Radio24 c'è oscar giannino che sta incaz zato

Stato
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itaglia = stato canaglia

ti spazzeremo via, itaglia di *****!!!

L’ultimo bancomat del Tesoro



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Ai tempi di Giulio Tremonti erano i fondi Fas, quelli che in teoria avrebbero dovuto essere utilizzati per le aree sottoutilizzate. Per ogni norma, ogni legge, ogni micro-riforma che avesse bisogno di un finanziamento o di una copertura, il Tesoro andava a pescare in quel calderone. Quasi azzerati quei fondi, il governo guidato da Mario Monti ha dovuto trovare un altro filone. O un altro bancomat, se si preferisce.

La scelta, questa volta, è caduta sulla contabilità 1778-Fondi di bilancio dell’Agenzia delle entrate, sotto la voce «rimborsi d’imposta». In pratica, i soldi che lo Stato dovrebbe restituire ai contribuenti che hanno un credito Iva, Ire e Ires. Il succo, in realtà, è rappresentato dai crediti Iva delle aziende.

Tutti i dettagli su MF-MilanoFinanza, in edicola domani anche in formato elettronico su pc e iPad.
da L’ultimo bancomat del Tesoro - Milano Finanza Interactive Edition




cioè
non solo non paga i suoi debiti verso le imprese ma tramite EQUITAGLIA porta gli imprenditori al suicidio prima aziendale e poi personale
e Monti questo lo chiama rigore: rigor mortis
 
regime didattoriale mondiale:ACTA della TRILATERALE

le multinazionali USA impongono la dittatura


video denuncia
[ame=http://www.youtube.com/watch?v=72sxGIfqakg&feature=channel&list=UL]ACTA: un accordo micidiale - YouTube[/ame]
 
CIBI CONTAMINATI DAI METALLI PESANTI: ECCO L’ELENCO DELLE MARCHE DA EVITARE!

di Dioni per Informare x Resistere
Uno studio ha dimostrato che vi sono prodotti alimentari, regolarmente venduti in Italia e nel mondo, contenenti particelle di metalli pesanti altamente cancerogene, provenienti dal fumo di termovalorizzatori, nome nobile per definire gli inceneritori dei rifiuti. Queste microparticelle vengono ritenute dai due scienziati di Modena più pericolose delle macroparticelle dei gas di scarico delle auto, perché entrano nel nostro sangue e si annidano negli organi rimanendovi per sempre, aumentando il rischio di un cancro. Gli scienziati hanno inviato alle aziende interessate i risultati delle loro analisi senza ricevere alcuna risposta.
ECCO LE MARCHE E I PRODOTTI RISULTATI POSITIVI ALLE ANALISI SULLA PRESENZA DI METALLIPESANTI
1. PANE PANEM
2. CORNETTO SANSON
3. BISCOTTO MARACHELLA SANSON
4. OMOGENEIZZATI PLASMON AL MANZO/ AL PROSCIUTTO E VITELLO
5. CACAO IN POLVERE LINDT
6. TORTELLINI FINI
7. HAMBURGER MC DONALD
8. MOZZARELLA GRANAROLO
9. CHEWINGUM DAYGUM PROTEX PERFETTI
10. INTEGRATORI FORMULA 1 E 2 HERBALIFE
11. PANDORO MOTTA
12. SALATINI TINY ROLD (USA)
13. BISCOTTI OFFELLE BISTEFANI
14. BISCOTTI GALLETTI/GRANETTI/MACINE/NASTRINE DE MULINO BIANCO BARILLA
15. BAULETTO COOP
16. PLUMCAKE
17. GIORLETTO BISCOTTI
18. BISCOTTI RINGO PAVESI
19. PANE CARASAU I GRANAI DI QUI SARDEGNA
20. PANE CIABATTA ESSELUNGA
21. PANE MORBIDO MULINO BIANCO BARILLA
22. PANE ANGELI CAMEO
Lo studio è stato condotto dal dott. Stefano Montanari e la moglie dott. Antonietta Gatti. Grillo pubblicò anche una lista di alimenti nei quali i ricercatori avevano rinvenuto nanoparticelle di metalli, invitando a non acquistarli. Quando furono pubblicati gli studi la società privata per cui lavoravano che possedeva il microscopio elettronico a loro disposizione, la nanodiagnostics, decise di trasferire il prezioso microscopio attraverso cui avevano fatto le analisi all’università di Modena. Grillo si fece promotore di una raccolta fondi per l’acquisto di un nuovo microscopio, più di 378.000 € furono raccolti. La raccolta fondi fu supportata da una onlus emiliana, l’associazione Carlo Bortolani, che divenne proprietaria del microscopio acquistato. Per motivi poco chiari poi l’associazione decise di donare il microscopio all’Università di Urbino.
Mi sorprendo che la lista è così corta!
Infatti Montanari ha dichiarato che ha effettuato delle analisi a campione casuali prendendo dei prodotti dagli scaffali del supermercato. Qui si riportano le marche famose, e non, per esempio, le marche discount e importate.
Infatti i metalli pesanti sono dappertutto nell’aria, nell’acqua, nelle pentole (in alluminio, acciaio con nichel) nei cibi e addirittura nei farmaci (ad esempio gli antiacidi contenenti idrossido di alluminio come il MAALOX), nei vaccini e nei cosmetici. Ogni giorno, ogni giorno accumuliamo e accumuliamo sempre di più metalli pesanti nel corpo che bloccano l´attività di numerosi complessi enzimatici, mentre l´eliminazione avviene solo in minima parte, per salivazione, traspirazione, allattamento (!!), ecc. I metalli si concentrano, danneggiandoli, in particolare in alcuni organi ( come cervello, fegato e reni) e nelle ossa, e sono spesso un fattore aggravante, quando non determinante, in numerose malattie croniche.
Se non avete idea di quanto i metalli pesanti siano un realtà che purtroppo ci tocca direttamente, sebbene non lo dicano in tv, allora potete effettuare il test del mineralogramma. Il mineralogramma fornisce un accurato identikit bio-chimico, poiché i capelli rappresentano un tessuto organico la cui composizione è praticamente identica a quella degli altri tessuti organici.
Per approfondire l’argomento: Metalli Pesanti.
http://dioni.altervista.org/
 
