Meglio l’uovo oggi che la gallina domani
Scritto il
24 maggio 2015 alle 15:57 da
Danilo DT
CRISI GRECIA: ormai è chiaro. Il debito di giugno che dovrà essere rimborsato al FMI non sarà pagato (1,6 miliardi di Euro) se non arrivano gli aiuti che la Grecia, forse, spera di non vedere proprio. Intanto un sondaggio dice che l’ipotesi Grexit non è voluta dal popolo di Atene.
Credo che ormai sia chiaro a tutti. A giugno la Grecia non sarà in grado di rimborsare il prestito al
FMI, un ammontare complessivo (per il prossimo mese) pari a 1,6 miliardi di Euro. Il motivo? Questa volta è chiarissimo. Se i soldi non ci sono, non si possono fare con le forbici.
Unica soluzione? Un accordo coi creditori, altrimenti sarà default (tralasciamo al momento la possibilità di coli di scena ad effetto, diplomaticamente molto complicati e pericolosi, come un intervento di paesi come la Russia).
Però la Grecia, sentito dire dalla voce più o meno ufficiale dell’entourage di
Tsipras, e dalla voce di
Voutsis, un ministro del governo di Syriza, il default non lo vuole, anzi sarebbe ben felice di evitarlo. Se però non ci sarà alternativa, allora arriverà la rinegoziazione del debito con forti perdite soprattutto per gli organismi internazionali.
Rischio Grexit? No, è da escludere. La società Public Issue ha fatto un sondaggio con un risultato per certi versi sorprendente. Infatti la logica mi avrebbe fatto pensare ad una volontà di
Grexit da parte della popolazione di Atene, ormai soffocata dalla politica di Bruxelles e dall’
austerity imposta dalla Troika. Ed invece no…
(…) Un sondaggio condotto da Public Issue evidenzia inoltre che il 71% vuole che Atene resti nell’euro e che il 68% ritiene che
il ritorno alla dracma peggiorerebbe la situazione economica. Il 59% dei greci chiede che l’esecutivo non si pieghi alle richieste delle istituzioni finanziarie, l’89% è contrario ai tagli alle pensioni e l’81% è ostile a qualsiasi ipotesi di licenziamenti di massa. (
Source)
Un’altro sondaggio invece, sembra più indirizzato al Grexit ma sempre con una percentuale di minoranza (44%).

Quindi visto che lo scenario Grexit non può essere imposto, allora possiamo escluderlo ed un eventuale referendum non DOVREBBE portare a nulla di traumatico. Certo che questo risultato dovrebbe far meditare con attenzione i NoEuro.
Intanto però, se avete notato, la Grecia ormai si sente condannata ma anziché accettare compomessi, tiene duro nella consapevolezza che:
A) Tanto peggio di così per l’economia non può andare
B) L’ipotesi Grexit non è contemplata dall’Unione Europea e quindi se non voluta dalla Grecia non la vedo ipotizzabile
C) Se non arriveranno aiuti, ci sarà la ristrutturazione del debito. Ed è esattamente quello che vorrebbe la Grecia
D) Se arrivano gli aiuti, si allunga l’agonia e non si risolve il problema, caricando il popolo ellenico di nuova pressione e nuova austerity
Ecco perché la Grecia è così spavalda e sbruffona.
Male che vada, o forse la cosa migliore che gli potrebbe capitare, è proprio il default. A questo punto, forse, sarebbe meglio accontentarli e mettere un po’ di ordine per il futuro, magari cercando con qualsiasi mezzo di mettere il mercato “in sicurezza” soprattutto a livello psicologico.
Quindi l’uovo (oggi) è da preferire alla gallina (domani) in quanto in futuro, quest’ultima, sarà ancora più insostenibile e carica di debiti.
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Danilo DT