Val
Torniamo alla LIRA
Assolto "per non avere commesso il fatto".
Guido Podestà, ex presidente della provincia di Milano ed ex coordinatore regionale di Forza Italia,
si vede cancellare in appello la condanna a due anni e nove mesi che l'anno scorso
lo aveva riconosciuto colpevole di falso in atto pubblico per le firme sule liste elettorali per le regionali del 2010.
La sentenza emessa oggi dalla Corte d'Appello di Milano riconosce che le firme erano effettivamente apocrife,
e questo nel corso del processo nessuno lo aveva negato.
Ma a venire condannati sono solo gli ex funzionari del partito che in quelle ore convulse
avevano preso dalle liste dei simpatizzanti i nomi si cui apporre le firme.
Podestá, che dell indagine condotta dall allora procuratore aggiunto Alfredo Robledo
(che aveva parlato di "ferita grave per la democrazia") era il bersaglio principale,
indicato come mandante della falsificazione, viene assolto.
Guido Podestà, ex presidente della provincia di Milano ed ex coordinatore regionale di Forza Italia,
si vede cancellare in appello la condanna a due anni e nove mesi che l'anno scorso
lo aveva riconosciuto colpevole di falso in atto pubblico per le firme sule liste elettorali per le regionali del 2010.
La sentenza emessa oggi dalla Corte d'Appello di Milano riconosce che le firme erano effettivamente apocrife,
e questo nel corso del processo nessuno lo aveva negato.
Ma a venire condannati sono solo gli ex funzionari del partito che in quelle ore convulse
avevano preso dalle liste dei simpatizzanti i nomi si cui apporre le firme.
Podestá, che dell indagine condotta dall allora procuratore aggiunto Alfredo Robledo
(che aveva parlato di "ferita grave per la democrazia") era il bersaglio principale,
indicato come mandante della falsificazione, viene assolto.