Claire
ἰοίην
Sono tornata oggi dalla città austriaca di Salisburgo, e sono tornata con un grosso difetto che vi prego di correggermi: ho la tendenza a scrivere maiuscoli tutti i sostantivi
A parte gli scherzi, erano 25 anni che non vedevo Salisburgo e mi ero dimenticata tutto.
L'atmosfera è bellissima. Una città del centro Europa, ricca di reminiscenze imperiali e di romanticismo. Con il fiume, i ponti, le luci, la sua architettura barocca (che non amo particolarmente, ma che in centro Europa fa il suo effetto e contribuisce all'atmosfera), e sopratutto, Mozart, la cui musica aleggia ovunque. La consapevolezza di essere nella sua città natale riveste di fascino ogni cosa.
Non a caso, la prima visita è stata alla sua casa natale dov'è un museo a lui dedicato e poi nella casa dove abitò da adulto.
C'era musica un po' ovunque, nelle chiese, nei teatri e anche in alcuni particolari posti, come la Fortezza che si erge sulla cima di una collinetta nel centro della cittadina.
I vicoli della vecchia città sono pieni di fascino: le insegne con la grafia gotica, i negozietti di abiti tradizionali, quelli di addobbi natalizi, la cioccolata, i vari gadgets ispirati a Mozart, il mercato del sabato mattina in Karajan Platz, gli autobus elettrici, gli edifici eleganti e l'enorme pulizia.
La gente è gentilissima. Abbiamo visitato un po' tutto quel che c'è da vedere: i vari musei, le varie chiese, la Fortezza e anche il Castello di Hellbrunn che avevo dimenticato del tutto, tranne che per i giochi d'acqua che abbiamo beccato per un pelo. Ieri infatti era l'ultimo giorno in cui li facevano, prima del freddo.
Due sole pecche: il caldo degli ambienti e il cibo. In tutti i Musei c'erano almeno 25 gradi. Se contate che fuori ce n'erano una decina (secchi), lo sbalzo era fortissimo e io sono stata male. Non so se è stato il caldo o il cibo, veramente, ma ieri mattina, mentre visitavamo la Haus der Natur, sono dovuta uscire per il mal di testa assurdo che m'è venuto. Non riuscivo a muovere la testa, senza sentirmi svenire, avevo una nausea pazzesca, mi faceva male la mascella, lo stomaco, persino il contorno degli occhi. Ho detto a mio marito di continuare la visita senza di me, che sarei andata in Hotel a prendere due pastiglie per il mal di testa, e in quella mezz'ora che mi ci è voluta per prendere il bus e andare in camera, ho vomitato due volte: una sul bus con gioia dei passeggeri e dell'autista.
Meno male che avevo un sacchettino di plastica con me, dove c'erano le palle di Mozart comprate al mattino. Ho avuto la prontezza di toglierle dal sacchetto appena mi sono accorta che stavo tanto male da rischiare sul serio di vomitare.
Ma la mia vicina in bus non era felice
La sera prima avevamo mangiato in un ristorante indiano, perché in quelli non indiani, c'erano solo piatti di carne
Ma non so se è stato il cibo
In ogni modo, il cibo in Austria, è un problema a meno di non cucinare da sola.
Persino la crema di zucca è piena di panna.
L'hotel, invece, era dotato di un buffet per la colazione completo di cibo vegan: tanta frutta fresca e secca, cereali, latte e budini di soja, e anche strane salsine vegan che però non ho assaggiato perché non amo le salse di nessun genere.
E tutto era bio. Il riscaldamento e l'acqua calda ottenuti col fotovoltaico, insomma, un hotel bellissimo con una grande stanza confortevole, nonostante ci dormissimo tutti e 4.
Sabato pomeriggio, con me tutta debole e infreddolita siamo andati a Hellbrunn. ME-RA-VI-GLIO-SO e dotato di audioguide chiarissime anche in italiano. La storia del castello è molto interessante e piena di fascino. C'è una stanza in cui stanno appesi dei quadri che illustrano le rarità botaniche che aveva il parco del castello e fa tanta tenerezza che nel '600 i girasoli fossero considerati rari. La guida ai giochi di acqua parlava benissimo 3 lingue e le usava tutte. Avrei apprezzato la sua ironia e i suoi scherzi con l'acqua molto di più se fossi stata meglio, ma ugualmente mi sono divertita quando, inavvertitamente, qualche spruzzo di acqua bagnava i turisti, me compresa (per fortuna poco).
