S&P/Mib e market Mover
- Creatore Discussione Franco 52
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Franco 52
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Ma tu prendi il file in formato .txt o quello in Excel?Ciao allora..raccontami meglio..i dati fuori???
Poi per dati fuori norma..cosa intendi?.
Se vuoi postare..sono fuori norma???..perche' se vuoi salvare..devi avere qualcosa che non ti funziona in windows
Ultima modifica:
Franco 52
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09:56 - Crisi: Berlusconi, presto misure sostegno per auto ed elettrodomestici
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 04 feb - Tra i
provvedimenti allo studio del Governo per fronteggiarsi la
crisi economica ci sono le misure "a sostegno di settori
strategici della nostra economia" come il settore delle
auto, della componentistica, e degli elettrodomestici a
basso consumo energetico. Lo ha detto il presidente del
Consiglio, Silvio Berlsuconi, intervistato a Mattino 5.
Berlusconi ha auspicato di poter "concretamente" mettere in
atto questi provvedimenti "nei prossimi giorni".
Cel
(RADIOCOR) 04-02-09 09:56:02 (0059) 5 NNNN
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 04 feb - Tra i
provvedimenti allo studio del Governo per fronteggiarsi la
crisi economica ci sono le misure "a sostegno di settori
strategici della nostra economia" come il settore delle
auto, della componentistica, e degli elettrodomestici a
basso consumo energetico. Lo ha detto il presidente del
Consiglio, Silvio Berlsuconi, intervistato a Mattino 5.
Berlusconi ha auspicato di poter "concretamente" mettere in
atto questi provvedimenti "nei prossimi giorni".
Cel
(RADIOCOR) 04-02-09 09:56:02 (0059) 5 NNNN
Franco 52
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Notizia di ieri..sulla quale e' meglio ritornare..per riflettere.
Sprofonda il mercato auto Usa, a picco Ford e GM
03/02/2009 20.30
Il mercato dell'auto americano affonda con la recessione e si colloca vicino ai minimi degli ultimi 27 anni, con un calo delle vendite di poco inferiore al 40%. General Motors e Ford chiudono gennaio con risultati decisamente al di sotto delle attese degli analisti, accusando ambedue flessioni delle vendite superiori al 40%. Ma non va meglio neanche alle giapponesi, con Toyota e Honda in calo di oltre il 30%. Volkswagen limita le perdite all'11,6%, mentre Mercedes e Smart perdono il 35,5%.
La crisi dell'industria delle quattro ruote non è comunque un prettamente fenomeno americano, come dimostrato dal drastico calo delle immatricolazioni un po' in tutto il mondo (27,9% in Giappone, -41,6% in Spagna, -32,6% in Italia) e dagli interventi allo studio da parte di molti governi che, a sostegno dell'industria nazionale, stanno valutando misure che sfiorano il protezionismo. In Francia si sta valutando l'ipotesi di imporre a Peugeot e Renault l'acquisto di componenti made in France come condizione per incassare gli aiuti promessi.
Non prevedendo alcun miglioramento dell'economia, Gm annuncia un taglio radicale (-50,7%) della produzione nord americana nel primo trimestre 2009: nei primi tre mesi dello scorso anno, infatti, Gm aveva prodotto in Nord America 885mila veicoli mentre per quest'anno la stima è di 380mila. Il colosso di Detroit ha venduto lo scorso mese 129.227 vetture, il 49% in meno rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, con le auto in flessione del 57,9% a 43.943 unità.
Le vendite di Gm sul mercato cinese sono risultate per la prima volta superiori a quelle negli Usa dove la battuta d'arresto si fa sentire a catena sulle società controllate, costrette a rivedere e tagliare, come nel caso della Daewoo, la produzione. Gm dovrà presentare entro il 17 febbraio il proprio piano di ristrutturazione al governo americano e nell'ottica di taglio dei costi ha avviato già un programma di incentivi alle uscite, così da cercare di ridurre il costo del lavoro fino a renderlo in linea con quello dei costruttori stranieri negli Usa.
