Reddito Universale (3 lettori)

Robert Shmadtke

L'estremista
Ciao :), io sospetto che tale misura non sia la ricetta magica per donare all'uomo una vita dignitosa. Sono ben lungi dal negare la penosità della situazione socioeconomica, specie italiana, attuale: è la quintessenza del decadentismo. Faccio le tue stesse valutazioni riguardo il presente però dissento circa i rimedi probabilmente perchè ho convinzioni intime riguardo il senso della vita distanti dalle tue.
Grazie del confronto, ho letto con interesse la dissertazione filosofica sopra esposta.

E' sempre un piacere discutere pacatamete:)

Non è una ricetta magica di sicuro, perché porterebbe pro e contro da valutare. Io credo più pro che contro come si può intuire.
E' una ricetta, non magica ma pratica per dare agli uomini la POSSIBILITA' di una vita dignitosa. Poi ognuno sarà libero (rimane il libero arbitrio almeno nel cattolicesimo, abolito da Lutero) di sperperare o sfruttare questa possibilità. Di sicuro non è una ricetta per la felicità, per quella serve educazione, consapevolezza, non denaro. La sofferenza, la morte, la malattia, la disgrazia, il male nel mondo rimarrebbe a garantire la possibilità di avvicinarsi a Dio. Ma a pancia piena. Senza che la carenza del necessario porti sulla via delle perdizione. L'inferno sarà un luogo meno affollato, ma di persone più meritevoli di affollarlo se avranno rinunciato alla possibilità datagli praticamente e socialmente (non esistenzialmente col solo dono della vita). Ma ammetto che questo implica una visione contaminata dal reale, un aiutino per ridurre la possibilità della perdizione. Ma non è forse che già si nasce con un autino (di censo, di luogo, di ricchezza, di contesto, di salute)?
 

nagual

mondo patafisico
2)

...

il reddito universale non deve essere pensato come una naspi che si interrompe se lavori, sarebbe una cagata totale. si deve accumulare con un eventuale lavoro.

Questo è un punto essenziale.

Ho intitolato la discussione Reddito Universale. Non si discute qui di ammortizzatori sociali che abbiano un presuppossto assistenzialistico. Si tratta di valutare una misura universale incondizionata o al limite condizionata dalla cittadinanza e dall'età.

Dovrebbe essere percepito da tutti, ricchi e poveri, occupati e disoccupati, giovani e vecchi. Una parte del bilancio statale dovrebbe essere dirottata allo scopo.

Ponendo per esempio una mensiltà di 600€ per ogni cittadino italiano che abbia copiuto 25 anni nell'articolo che ho postato all'inizio si ipotizza un costo di circa un sesto del PIL. Cifra che può sembrare enorme ma che comprenderebbe tendenzialmente tutte le misure di welfare attualmente utilizzate, tutti i costi della loro gestione, burocratici in primis, tutte le disfunzioni e le storture parassitarie e clientelari ad essa legate.

Allo stato rimarrebbe l'onere della gestione diretta dell'istruzione, della sanità e della sicurezza in senso stretto.
Si potrebbe anche abbinare il discorso di una flat tax come regola generale della fiscalità, poichè le posizioni di partenza in ambito sociale verrebbero già garantite dal Reddito Universale.
 

unlui

Cymbius !
il reddito universale e' come il MES

L'omo deve essere libero e non dipendere da nessuno , nel limite del possibile. Nel momento che dipente totalmente o parzialmente , appunto dipende .

Dipendere da wikipedia = nessuna liberta' o poca liberta'
 

nagual

mondo patafisico
il reddito universale e' come il MES

L'omo deve essere libero e non dipendere da nessuno , nel limite del possibile. Nel momento che dipente totalmente o parzialmente , appunto dipende .

Dipendere da wikipedia = nessuna liberta' o poca liberta'

Infatti chi lavora per il salario si chiama "dipendente"
 

nagual

mondo patafisico
gia' il termine salario e' passato solo a pensarlo s'innoridisce .
gli attuali bilanci aziendali recano la voce : compensi collaboratori

qualche passo avanti e' stato fatto ,pochi


Questo è un'altro discorso, non di sostanza. Riguarda il politicamente corretto ovvero la minchioneria fatta religione.
 

nagual

mondo patafisico
gia' il termine salario e' passato solo a pensarlo s'innoridisce .
gli attuali bilanci aziendali recano la voce : compensi collaboratori

qualche passo avanti e' stato fatto ,pochi

La sostanza: quanto paghi un tuo dipendente affinchè ti ceda otto ore del suo tempo, delle sue forze e competenze, della sua libertà?
 

Robert Shmadtke

L'estremista
Questo è un punto essenziale.

Ho intitolato la discussione Reddito Universale. Non si discute qui di ammortizzatori sociali che abbiano un presuppossto assistenzialistico. Si tratta di valutare una misura universale incondizionata o al limite condizionata dalla cittadinanza e dall'età.

Dovrebbe essere percepito da tutti, ricchi e poveri, occupati e disoccupati, giovani e vecchi. Una parte del bilancio statale dovrebbe essere dirottata allo scopo.

Ponendo per esempio una mensiltà di 600€ per ogni cittadino italiano che abbia copiuto 25 anni nell'articolo che ho postato all'inizio si ipotizza un costo di circa un sesto del PIL. Cifra che può sembrare enorme ma che comprenderebbe tendenzialmente tutte le misure di welfare attualmente utilizzate, tutti i costi della loro gestione, burocratici in primis, tutte le disfunzioni e le storture parassitarie e clientelari ad essa legate.

Allo stato rimarrebbe l'onere della gestione diretta dell'istruzione, della sanità e della sicurezza in senso stretto.
Si potrebbe anche abbinare il discorso di una flat tax come regola generale della fiscalità, poichè le posizioni di partenza in ambito sociale verrebbero già garantite dal Reddito Universale.

esatto, non è un ammortizzatore sociale.... ma di fatto lo diventa. Va a saltare tutto l'universo che mangia alle spalle dei poveretti che vi chiedono accesso. Chissà forse il mondo dei paraculati finisce davvero...se ho un'azienda ti invoglio se ho bisogno della tua competenza, ma se non va bene, o appena ti assumo a t indeterminato smetti di lavorare, via..a casa...tanto sei coperto, quanti inutili sindacalisti in meno....avere il culo parato d'altronde darebbe potere ai lavoratori senza bisogno di questi parassiti

io credo sarebbe una rivoluzione. Ma ci vuole un visionario per pensarla per attuarla. Una rivoluzionaria visione del mondo. I nostri politici attuali non riescono a fare un programma che superi i 10 giorni (vedi virus). In Europa non stampano denaro nemmeno per gli stati, figuriamoci per le persone. Qui siamo ben lungi.
 

unlui

Cymbius !
La sostanza: quanto paghi un tuo dipendente affinchè ti ceda otto ore del suo tempo, delle sue forze e competenze, della sua libertà?
ti ripeto siamo oltre.Le aziende che stanno sul mercato pensano da mo' con certi canoni.
Fai quel cazzo che vuoi gli dicono ,porta risultati (ovvio )

Azienda e' obbligata a fare risultati che automaticamente chiede ai suoi collaboratori.
Un po' come il reddito universale , to' 600 euro e spazzi le strade non credo che venga chiesto nulla in cambion anche da un'eventuale reddito universale.

Ma poi gia' il termine universale , sembra che arriva dall'universo appunto , da una nebulosa , dagli extraterresti
 

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