I prezzi dei ristoranti sono alti. L'hotel, invece, essendo il mio un viaggetto last minute, assolutamente contenuto. I bus costano pochissimo. Il biglietto su tutta la rete dei trasporti, valido 24 ore, costava per un adulto solo 3,30 euro e per un bambino solo 1,60.
Ci siamo comprati un doppio CD di brani famosi di Mozart e l'abbiamo ascoltato al ritorno. Bellissimo: tanti brani li avevo sentiti da piccola da mia nonna che era un'amante della lirica e nemmeno sapevo che fossero di Mozart
Un pezzo, in particolare (La regina della notte) dal "Flauto magico", ricordo di averlo sentito gorgheggiare dalla sorella maggiore di mia nonna, che studiava canto lirico, quando ero piccola. Sembrava che al posto delle corde vocali avesse un flauto, tanto che era bello.
Ho gorgheggiato anch'io in macchina, con grandissima gioia dei miei figli
La cosa che, dell'Italia, mi è mancata di più, è stata il caffè
Comunque, bellissima Salisburgo, ma, mi si perdoni se dico quel che sto per dire: la storia e l'arte che abbiamo in Italia non c'è da nessun'altra parte.
I paesi che ho visitato negli ultimi anni in Toscana e in Umbria, nell'alto Lazio e in Liguria non hanno proprio NULLA da invidiare a nessuna città al mondo.
Peccato la testa di molti Italiani, politici in primo luogo
Non è populismo e nemmeno campanilismo, ma a Hellbrunn le sole opere pittoriche che c'erano, erano di artisti semi-sconosciuti italiani che non avevano nulla a che vedere con lo splendore di quel che abbiamo a Firenze, Roma, e in decine di altri piccoli comuni italiani.
Se solo avessimo cura del nostro Paese e di tutto quello che abbiamo da offrire...
Solo un esempio cretino: i bus. Salisburgo ha dei bus eccezionali: pulitissimi e puntualissimi, elettrici. Dove li trovi dei trasporti pubblici così nelle città italiane?
Vabbè. Non voglio fare retoriche
Mi sono goduta il ponte e sono contenta di aver fatto questo viaggetto.
Voi? Tutto bene questi giorni di festa?
A parte gli scherzi, erano 25 anni che non vedevo Salisburgo e mi ero dimenticata tutto.
L'atmosfera è bellissima. Una città del centro Europa, ricca di reminiscenze imperiali e di romanticismo. Con il fiume, i ponti, le luci, la sua architettura barocca (che non amo particolarmente, ma che in centro Europa fa il suo effetto e contribuisce all'atmosfera), e sopratutto, Mozart, la cui musica aleggia ovunque. La consapevolezza di essere nella sua città natale riveste di fascino ogni cosa.
Non a caso, la prima visita è stata alla sua casa natale dov'è un museo a lui dedicato e poi nella casa dove abitò da adulto.
C'era musica un po' ovunque, nelle chiese, nei teatri e anche in alcuni particolari posti, come la Fortezza che si erge sulla cima di una collinetta nel centro della cittadina.
I vicoli della vecchia città sono pieni di fascino: le insegne con la grafia gotica, i negozietti di abiti tradizionali, quelli di addobbi natalizi, la cioccolata, i vari gadgets ispirati a Mozart, il mercato del sabato mattina in Karajan Platz, gli autobus elettrici, gli edifici eleganti e l'enorme pulizia.
La gente è gentilissima. Abbiamo visitato un po' tutto quel che c'è da vedere: i vari musei, le varie chiese, la Fortezza e anche il Castello di Hellbrunn che avevo dimenticato del tutto, tranne che per i giochi d'acqua che abbiamo beccato per un pelo. Ieri infatti era l'ultimo giorno in cui li facevano, prima del freddo.
Due sole pecche: il caldo degli ambienti e il cibo. In tutti i Musei c'erano almeno 25 gradi. Se contate che fuori ce n'erano una decina (secchi), lo sbalzo era fortissimo e io sono stata male. Non so se è stato il caldo o il cibo, veramente, ma ieri mattina, mentre visitavamo la Haus der Natur, sono dovuta uscire per il mal di testa assurdo che m'è venuto. Non riuscivo a muovere la testa, senza sentirmi svenire, avevo una nausea pazzesca, mi faceva male la mascella, lo stomaco, persino il contorno degli occhi. Ho detto a mio marito di continuare la visita senza di me, che sarei andata in Hotel a prendere due pastiglie per il mal di testa, e in quella mezz'ora che mi ci è voluta per prendere il bus e andare in camera, ho vomitato due volte: una sul bus con gioia dei passeggeri e dell'autista.
