Domani mattina torna in contrattazione.
Riassumendo: possiamo abbandonare i pensieri di falsi in bilancio o cose del genere. Si tratta di un evento completamente inatteso (prova ne è il fatto che nelle ultime sedute l'azione era anche un po' salita, mentre invece c'è sempre qualcuno che sa in anticipo le cose) che lascia comunque dei dubbi sull'effettiva conclusione della compravendita. I dubbi non sono enormi, ma è ovvio che adesso ci sarà tensione, anche per via dei quattro giorni di sospensione del titolo.
Molto probabilmente il titolo risentirà in maniera negativa della situazione venutasi a creare, ma un calo forte sarebbe comunque ingiustificato, stando a tutte le notizie che abbiamo a disposizione (scrivo alle 21.30 di giovedì 19).
Non sappiamo nulla di cosa Pai (acquirente) ha intenzione di fare: le clausole le abbiamo e pare proprio non ci sia spazio per ritirarsi. Potrebbe invocare la sopraggiunta onerosità, ma sarebbe tutto da verificare, ed al massimo potrebbe concordare uno sconto sul prezzo, che si rifletterebbe sul prezzo di opa. Per grosse linee, un 10% in meno sull'acquisto si tradurrebbe in un 5% in meno sul prezzo di opa. Sconto che, però, dovrebbe essere concesso, altrimenti non vedo proprio possibilità di usare altre vie.
Ognuno si regoli come reputa opportuno: se la perdita non è sopportabile economicamente o anche solo come carico personale, vendere senza crearsi altre domande, ma ripeto che un calo molto forte sarebbe ingiustificato, e probabilmente destinato a rientrare.