lavorando alla clemente per evitare sia IMU che IVA, poi ti rimandano il discorso IMu in pieno stile italiota che così va in ferie più grasso e poi in autunno viene accoppato, poi ti dicono che ovviamente l'iva sarà aumentata e quindi nulla cambia, anzi peggiora :wall:

L'IVA al 22 è una cosa da pazzi.
 
Dimenticavo, domanda:

la teoria, ma anche la pratica, dice che un ciclo economico dura circa 4/4.5 anni. Benen, dal marzo del 2009 ad oggi siamo a tiro.

Quindi, succederà ? lo vedremo nei corsi azionari ? oppure come per le obbligazioni ci troveremo di fronte ad una deformazione ? quello che valeva prima non vale più ? ecc...

RISPONDETE SE POTETE, MA SOPRATUTTO SE VOLETE.

Nei bull market secolari si sono visti rallentamenti ciclici economici non seguiti da performance annuali negative dei mercati finanziari anche se con minimi infrannuali piu profondi di quelli visti fino ad oggi nel 2013.
 
Vedete, e poi c'è gente che crede di vivere in un paese libero.

Letta: ''L'Ue così non basta più, servono gli Stati Uniti d'Europa'' - Adnkronos Politica

A chi ha chiesto questo di fare gli stati uniti d'europa ? a me no, io non li voglio, l'idea inizale era "liberi tutti di esser noi stessi senza temer l'invasore di turno" non "ugali tutti e sotto un unico tetto" che tradotto dal politichese vuol dire o meglio fare quello che spade, fucili e carr armati han tentato di fare nei milleni.

Io non prenderò mai ordini da un krukko, francese o altro. Mai pagherò tasse indicatemi da uno straniero.

LA storia si ripete, con modi e attori diversi ma anche la fine è la stessa storia.

Fanculo.

Buon appetito
 

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