Per Ford la flessione di gennaio rappresenta la quattordicesima di fila e la più profonda della sua storia. Lo scorso mese le vendite di Ford sono scese del 40,2%, con Volvo in calo del 64%. Nonostante il calo, imputabile per il 90% al crollo delle vendite alle società di noleggio, la casa di Detroit ha rafforzato dello 0,3% la propria quota di mercato al 12,7%.
“L'industria automobilistica sta attraversando un periodo turbolento”, osserva il presidente di Chrysler, Jim Press, secondo il quale non dovrebbe esserci alcun problema per Chrysler nel ricevere gli ulteriori 3 miliardi di dollari previsti dall'accordo con le autorità.
Chrysler , così come Gm, è impegnata a mettere a punto un piano di riorganizzazione da presentare a Washington entro la metà di febbraio. L'alleanza con Fiat non rientra nel piano ufficiale ma, secondo gli osservatori, gioca un ruolo chiave nel progetto di rilancio della più piccola delle tre sorelle di Detroit. Press ha inoltre osservato che attualmente Chrysler “non sta trattando con altre società: Fiat è l'unico partner potenziale”. L'amministratore delegato della casa torinese, Sergio Marchionne, ritiene che Chrysler abbia “tutti i requisiti'' per sopravvivere: Fiat non fa l'alleanza perché è un buon samaritano. L'obiettivo è quello di creare valore per gli azionisti Fiat”.
Secondo Marchionne i problemi dai quali è afflitta Chrysler sono i sintomi della malattia di tutta l'industria automobilistica. “Tutti dobbiamo ristrutturare il necessario, non importa quanto sia doloroso. Dobbiamo ristrutturare affinché possiamo vendere ciò che produciamo”. E i governi di tutto il mondo si stanno muovendo per cercare di affrontare e risolvere la crisi dei costruttori auto, rischiando però di sconfinare nel protezionismo. La Francia, per esempio, starebbe valutando di imporre a Psa Peugeot Citroen e Renault l'acquisto di componenti per auto e servizi made in France come condizione per ricevere aiuti.
Sprofonda il mercato auto Usa, a picco Ford e GM
03/02/2009 20.30
La crisi dell'industria delle quattro ruote non è comunque un prettamente fenomeno americano, come dimostrato dal drastico calo delle immatricolazioni un po' in tutto il mondo (27,9% in Giappone, -41,6% in Spagna, -32,6% in Italia) e dagli interventi allo studio da parte di molti governi che, a sostegno dell'industria nazionale, stanno valutando misure che sfiorano il protezionismo. In Francia si sta valutando l'ipotesi di imporre a Peugeot e Renault l'acquisto di componenti made in France come condizione per incassare gli aiuti promessi.
Non prevedendo alcun miglioramento dell'economia, Gm annuncia un taglio radicale (-50,7%) della produzione nord americana nel primo trimestre 2009: nei primi tre mesi dello scorso anno, infatti, Gm aveva prodotto in Nord America 885mila veicoli mentre per quest'anno la stima è di 380mila. Il colosso di Detroit ha venduto lo scorso mese 129.227 vetture, il 49% in meno rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, con le auto in flessione del 57,9% a 43.943 unità.
Le vendite di Gm sul mercato cinese sono risultate per la prima volta superiori a quelle negli Usa dove la battuta d'arresto si fa sentire a catena sulle società controllate, costrette a rivedere e tagliare, come nel caso della Daewoo, la produzione. Gm dovrà presentare entro il 17 febbraio il proprio piano di ristrutturazione al governo americano e nell'ottica di taglio dei costi ha avviato già un programma di incentivi alle uscite, così da cercare di ridurre il costo del lavoro fino a renderlo in linea con quello dei costruttori stranieri negli Usa.
