Enel supera quota 8 euro, offre diverse attrattive
22/01/2007 16.15
Enel supera quota 8 euro (8,005 euro), livello che non toccava dall'ottobre del 2000. Con una performance dell'1,11% l'azione è tra i migliori dell'S&P/Mib. "Il mercato punta all'annuncio di un buyback da 5 miliardi di euro", afferma un trader a Mf Online. Un'ipotesi peraltro già annunciata dalla stessa società. L'operazione però, a detta di alcuni operatori, non avverrà prima del 2008 in coincidenza con la definizione delle tariffe del nuovo periodo regolatorio.
Per cui nel breve termine tengono banco altri fattori catalizzatori. Sicuramente l'espansione internazionale del gruppo.
"Nel nostro modello ipotizziamo infatti che Enel investa circa 8 miliardi in acquisizioni internazionali, fra cui Russia e Turchia dovrebbero giocare un ruolo primario", dichiara un analista di una sim milanese che sull'azione ha un rating di buy (acquistare).
Secondo le ultime indiscrezioni,
Enel parteciperà alla due diligence sulla società russa OGK3, che ha in progetto di varare in primavera un massiccio aumento di capitale. OG3K è uno dei primi produttori di energia elettrica della Russia. Enel potrebbe investire in Russia una somma compresa fra i 2 e i 4 miliardi di euro. Inoltre, non si può escludere un coinvolgimento nel mercato europeo occidentale a valle delle complesse vicende che interessano Spagna, Germania con E.on-Endesa e Francia con Suez-Gdf.
Ma in merito a quest'ultimo dossier, dopo l'acquisto del 5% nella società di costruzioni Vinci, Francois Pinault la scorsa settimana ha dichiarato all'Autorità di vigilanza del mercato che non lancerà l'opa su Suez per almeno i prossimi 6 mesi. "Sfumano quindi anche le speculazioni che vedevano una possibilità per Enel di rientrare in gioco per acquistare gli asset generativi: Electrabel senza impegnarsi in operazioni sgradite ai francesi", osserva un altro analista.
"Rammentiamo che Enel è tra i titoli più remunerativi di piazza Affari sotto il profilo del dividendo, con un rendimento intorno all'5,5%". Un ulteriore punto a favore del colosso elettrico che non solo pubblicherà il prossimo primo febbraio i conti preliminari 2006
(Banca Leonardo stima un fatturato di 34 miliardi e un Ebitda di 8,2 miliardi, +6,2% anno su anno), ma a fine marzo presenterà il nuovo piano industriale.
"Un importante momento di verifica per le stime 2007 e per l'andamento nel lungo periodo", aggiungono
gli esperti di Banca Akros che hanno confermato il giudizio di accumulate con un target a 8 euro su Enel "che però rivedremo nelle prossime settimane". Infatti, analizza la banca d'affari, nel settore delle utilities, spinto nel corso del 2006 da eventi M&A e dal rialzo dei prezzi all'ingrosso dell’energia,
il titolo Enel rimane molto difensivo.
"Tra le maggiori attrattive menzioniamo la possibilità concreta che la crescita degli utili nel 2007 sia superiore al consensus data la buona marginalità che dovrebbe confermarsi nel mercato domestico", concludono a Banca Akros, "e un rendimento da dividendi che resta il più alto del settore per effetto di una totale distribuzione dell'utile e della modesta performance dello scorso anno".
Francesca Gerosa
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