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Enel debole, ma esclusione Viesgo da top list gestori è un lasciapassare
20/03/2007 15.25
Non destano preoccupazioni in Enel i colloqui in corso tra la tedesca E.On e Acciona, azionista con il 21% di Endesa, ma il titolo del colosso elettrico sbanda in Borsa. L'azione perde infatti lo 0,86% scivolando a quota 7,92 euro. Oggi il presidente del gruppo, Piero Gnudi, ha scandito: "non ci preoccupiamo per definizione" e a proposito di eventuali intenzioni di Enel di aprire dei canali con gli azionisti di Endesa, Gnudi ha tagliato corto: "non si può mica".
Tuttavia in Spagna la tensione sta salendo. Secondo le ultime indiscrezioni, la spagnola Acciona, secondo azionista dopo Enel in Endesa con il 21%, starebbe negoziando la vendita della sua quota alla tedesca E.On. La quota di Enel è invece pari al 24,99%. Ma il pressing di Zapatero su Acciona per non cedere alle offerte dei tedeschi sarebbero molto forti e questo sarebbe molto postivo per Enel.
I tempi comunque si stringono. I consiglieri di Endesa e uno dei suoi principali azionisti Caja Madrid, che detiene una quota del 9,9%, dovranno infatti rendere pubblica la decisione legata all'opa di E.On entro sabato 24 marzo. E' quanto deciso dall'Authority di Borsa spagnola Cnmv. Comunque i membri del Cda di Endesa titolari di azioni renderanno nota alla Cnmv la propria volontà a titolo individuale. E' quanto ha deciso oggi il Cda di Endesa. Il termine di scadenza dell'opa, lo ricordiamo, è stato fissato al 29 marzo e già in passato il Cda di Endesa si era espresso a favore dell'opa.
Di sicuro "uno spezzatino di Endesa sarebbe preoccupante'', ha dichiarato oggi il ministro dell'Industria spagnolo, Joan Clos, riferendosi alla possibilità di uno scorporo della società elettrica spagnola. Voci in tal senso erano circolate nei giorni scorsi. Un punto a suo vantaggio, in ogni caso, oggi Enel lo ha ottenuto.
La Commissione spagnola dell'energia (Cne) ha infatti deciso di escludere Viesgo, società controllata da Enel, dalla lista dei cinque principali gruppi elettrici del Paese. L'operazione potrebbe dare così il nulla osta a Enel per esercitare i diritti di voto in Endesa sopra l'attuale limite del 3%. Il gruppo di Fulvio Conti controlla il 10% di Endesa direttamente e ha opzioni su un altro 14,9%. Il limite di voto agli azionisti nella utility spagnola è del 10%.
L'uscita di Viesgo dall'elenco degli operatori elettrici è quindi un lasciapassare per Enel perchè la normativa spagnola non consente di avere interessi in più di un operatore. Tuttavia il gruppo italiano resta vincolato al limite del 10% ai diritti di voto degli azionisti previsto nello statuto di Endesa.
"Questa decisione fa venire meno uno degli ostacoli al possesso della quota in Endesa da parte di Enel. Nessuno infatti può possedere quote in più di uno dei 5 principali produttori di energia elettrica", spiega un analista di una primaria sim milanese. "Con la discesa di Viesgo dal quinto al sesto posto, Enel può mantenere la quota in Endesa".
L'annuncio di Clos anticipa la decisione della Commissione nazionale dell'Energia che renderà noto il nuovo elenco degli operatori elettrici giovedì dopo la riunione settimanale. L'Authority spagnola deve anche stabilire se a Enel è consentito salire oltre il 10% di Endesa.
Tuttavia Enel in Borsa non ne beneficia, così come non approfitta della notizia che, attraverso la sua controllata statunitense, ha acquisito da Amp Capital Partner Amp Resource che dispone di progetti geotermici in California, Utah e Nevada per circa 150 MW.
Con questa operazione Enel fa il suo ingresso nel mercato geotermico statunitense e conferma l'impegno della società nello sviluppo delle fonti rinnovabili. L'accordo prevede un primo pagamento di circa 90 milioni di dollari e ulteriori pagamenti legati all'avanzamento dei progetti. In realtà a deprimere i corsi del titolo in Borsa, oltre all'intonazione negativa del mercato, è anche Abn Amro che oggi ha ridotto il rating su Enel da buy (acquistare) a hold (tenere i portafoglio).
Anche il target price è stato tagliato a 7,5 euro da 8,3 euro. Il broker ha motivato la sua decisione con la convinzione che il gruppo energetico italiano toccherà l'apice della sua redditività nel 2007 per poi rallentare negli anni seguenti. Secondo Abn Amro, il nuovo target price riflette le attese di utili, una minore valutazione degli asset per la generazione del carburante e una riduzione delle stime di valore delle attività internazionali in quanto per Abn Amro l'offerta di Enel per Endesa è superiore al fair value.
Francesca Gerosa