Per Ford la flessione di gennaio rappresenta la quattordicesima di fila e la più profonda della sua storia. Lo scorso mese le vendite di Ford sono scese del 40,2%, con Volvo in calo del 64%. Nonostante il calo, imputabile per il 90% al crollo delle vendite alle società di noleggio, la casa di Detroit ha rafforzato dello 0,3% la propria quota di mercato al 12,7%.
“L'industria automobilistica sta attraversando un periodo turbolento”, osserva il presidente di Chrysler, Jim Press, secondo il quale non dovrebbe esserci alcun problema per Chrysler nel ricevere gli ulteriori 3 miliardi di dollari previsti dall'accordo con le autorità.
Chrysler , così come Gm, è impegnata a mettere a punto un piano di riorganizzazione da presentare a Washington entro la metà di febbraio. L'alleanza con Fiat non rientra nel piano ufficiale ma, secondo gli osservatori, gioca un ruolo chiave nel progetto di rilancio della più piccola delle tre sorelle di Detroit. Press ha inoltre osservato che attualmente Chrysler “non sta trattando con altre società: Fiat è l'unico partner potenziale”. L'amministratore delegato della casa torinese, Sergio Marchionne, ritiene che Chrysler abbia “tutti i requisiti'' per sopravvivere: Fiat non fa l'alleanza perché è un buon samaritano. L'obiettivo è quello di creare valore per gli azionisti Fiat”.
Secondo Marchionne i problemi dai quali è afflitta Chrysler sono i sintomi della malattia di tutta l'industria automobilistica. “Tutti dobbiamo ristrutturare il necessario, non importa quanto sia doloroso. Dobbiamo ristrutturare affinché possiamo vendere ciò che produciamo”. E i governi di tutto il mondo si stanno muovendo per cercare di affrontare e risolvere la crisi dei costruttori auto, rischiando però di sconfinare nel protezionismo. La Francia, per esempio, starebbe valutando di imporre a Psa Peugeot Citroen e Renault l'acquisto di componenti per auto e servizi made in France come condizione per ricevere aiuti.
Franco 52
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10:11 - E16: Pmi servizi in lieve rialzo a gennaio, ma sotto le attese
L'indicatore passa da 42,1 a 42,2. In Italia da 40,3 a 41,1
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 04 feb - Nell'eurozona,
l'indice Pmi relativo all'attivita' servizi ha messo a segno
un lieve rialzo nel mese di gennaio ma ha deluso le
aspettative del mercato. L'indicatore si e' attestato a 42,2
punti dai 42,1 di dicembre. Le attese erano di 42,5. Il dato
resta comunque lontano dalla soglia dei 50 punti che separa
un'attivita' in contrazione da una in espansione. In
Germania, il Pmi e' sceso da 46,6 a 45,2. In Italia e'
risalito a 41,1 da 40,3, in Francia da 40,6 a 42,6.
Fon-
(RADIOCOR) 04-02-09 10:11:39 (0066) 3 NNNN
L'indicatore passa da 42,1 a 42,2. In Italia da 40,3 a 41,1
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 04 feb - Nell'eurozona,
l'indice Pmi relativo all'attivita' servizi ha messo a segno
un lieve rialzo nel mese di gennaio ma ha deluso le
aspettative del mercato. L'indicatore si e' attestato a 42,2
punti dai 42,1 di dicembre. Le attese erano di 42,5. Il dato
resta comunque lontano dalla soglia dei 50 punti che separa
un'attivita' in contrazione da una in espansione. In
Germania, il Pmi e' sceso da 46,6 a 45,2. In Italia e'
risalito a 41,1 da 40,3, in Francia da 40,6 a 42,6.
Fon-
(RADIOCOR) 04-02-09 10:11:39 (0066) 3 NNNN
Franco 52
Banned
10:36 - Borsa: Fiat accelera a +5% su attese incentivi e fiducia per Chrysler
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 04 feb - Fiat allunga
il passo a Piazza Affari, dove i titoli del Lingotto guidano
i rialzi sull'S&P/Mib con un progresso del 5,2% a 4,25 euro.
