giuseppe.d'orta
Forumer storico
Cosa è rimasto degli scandali finanziari dei primi anni del 2000? Argentina, Cirio, Parmalat, MyWay-4You, Giacomelli, Finmek, Capitale Subito, ecc. ecc. ecc.
Allo stato attuale, salvo qualche sentenza di condanna per le banche collocatrici (poco più di una decina di casi su centinaia di migliaia di risparmiatori), sembrerebbe che la vicenda, nel suo complesso, si stia ben bene indirizzando verso il "porto delle nebbie" del sistema giudiziario italiano.
Una serie di "nuvoloni" si stanno addensando sopra i vari processi penali (quanto dureranno? Interverranno, nel frattempo, prescrizioni ad hoc?)
Per quanto riguarda le cause civili, contro le banche collocatrici, l'orientamento dei giudici sembra essere piuttosto positivo, ma quante persone sono disposte ad imbarcarsi in una causa contro la Banca? Non sempre ci sono i presupposti, dal punto di vista formale, e spesso è difficile trovare avvocati specializzati nel settore.
Negli Stati Uniti le azioni legali collettive stanno andando avanti più a rilento del previsto.
La Class Action Parmalat, che l'Aduc ha fortemente promosso in Italia ed appoggiato, sta prendendo una piega che non ci convince fino in fondo (http://www.investire.aduc.it/php/mostra.php?id=113482)
Il blocco dei titoli relativi all'OPSV Argentina non è stato confermato.
Stendiamo, poi, un velo pietoso circa il DDL sul Risparmio.
Insomma, ci sono una serie di segnali che ci indicano in maniera chiara che il "vento" ormai è cambiato ed i risparmiatori che sono rimasti incastrati nei vari episodi di risparmio tradito dovranno leccarsi le ferite da soli e solo quelli più combattivi e coraggiosi potranno sperare di riottenere qualcosa dalla propria banca dopo una dura –e non priva di rischi- battaglia legale (quando vi sono i presupposti).
Per la stragrande maggioranza dei risparmiatori resta solo una grande lezione: 1) non fidarsi mai delle Banche e dei vari intermediari finanziari; 2) fare solo le operazioni finanziarie che si comprendono bene; 3) prendersi del tempo per studiare e riflettere sulla gestione del proprio risparmio.
Il progetto di Aduc – Investire Informati è nato proprio allo scopo di dare il nostro piccolo contributo affinché, quando i casi di risparmio tradito si ripeteranno (e, statene certi, si ripeteranno, basta aspettare un nuovo ciclo finanziario), almeno i lettori di questo sito avranno gli strumenti per non rimanerne invischiati. E' poca cosa, forse. Ma prevenire è meglio che curare.
Allo stato attuale, salvo qualche sentenza di condanna per le banche collocatrici (poco più di una decina di casi su centinaia di migliaia di risparmiatori), sembrerebbe che la vicenda, nel suo complesso, si stia ben bene indirizzando verso il "porto delle nebbie" del sistema giudiziario italiano.
Una serie di "nuvoloni" si stanno addensando sopra i vari processi penali (quanto dureranno? Interverranno, nel frattempo, prescrizioni ad hoc?)
Per quanto riguarda le cause civili, contro le banche collocatrici, l'orientamento dei giudici sembra essere piuttosto positivo, ma quante persone sono disposte ad imbarcarsi in una causa contro la Banca? Non sempre ci sono i presupposti, dal punto di vista formale, e spesso è difficile trovare avvocati specializzati nel settore.
Negli Stati Uniti le azioni legali collettive stanno andando avanti più a rilento del previsto.
La Class Action Parmalat, che l'Aduc ha fortemente promosso in Italia ed appoggiato, sta prendendo una piega che non ci convince fino in fondo (http://www.investire.aduc.it/php/mostra.php?id=113482)
Il blocco dei titoli relativi all'OPSV Argentina non è stato confermato.
Stendiamo, poi, un velo pietoso circa il DDL sul Risparmio.
Insomma, ci sono una serie di segnali che ci indicano in maniera chiara che il "vento" ormai è cambiato ed i risparmiatori che sono rimasti incastrati nei vari episodi di risparmio tradito dovranno leccarsi le ferite da soli e solo quelli più combattivi e coraggiosi potranno sperare di riottenere qualcosa dalla propria banca dopo una dura –e non priva di rischi- battaglia legale (quando vi sono i presupposti).
Per la stragrande maggioranza dei risparmiatori resta solo una grande lezione: 1) non fidarsi mai delle Banche e dei vari intermediari finanziari; 2) fare solo le operazioni finanziarie che si comprendono bene; 3) prendersi del tempo per studiare e riflettere sulla gestione del proprio risparmio.
Il progetto di Aduc – Investire Informati è nato proprio allo scopo di dare il nostro piccolo contributo affinché, quando i casi di risparmio tradito si ripeteranno (e, statene certi, si ripeteranno, basta aspettare un nuovo ciclo finanziario), almeno i lettori di questo sito avranno gli strumenti per non rimanerne invischiati. E' poca cosa, forse. Ma prevenire è meglio che curare.