Nelle fabbriche occupate, nelle scuole occupate, alla fine, dopo un po', c'è sempre qualcuno che inizia a cantare. E qualcuno che si bacia.
«Ma questa è un'occupazione seria!», ha detto la Lombardi ai cronisti, mettendo su il solito sguardo severo, consueto miscuglio di rimprovero e disgusto.
Fico, dentro, continua a sbadigliare.
Certi giocano a poker con l'iPad.
Molti telefonano ai parenti.
La Lombardi telefona a Vito Crimi, che è il capo degli occupanti al Senato.
E Crimi le spiega che va tutto bene: a parte Scilipoti che, dai banchi del Pdl, solitario, continua a fissarli, e le luci accese.
«Anzi, noi stiamo proprio per uscire. Temo una bolletta pazzesca».
Qui si finisce a mezzanotte e un minuto.
Quanto manca?