Intensi gli scambi, che hanno gia' raggiunto quota 20 milioni
di pezzi passati di mano quando la media per un'intera
seduta dell'ultimo mese e' di 32,5 milioni. Le quotazioni,
dopo il +7% che ieri aveva riportato il titolo al di sopra
della soglia del 4 euro, continuano a beneficiare delle
attese per il piano di aiuti allo studio del governo. Ieri
il ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola ha
annunciato un "provvedimento forte sul settore" da portare
al consiglio dei ministri di venerdi'. In mattinata, poi, il
presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi ha sottolineato
che tra i provvedimenti allo studio del Governo per
fronteggiare la crisi economica ci sono le misure "a
sostegno di settori strategici della nostra economia" come
il settore delle auto, della componentistica, e degli
elettrodomestici a basso consumo energetico. Intervistato a
Mattino 5, Berlusconi ha auspicato di poter "concretamente"
mettere in atto questi provvedimenti "nei prossimi giorni".
Il titolo Fiat, d'altra parte, risente positivamente anche
della fiducia espressa dall'amministratore delegato Sergio
Marchionne sul futuro della partner statunitense Chrysler.
In due interviste al Wall Street Journal e al New York
Times, Marchionne ha ribadito di credere "che Chrysler abbia
tutti i requisiti per sopravvivere". Per questo, ha
aggiunto, Fiat e' disponibile ad assumersi "dei rischi
investendo in tecnologie e tempo per aiutare il gruppo a
risollevarsi". Per il Lingotto, ha proseguito Marchionne,
l'alleanza "e' un biglietto della lotteria: non varra' nulla
se Chrysler non si riprendera'", mentre Fita intende
"guadagnarci, possibilmente". "Non voglio - ha concluso
l'a.d. - controllare il 35% di un nulla per i prossimi
cinque anni". Entro il 17 febbraio il gruppo Usa deve
preparare il piano da presentare al Congresso per ottenere
la seconda tranche di aiuti pubblici. In gennaio, intanto,
le vendite di Chrysler negli Usa sono scese del 55%.
Ppa-b-
(RADIOCOR) 04-02-09 10:36:57 (0073) 5 NNNN
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 04 feb - Fiat allunga
il passo a Piazza Affari, dove i titoli del Lingotto guidano
i rialzi sull'S&P/Mib con un progresso del 5,2% a 4,25 euro.
Intensi gli scambi, che hanno gia' raggiunto quota 20 milioni
di pezzi passati di mano quando la media per un'intera
seduta dell'ultimo mese e' di 32,5 milioni. Le quotazioni,
dopo il +7% che ieri aveva riportato il titolo al di sopra
della soglia del 4 euro, continuano a beneficiare delle
attese per il piano di aiuti allo studio del governo. Ieri
il ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola ha
annunciato un "provvedimento forte sul settore" da portare
al consiglio dei ministri di venerdi'. In mattinata, poi, il
presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi ha sottolineato
che tra i provvedimenti allo studio del Governo per
fronteggiare la crisi economica ci sono le misure "a
sostegno di settori strategici della nostra economia" come
il settore delle auto, della componentistica, e degli
elettrodomestici a basso consumo energetico. Intervistato a
Mattino 5, Berlusconi ha auspicato di poter "concretamente"
mettere in atto questi provvedimenti "nei prossimi giorni".
Il titolo Fiat, d'altra parte, risente positivamente anche
della fiducia espressa dall'amministratore delegato Sergio
Marchionne sul futuro della partner statunitense Chrysler.