News


Crisi, il Veneto vara la delibera anti-suicidi. Banche permettendo

Marco Sarti

Nato come Piano straordinario contro la crisi, è stato subito ribattezzato delibera antisuicidi. E' il provvedimento della Regione Veneto per aiutare le aziende in crisi. E dare una mano agli imprenditori in credito verso le Pa e senza liquidità. Un progetto di tutto rispetto. Peccato che le banche che dovrebbero erogare i finanziamenti abbiano già inziato a sollevare problemi.








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Tomba monumentale Brion, San Vito d'Altivole - Treviso (Flickr - Antonio_Trogu) Leggi il resto: http://www.linkiesta.it/suicidi






Politica
25 aprile 2012 - 16:55 Nato qualche giorno fa, era stato ufficialmente presentato come il “Piano straordinario contro la crisi”. Ma il provvedimento varato dalla Regione Veneto per sostenere le aziende in difficoltà è stato subito ribattezzato dalla stampa locale la “delibera anti-suicidi”. Un intervento sostenuto e gestito in prima persona dall’assessore regionale allo Sviluppo Economico Marialuisa Coppola, per venire incontro alle esigenze dei piccoli e medi imprenditori veneti a un passo dal fallimento. E che adesso, come denuncia la stessa Coppola, rischia di perdere buona parte della sua efficacia per la poca disponibilità dimostrata dagli istituti bancari coinvolti.
Presentato lo scorso 18 aprile, il Piano della Regione prevede l’attivazione di finanziamenti agevolati a favore di tutte le imprese in difficoltà. A spiegare il perché del provvedimento era stato il titolare regionale dello Sviluppo economico: “Siamo preoccupati di vedere le nostre imprese boccheggianti per mancanza di liquidità, costrette a chiudere perché i debitori non pagano e le banche non arrivano in loro aiuto”.
Ecco così l’idea, concretizzata attraverso l’intervento di Veneto Sviluppo, la società finanziaria partecipata al 51 per cento dalla regione Veneto e al restante 49 per cento da undici gruppi bancari. L’erogazione di finanziamenti da 25 fino a 500mila euro (con un tetto di 300mila euro per le imprese artigiane non manifatturiere) per tutte le aziende in crisi. Un servizio di emergenza, pensato per aiutare gli imprenditori che vantano crediti insoluti maturati negli ultimi 18 mesi, anche con le pubbliche amministrazioni. Quelli ancora in attesa dei rimborsi per gli investimenti fatti. Persino tutti quegli imprenditori che pur avendo già stipulato contratti di fornitura si trovano impossibilitati - per mancanza di liquidità - ad acquistare le materie prime necessarie per far fronte agli impegni.
Finanziamenti dedicati a imprese operanti nei settori dell’industria, del commercio, dell’artigianato, del turismo, per un totale di 700 milioni di euro. Chiaro l’obiettivo della Regione Veneto: “Ci aspettiamo che il sistema dia la necessaria iniezione di liquidità a favore della nostra realtà produttiva, a fronte di una crisi di cui non riusciamo ancora a vedere la fine”.
Per l’attivazione della delibera anti-suicidi si pensava a tempi rapidi. Già lunedì scorso Palazzo Balbi aveva attivato il numero verde a cui rivolgersi per avere maggiori informazioni sul piano straordinario. Ma al momento di perfezionare i meccanismi di finanziamento, sono iniziati i problemi.
La denuncia arriva dallo stesso assessore Coppola, che nei giorni scorsi ha incontrato nella sede di Veneto Sviluppo le banche partner dell’iniziativa. Come racconta il Corriere della Sera nella sua edizione locale, il vertice avrebbe avuto un esito tutt’altro che positivo. “Avrei veramente voluto che andasse in altro modo” ha raccontato l’assessore con amarezza ai giornalisti presenti. “La Regione - le sue parole - ha attuato uno sforzo che tutti hanno compreso e apprezzato, ma non ho avuto la sensazione di sostegno condiviso da parte degli istituti bancari e dai confidi. Forse giochiamo una partita diversa, ma qui non c’è chi vince e chi perde. Perde il Veneto”.
Il problema? “La sensazione - attacca le banche Marialuisa Coppola - è che abbiano interpretato l’iniziativa come una buona occasione per chiedere ulteriori garanzie di allentamento dei criteri di concessione del credito e porre una serie di cavilli e tecnicismi per rendere poco fluida l’erogazione delle risorse”. Come se non bastasse, i rappresentati degli istituti bancari avrebbero chiesto più tempo per avviare il meccanismo dei finanziamenti alle imprese in difficoltà, lamentandosi dello “scarso rendimento del rischio di questa forma di investimento”.
Nonostante le difficoltà, la Giunta veneta assicura di non voler abbandonare il progetto. “Vigileremo con scrupolo e attenzione - la promessa di Coppola - affinché non vi siano inutili perdite di tempo e questo strumento possa realmente funzionare a sostegno delle nostre aziende”. Istituti bancari permettendo.





