il modo c'è ma voi ci girate intorno ....accordo con bersani ...max 2 mandati parlamentari
nooooooooo voi volete cacciare tutti
si l'anno di fracazzo da velletri
senza offesa ...tu stai fuori..
accordi con qs gente ? MAI .. sono completamente fuori dalla realtà.. anni luce..
hanno perso le elezioni e parlano ancora in qs modo ? arroganti e presuntuosi...
Lo sciame sismico che scuote le democrazie europee aumenta di intensità. In Italia è in corso esperienza inedita di impoverimento, aumenta la forbice di diseguaglianza sociale, appaiono ricette senza speranza e senza alternative che non siano il rigetto e il rifiuto".
Questa la premessa che ha introdotto la relazione del segretario Pier Luiigi Bersani alla Direzione Pd.
"La politica mostra affanni, è vero, ovunque - ha detto Bersani - Ma da noi il problema è aggravato dal riflesso storicamente anti statuale, dagli anni del berlusconismo che hanno fomentato questo discredito. La politica funge da capro espiatorio per un'intera classe dirigente".
In Italia la protesta e il disagio si esprimono non solo con il voto al Movimento 5 Stelle e con l'astensione, ma con un ampio stato d'animo che attraversa tutti gli schieramenti, "anche il nostro": "qui non si sta corteggiando Grillo, si sta cercando di capire nel profondo, di bucare il muro dell'auto referenzialità del sistema, perché il sistema stesso ora è in gioco".
"Il canale democratico non è ostruito - ha detto Bersani - Quel movimento di opinione ha convogliato un eccezionale consenso verso i 5 Stelle perché non siamo riusciti a interpretarlo a sufficienza", anche se non va dimenticato che il 40% degli elettori pare aver cambiato voto, il 30% dei consensi al Movimento 5 Stelle arriva da destra, dai giovani al primo appuntamento con le urne. "Ma insomma, l'elemento profondo si riferisce profondamente a una questione sociale".
Monti, Berlusconi
Scelta civica "rispetto a una presunta centralità con cui ci si chiedeva di fare i conti" ha conseguito un risultato deludente e il centrodestra guidato da Berlusconi, "che ha puntato sul no all'austerity che pure aveva causato" non ha recuperato consensi: ha evitato la disfatta ma la cosiddetta rimonta "è frutto del nostro arretramento": "Noi perdiamo di più nei centri più esposti alla crisi".
Le ragioni della mancata vittoria
"C'è una soffenza sociale acuta nella base elettorale potenziale del Pd; ci viene attribuita perfino l'esistenza di Berlusconi, siamo percepiti come parte del sistema", ha proseguito Bersani, ripercorrendo la stagione delle primarie e la scelta dei temi della campagna elettorale: "Ma questo non è stato sufficente a fare di noi la forza percepita per il cambiamento". "Su questo dovevamo mettere più determinazione", ha riconosciuto Bersani. "Ce ne sono cento altri, per amor di Dio: ma sono marginali rispetto a questo".
Che fare
"Si apre un bivio: dobbiamo capire che la crisi è politica e sociale e sarà ancora lunga. Le scelte devono seminare per il futuro". Urge una fase incisiva di cambiamento, dobbiamo dare il segnale che "dopo le elezioni cambi qualcosa".
"Il risultato nostro non consegna una sicura governabilità. Ma dipende anche dalla legge elettorale, unicum nel globo terracqueo. Ma gli altri non possono offire qualcosa di meglio: non ne hanno le intenzioni, i numeri. I rapporti di forza ci danno la responsabilità di una proposta per il Paese (...) Abbiamo più new entry dei 5 Stelle, se guardiamo ai numeri dei nuovi parlamentari. (...) Tocca a noi ribaltare lo schema: inutile in questa fase cercare accordi fuori dal Parlamento: siamo pronti a un Governo di cambiamento" che metta mano a "alcune urgenti misure sociali".
L'agenda Bersani
"Adesso si può, se si vuole. Otto punti per un Governo di cambiamento:
- fuori dalle politiche di austerità. Il Governo italiano si fa promotore di un cambio di rotta che allontani dall'avvitamento austerità - recessione;
- misure urgenti sul fornte sociale del lavoro; pagamenti della PA, banda larga, riduzione del costo del lavoro stabile per ridurre lavoro precario; spending review con sistema delle autonomie; riduzione e redistribusione dell'Imu; misure per esodati: interventi per il Sud in coocridnamento con l'Ue;
- riforma della politica: dimezzamento dei parlamentari, eliminazione delle Provincie; riduzione costi della burocrazia;
- legge sulla corruzione e sulla revisione della prescrizione; sul falso in bilancio; sul voto di scambio;
- legge sul conflitto di interesse, sull'incandidabilità
- economia verde e sviluppo sostenibile; estensione esensioni del 55% per edilizia verde, piano bonifiche, ottimizzazione del ciclo rifiuti;
- acquisto della cittadinanza per i minori nati in Italia: per i diritti delle coppie omosessuali sull'esempio tedesco;
- contrasto all'abbandono dello studio; esauerrimento del precariato nella scuola".
Si tratta di "punti che possono stabilire una convivenza fra opinione pubblica e istituzioni e per il Pd "sono irrinunciabili": sono pubblicati in Rete e, aggiunge Bersani, suscettibili di "contributi liberi e in piena trasparenza". Su questi punti "davanti al Paese ognuno prenderà le sue responsabilità: il destino dell'Italia non può ridursi a una proposta sulla raccolta differenziata. 5 Stelle aspetta l'autodistruzione del sistema politico? Che il Pd stia fermo e muto? Se è così fa dei conti sbagliati. Siamo pronti a avviare un dialogo con Scelta Civica (...) Non ci può essere una soluzione al di sotto di quel cambiamento che il Paese invoca. Non sono praticabili accordi di Governo fra noi e la destra berlusconiana".
"In nome dell'Italia, ha concluso Bersani - il Pd si mette dal lato del cambiamento perché è l'unica forza che può sottrarre il cambiamento all'avventura".