Claire
ἰοίην
con tutto il rispetto e sperando di non urtare la sensibilità di alcuno, perché quello degli ebrei è l'unico genocidio di cui si continua a discutere?
Perché, a parte quello Bosniaco, troppo vicino in termini temporali per aver già una visione "neutra" dell'evento (del quale però io non mi dimentico mai, anche per tutti gli stupri etnici avvenuti che a me, all'epoca giovanissima, avevano dato parecchio materiale su cui riflettere e soffrire), è il solo che abbia coinvolto l'Europa e l'Italia nel '900. Quindi è vicino geograficamente e anche nel tempo.
I genocidi che avvengono in Africa, Asia, quelli avvenuti nei regimi comunisti dell'Est Europa e quelli avvenuti nei secoli passati sono troppo distanti dalla nostra cultura e dalla nostra sensibilità (e con questo non voglio sminuirli), troppo "distanti" in tutti i sensi da noi perché ce ne lasciamo coinvolgere tanto. E perché testimoni di quella tragedia in Italia ne abbiamo visti e sentiti parlare tanti, in italiano.
Avete mai sentito parlare qualche Cambogiano, avete mai conosciuto qualche Cambogiano reduce dalla persecuzione dei Kmer rossi? O avete mai conosciuto qualcuno che ne conosce uno?
Tra di noi ci sono persone che hanno (avuto) i nonni che quel periodo l'hanno vissuto e dunque lo sentono vicinissimo.