In due interviste al Wall Street Journal e al New York
Times, Marchionne ha ribadito di credere "che Chrysler abbia
tutti i requisiti per sopravvivere". Per questo, ha
aggiunto, Fiat e' disponibile ad assumersi "dei rischi
investendo in tecnologie e tempo per aiutare il gruppo a
risollevarsi". Per il Lingotto, ha proseguito Marchionne,
l'alleanza "e' un biglietto della lotteria: non varra' nulla
se Chrysler non si riprendera'", mentre Fita intende
"guadagnarci, possibilmente". "Non voglio - ha concluso
l'a.d. - controllare il 35% di un nulla per i prossimi
cinque anni". Entro il 17 febbraio il gruppo Usa deve
preparare il piano da presentare al Congresso per ottenere
la seconda tranche di aiuti pubblici. In gennaio, intanto,
le vendite di Chrysler negli Usa sono scese del 55%.
Ppa-b-
(RADIOCOR) 04-02-09 10:36:57 (0073) 5 NNNN
Franco 52
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14:04 - *** Norvegia: Banca centrale abbassa tasso riferimento al 2,5%
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Oslo, 04 feb - La Banca
centrale norvegese ha abbassato il tasso di riferimento del
mercato di mezzo punto percentuale. Il saggio passa cosi' al
2,50% dal 3% precedente.
Man-y-
(RADIOCOR) 04-02-09 14:04:13 (0168) 3 NNNN
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Oslo, 04 feb - La Banca
centrale norvegese ha abbassato il tasso di riferimento del
mercato di mezzo punto percentuale. Il saggio passa cosi' al
2,50% dal 3% precedente.
Man-y-
(RADIOCOR) 04-02-09 14:04:13 (0168) 3 NNNN
Franco 52
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14:09 - Generali: +4,1% a 67,4mld i premi diretti 2008, meglio di attese -2-
Crescita da diversificazione geografica e canali proprietari
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 04 feb - I risultati,
si legge in una nota diffusa al termine del consiglio di
amministrazione, confermano la capacita' di sviluppo del
gruppo in un anno in cui anche i mercati assicurativi hanno
cominciato a scontare gli effetti di una crisi
economico-finanziaria di portata eccezionale. La crescita e'
stata resa possibile dalla "maggiore diversificazione
geografica e dalla strategia distributiva multicanale, che
ha fatto leva in particolare sui canali proprietari". Per
quanto riguarda l'attivita' vita, lo sviluppo e' stato
trainato in tutti i mercati dalla crescita dei premi
periodici (+7,7%) a fronte di una contenuta flessione dei
premi unici (-1,7%), legati a polizze a piu' elevato
contenuto finanziario che risentono quindi dell'andamento
negativo dei mercati. In Italia la crescita della raccolta
in termini Ape, premi annui equivalenti, e' stata del 4,6% a
1,5 miliardi grazie al buon andamento dei canali proprietari
(dipendenti, agenti e promotori +13%) che ha piu' che
compensato la flessione del 9,2% accusata dal canale
bancario. Nei rami danni la crescita del gruppo e' legata al
significativo sviluppo del segmento non auto (+4,5% a
perimetro omogeneo) che rappresenta il 57,5% del totale, a
fronte di una raccolta auto (l'altro 42,5% della raccolta
danni) che ha risentito del calo delle immatricolazioni
(nuove polizze) e della competizione tariffaria (+1,2% a
perimetro omogeneo). In Italia, i rami danni in termini
omogenei hanno registrato una flessione dello 0,4%,
nonostante la crescita dell'1,8% delle linee non auto.