Meno male che avevo un sacchettino di plastica con me, dove c'erano le palle di Mozart comprate al mattino. Ho avuto la prontezza di toglierle dal sacchetto appena mi sono accorta che stavo tanto male da rischiare sul serio di vomitare.
Ma la mia vicina in bus non era felice
La sera prima avevamo mangiato in un ristorante indiano, perché in quelli non indiani, c'erano solo piatti di carne
Ma non so se è stato il cibo
In ogni modo, il cibo in Austria, è un problema a meno di non cucinare da sola.
Persino la crema di zucca è piena di panna.
L'hotel, invece, era dotato di un buffet per la colazione completo di cibo vegan: tanta frutta fresca e secca, cereali, latte e budini di soja, e anche strane salsine vegan che però non ho assaggiato perché non amo le salse di nessun genere.
E tutto era bio. Il riscaldamento e l'acqua calda ottenuti col fotovoltaico, insomma, un hotel bellissimo con una grande stanza confortevole, nonostante ci dormissimo tutti e 4.
Sabato pomeriggio, con me tutta debole e infreddolita siamo andati a Hellbrunn. ME-RA-VI-GLIO-SO e dotato di audioguide chiarissime anche in italiano. La storia del castello è molto interessante e piena di fascino. C'è una stanza in cui stanno appesi dei quadri che illustrano le rarità botaniche che aveva il parco del castello e fa tanta tenerezza che nel '600 i girasoli fossero considerati rari. La guida ai giochi di acqua parlava benissimo 3 lingue e le usava tutte. Avrei apprezzato la sua ironia e i suoi scherzi con l'acqua molto di più se fossi stata meglio, ma ugualmente mi sono divertita quando, inavvertitamente, qualche spruzzo di acqua bagnava i turisti, me compresa (per fortuna poco).
I prezzi dei ristoranti sono alti. L'hotel, invece, essendo il mio un viaggetto last minute, assolutamente contenuto. I bus costano pochissimo. Il biglietto su tutta la rete dei trasporti, valido 24 ore, costava per un adulto solo 3,30 euro e per un bambino solo 1,60.
Ci siamo comprati un doppio CD di brani famosi di Mozart e l'abbiamo ascoltato al ritorno. Bellissimo: tanti brani li avevo sentiti da piccola da mia nonna che era un'amante della lirica e nemmeno sapevo che fossero di Mozart
Un pezzo, in particolare (La regina della notte) dal "Flauto magico", ricordo di averlo sentito gorgheggiare dalla sorella maggiore di mia nonna, che studiava canto lirico, quando ero piccola. Sembrava che al posto delle corde vocali avesse un flauto, tanto che era bello.
Ho gorgheggiato anch'io in macchina, con grandissima gioia dei miei figli
La cosa che, dell'Italia, mi è mancata di più, è stata il caffè
Comunque, bellissima Salisburgo, ma, mi si perdoni se dico quel che sto per dire: la storia e l'arte che abbiamo in Italia non c'è da nessun'altra parte.
I paesi che ho visitato negli ultimi anni in Toscana e in Umbria, nell'alto Lazio e in Liguria non hanno proprio NULLA da invidiare a nessuna città al mondo.
Peccato la testa di molti Italiani, politici in primo luogo
Non è populismo e nemmeno campanilismo, ma a Hellbrunn le sole opere pittoriche che c'erano, erano di artisti semi-sconosciuti italiani che non avevano nulla a che vedere con lo splendore di quel che abbiamo a Firenze, Roma, e in decine di altri piccoli comuni italiani.
Se solo avessimo cura del nostro Paese e di tutto quello che abbiamo da offrire...
Solo un esempio cretino: i bus. Salisburgo ha dei bus eccezionali: pulitissimi e puntualissimi, elettrici. Dove li trovi dei trasporti pubblici così nelle città italiane?
Vabbè. Non voglio fare retoriche
Mi sono goduta il ponte e sono contenta di aver fatto questo viaggetto.
Voi? Tutto bene questi giorni di festa?