 
Analisi


“Pago tra un anno”: così lo Stato soffoca le imprese

Edoardo Petti

La situazione drammatica delle imprese italiane è determinata, tra le altre cause, dai ritardi dello Stato, e anche delle imprese stesse, nel pagare i propri debiti. Impietoso il confronto con gli altri Stati europei, e le proposte di legge in materia per ora sono rimaste lettera morta.











Leggi il resto: “Pago tra un annoâ€: così lo Stato soffoca le imprese | Linkiesta.it


ma poi applica le multe del 1400% pretese da Equitalia per i privati ritardatari?

UNA NAZIONE UNA LEGGE

se vale per noi a maggior ragione deve valere per lo Stato
anche lui paghi 1400% di interessi sui ritardati pagamenti
in definitiva è il tasso applicato da EQUITAGLIA CANAGLIA
 
SNAM si prepara all'autonomia senza mamma Eni

Snam: Malacarne; colloqui con 4 banche (2 Italia, 1 Europa, 1 Usa) SAN DONATO MILANESE (MF-DJ)--"Stiamo lavorando con le banche per preparare tutto quello che serve per accedere autonomamente al mercato dei capitali a giugno-luglio. Abbiamo colloqui con 4 banche, una americana, una europea e due italiane, ognuna specializzata in un'attivita'. Ancora non c'e' l'impianto contrattuale per accedere, stiamo lavorando: intendiamo allargare il pool e poi accedere".
Lo ha dichiarato l'a.d. di Snam, Carlo Malacarne, durante l'assemblea dei soci, aggiungendo che, per quanto riguarda il debito relativo a Eni, "il decreto in preparazione dovrebbe fissare le regole sul rimborso. Siamo anche pronti a un prestito ponte che possa coprire il tutto".


Secondo Malacarne "la struttura del debito" (78% fisso e 22% variabile ad oggi) "non cambiera' molto" e neanche "la maturity pari a 5-6 anni". Per quanto riguarda poi il costo del debito, pari al 3,1% a fine 2011 e con previsioni 2012 tra il 3,6% e il 3,7%, Malacarne prevede che in futuro restera' comunque al di sotto del 4%.
"A maggio", ha proseguito l'a.d., "avremo i primi incontri con le societa' di rating, S&P e Moody's dovrebbero essere sufficienti. Quello che dicono le banche e' che siamo una societa' con un profilo di rischio tale da avere una singola A. Ma considerando che una societa' italiana non puo' avere piu' di un noch sopra il rating del Paese (BBB+, ndr), e' d'obbligo attendersi al massimo A-". alb [email protected]
(END) Dow Jones Newswires
 
dunque ..

che tipo di rating riceverà sapendo che Ebitda/PFN supera 4,2
quando per le società ritenute sane questo valore dovrebbe essere inferiore a 2?

finora aveva il deciso appoggio di ENi ......
 
Stato
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