Val
Torniamo alla LIRA
Oltre ai centri gestiti dallo Stato ci sono quelli affidati alle cooperative che, tramite la supervisione del Comune, fanno affari milionari e, se va bene, non vengono coinvolte in scandali come quello di Mafia Capitale. Nel costo giornaliero per immigrato entra un po’ di tutto. La Prefettura di Roma, ad esempio, nei mesi scorsi ha pubblicato un bando per l’istituzione di un albo di noleggiatori a cui affidare incarichi per il trasporto di migranti dai posti di frontiera ai centri di accoglienza con tariffe da 1,2 a 2,6 euro a km. Nel kit fornito al profugo rientrano invece dentifricio, spazzolino, sapone, shampoo, rasoi, scarpe, ciabatte, asciugamani e magliette. E per chiamare amici e parenti vengono consegnate schede telefoniche da 15 euro. Anche il menù è regolamentato da norme rigide nel «rispetto delle abitudini alimentari degli ospiti», comprensivo di «primo, secondo, contorno e frutta di stagione».