Robert Shmadtke
L'estremista
Ciao , io sospetto che tale misura non sia la ricetta magica per donare all'uomo una vita dignitosa. Sono ben lungi dal negare la penosità della situazione socioeconomica, specie italiana, attuale: è la quintessenza del decadentismo. Faccio le tue stesse valutazioni riguardo il presente però dissento circa i rimedi probabilmente perchè ho convinzioni intime riguardo il senso della vita distanti dalle tue.
Grazie del confronto, ho letto con interesse la dissertazione filosofica sopra esposta.
E' sempre un piacere discutere pacatamete
Non è una ricetta magica di sicuro, perché porterebbe pro e contro da valutare. Io credo più pro che contro come si può intuire.
E' una ricetta, non magica ma pratica per dare agli uomini la POSSIBILITA' di una vita dignitosa. Poi ognuno sarà libero (rimane il libero arbitrio almeno nel cattolicesimo, abolito da Lutero) di sperperare o sfruttare questa possibilità. Di sicuro non è una ricetta per la felicità, per quella serve educazione, consapevolezza, non denaro. La sofferenza, la morte, la malattia, la disgrazia, il male nel mondo rimarrebbe a garantire la possibilità di avvicinarsi a Dio. Ma a pancia piena. Senza che la carenza del necessario porti sulla via delle perdizione. L'inferno sarà un luogo meno affollato, ma di persone più meritevoli di affollarlo se avranno rinunciato alla possibilità datagli praticamente e socialmente (non esistenzialmente col solo dono della vita). Ma ammetto che questo implica una visione contaminata dal reale, un aiutino per ridurre la possibilità della perdizione. Ma non è forse che già si nasce con un autino (di censo, di luogo, di ricchezza, di contesto, di salute)?