Cartellino verde, l'ultima idiozia buonista del calcio italiano
Ebbene, ci siamo.
La Lega di serie B fa sapere che a partire dal 3° o 4° turno del campionato cadetto al via domani (anticipo Cesena-Brescia alle 20.30) la clamorosa novità entrerà in vigore.
Domanda numero 1: a cosa serve codesta «innovazione»? Risposta numero 1: a una mazza.
Oddio, l’intento è chiaramente «sano», quello di individuare il secchioncello in campo, il tizio che butta fuori il pallone se il compagno o l’avversario rantolano a terra, quello che se fa fallo da rigore ma l’arbitro è ciecato, ferma tutti e dice: «Signor arbitro, lo confesso: è rigore».
Una specie di «Ce lo dico alla maestra» delle elementari.
E sapete come finivano quelli che «ce lo dico alla maestra» alle elementari? Giustamente vessati, privati delle rispettive merende, presi per le orecchie fino a quando le appendici diventavano viola, massacrati di cazzotti sulla schiena in quanto tremendi leccaculo. Figuratevi nel calcio.
Ora, non è dato sapere se effettivamente i fischietti avranno nel taschino il prezioso cartoncino o se semplicemente annoteranno sul taccuino le buone azioni, ma sappiamo che alla fine della stagione il «vincitore» della speciale classifica sarà premiato in qualche modo, magari con un mirabolante «Bonaccione d’Oro».
Del resto è già accaduto in qualche campionato giovanile.