Com-chm-
(RADIOCOR) 04-02-09 14:09:45 (0170)ASS 3 NNNN
Crescita da diversificazione geografica e canali proprietari
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 04 feb - I risultati,
si legge in una nota diffusa al termine del consiglio di
amministrazione, confermano la capacita' di sviluppo del
gruppo in un anno in cui anche i mercati assicurativi hanno
cominciato a scontare gli effetti di una crisi
economico-finanziaria di portata eccezionale. La crescita e'
stata resa possibile dalla "maggiore diversificazione
geografica e dalla strategia distributiva multicanale, che
ha fatto leva in particolare sui canali proprietari". Per
quanto riguarda l'attivita' vita, lo sviluppo e' stato
trainato in tutti i mercati dalla crescita dei premi
periodici (+7,7%) a fronte di una contenuta flessione dei
premi unici (-1,7%), legati a polizze a piu' elevato
contenuto finanziario che risentono quindi dell'andamento
negativo dei mercati. In Italia la crescita della raccolta
in termini Ape, premi annui equivalenti, e' stata del 4,6% a
1,5 miliardi grazie al buon andamento dei canali proprietari
(dipendenti, agenti e promotori +13%) che ha piu' che
compensato la flessione del 9,2% accusata dal canale
bancario. Nei rami danni la crescita del gruppo e' legata al
significativo sviluppo del segmento non auto (+4,5% a
perimetro omogeneo) che rappresenta il 57,5% del totale, a
fronte di una raccolta auto (l'altro 42,5% della raccolta
danni) che ha risentito del calo delle immatricolazioni
(nuove polizze) e della competizione tariffaria (+1,2% a
perimetro omogeneo). In Italia, i rami danni in termini
omogenei hanno registrato una flessione dello 0,4%,
nonostante la crescita dell'1,8% delle linee non auto.
Com-chm-
(RADIOCOR) 04-02-09 14:09:45 (0170)ASS 3 NNNN
Franco 52
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14:16 - Auto: in corso riunione tra ministri e Berlusconi sugli aiuti
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 04 feb - Le misure allo
studio del Governo per aiutare l'auto, la componentistica e
gli elettrodomestici, sono al centro di un incontro in corso
a palazzo Grazioli tra il presidente del Consiglio Silvio
Berlusconi e i ministri Giulio Tremonti (Economia), Claudio
Scajola (Sviluppo economico), Maurizio Sacconi (Welfare),
Stefania Prestigiacomo (Ambiente), Roberto Calderoli
(Semplificazione), Raffaele Fitto (Affari regionali) e il
sottosegretario alla presidenza Gianni Letta.
Rxe
(RADIOCOR) 04-02-09 14:16:02 (0171) 3 NNNN
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 04 feb - Le misure allo
studio del Governo per aiutare l'auto, la componentistica e
gli elettrodomestici, sono al centro di un incontro in corso
a palazzo Grazioli tra il presidente del Consiglio Silvio
Berlusconi e i ministri Giulio Tremonti (Economia), Claudio
Scajola (Sviluppo economico), Maurizio Sacconi (Welfare),
Stefania Prestigiacomo (Ambiente), Roberto Calderoli
(Semplificazione), Raffaele Fitto (Affari regionali) e il
sottosegretario alla presidenza Gianni Letta.
Rxe
(RADIOCOR) 04-02-09 14:16:02 (0171) 3 NNNN
Franco 52
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14:23 - *** Usa: Adp, prevista perdita di 522mila posti di lavoro in gennaio
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Washington, 04 feb - Negli
Stati Uniti i posti di lavoro nel settore privato dovrebbero
essere scesi di 522mila unita' in gennaio. E' la stima
dell'istituto di ricerche Adp. Il dato e' lievemente
superiore alle attese degli analisti, che prevedono la
perdita di 508mila posti. I dati ufficiali del dipartimento
del Lavoro saranno resi noti venerdi'.
Red-Ppa-Y-
(RADIOCOR) 04-02-09 14:23:56 (0181) 3 NNNN
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Washington, 04 feb - Negli
Stati Uniti i posti di lavoro nel settore privato dovrebbero
essere scesi di 522mila unita' in gennaio. E' la stima
dell'istituto di ricerche Adp. Il dato e' lievemente
superiore alle attese degli analisti, che prevedono la
perdita di 508mila posti. I dati ufficiali del dipartimento
del Lavoro saranno resi noti venerdi'.
Red-Ppa-Y-
(RADIOCOR) 04-02-09 14:23:56 (0181) 3 NNNN
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