Val
Torniamo alla LIRA
Wojtyla scriveva
"Si tratta pure di lasciarsi stimolare a una migliore conoscenza delle altre religioni, per poter instaurare un fraterno colloquio
con le persone che aderiscono ad esse e vivono nell’Europa di oggi. In particolare, è importante un corretto rapporto con l’islam.
Esso, come è più volte emerso in questi anni nella coscienza dei vescovi europei,
‘deve essere condotto con prudenza, con chiarezza di idee circa le sue possibilità e i suoi limiti, e con fiducia nel progetto di salvezza di Dio nei confronti di tutti i suoi figli’.
E’ necessario, tra l’altro, avere coscienza del notevole divario tra la cultura europea, che ha profonde radici cristiane, e il pensiero musulmano.
A questo riguardo, è necessario preparare adeguatamente i cristiani che vivono a quotidiano contatto con i musulmani
a conoscere in modo obiettivo l’islam e a sapersi confrontare con esso; tale preparazione deve riguardare, in particolare,
i seminaristi, i presbiteri e tutti gli operatori pastorali".
"Si tratta pure di lasciarsi stimolare a una migliore conoscenza delle altre religioni, per poter instaurare un fraterno colloquio
con le persone che aderiscono ad esse e vivono nell’Europa di oggi. In particolare, è importante un corretto rapporto con l’islam.
Esso, come è più volte emerso in questi anni nella coscienza dei vescovi europei,
‘deve essere condotto con prudenza, con chiarezza di idee circa le sue possibilità e i suoi limiti, e con fiducia nel progetto di salvezza di Dio nei confronti di tutti i suoi figli’.
E’ necessario, tra l’altro, avere coscienza del notevole divario tra la cultura europea, che ha profonde radici cristiane, e il pensiero musulmano.
A questo riguardo, è necessario preparare adeguatamente i cristiani che vivono a quotidiano contatto con i musulmani
a conoscere in modo obiettivo l’islam e a sapersi confrontare con esso; tale preparazione deve riguardare, in particolare,
i seminaristi, i presbiteri e tutti gli operatori pastorali".