SE VOLETE FAR TACERE iL CITTADINO CHE PROTESTA, CHE HA ANCORA LA CAPACITA' DI (2 lettori)

olly®

DIO E'DONNA!!!
Ora aspettiamo con calma la sciacquata degli americani morti e poi dentro long e si spegne il computer per un bel po!!!Voglio vedere rosso di la!!!:D:D:D
 

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silpla2000

che bello il yo yo
giorno
INCONGRUENZA
Le 10 bugie di Berlusconi

Dalla congiura ordita contro di lui al primato nella lotta all'evasione. Fino alla negazione della crisi.
Non è certo la prima volta che Silvio Berlusconi viene sbugiardato dai fatti nel corso della sua lunga storia di propaganda elettorale.
Certo è che le ultime apparizioni televisive del Cavaliere, prima a
Porta a porta
, poi a
Servizio pubblico
, hanno alimentato il campionario dei falsi dell'ex presidente del Consiglio.
Sulle pagine di
Repubblica
è stato stilato un vero e proprio decalogo, a riassumere le incongruenze, per così dire, tra la versione di Silvio e la realtà dei fatti.
NESSUNA CONGIURA CONTRO IL CAV.
Si parte dalla presunta «congiura contro il governo» che sarebbe stata ordita alle spalle dell'ex premier e per la quale il leader del Popolo della libertà
vorrebbe addirittura istituire una commissione d'inchiesta
. Berlusconi, in realtà, l'8 novrebbe 201, si dimise dopo la sconfitta del suo Governo alla Camera, con il rendiconto generale dello Stato approvato con appena 308 sì, rispetto ai 316 del voto di fiducia. Fu lui stesso a commentare: «Mi dimetto per colpa di otto traditori».
L'AUTOSMENTITA SULLA BUNDESBANK.
Per quanto riguarda i «nemici tedeschi», con il presunto coinvolgimento della Bundesbank, che «a luglio diede ordine a tutte le banche tedesche di vendere i Btp italiani»,
è stato lo stesso ex premier ad autosmentirsi nel corso della trasmissione di Michele Santoro
. Casomai, ad alleggerrire le posizioni in Btp è stata la Deutsche bank, banca privata. che ha venduto titoli pubblici sul mercato secondario nell'aprile 2011.
LA CRISI NEGATA.
C'è poi il capitolo legato alla negazione della crisi, con Berlusconi che, a inizio 2009, dichiarava «Il momento peggiore è passato, ci sono chiaro segni di miglioramento», aggiungendo due anni dopo che quella italiana era «un'economia forte». Già nel 2009, in realtà, il pil italiano era crollato del 5,5% e 9 mila ristoranti erano stati costretti a chiudere i battenti.
Falsa poi l'ostilità dichiarata nei confronti dell'Imu, pur introdotta dal suo Governo, ma mai in realtà contrastata da Angelino Alfano nel corso dei tre vertici con Mario Monti e Pier Luigi Bersani che portarono al decreto Salva Italia.
EVASORI «MORALMENTE AUTORIZZATI».
Clamorosa, poi , l'affermazxione di «essere stato il premier che più ha combattuto l'evasione fiscale». Proprio lui che , nel 2004, definì «moralmente autorizzati» gli evasori ai quali «lo Stato avanzava la richiesta scorretta superiore al 50%». Senza dimenticare, nel 2008, la legge del suo governo per azzerare la norma sulla tracciabilità, con il limite all'uso del contante innalzato a12.500 euro.
Di fronte alla negazione del debito pubblico, per la quale, secondo il Cav bisognerebbe considerare l'economia sommersa, la bugia è provata: l'Istat tiene conto del sommero già dal 1987, per una quota pari al 17%.
RECORD DI DECRETI IN UN ANNO.
Quando poi Berlusconi si è lamentato della necessità di riformare l'architettura politico-istituzionale per rendere più semplice la possibilità di emanare decreti, a parlare è il premier che, nel corso della legislatura 2001/2006, ne ha prodotti di più nella storia repubblicana nel solo primo anno di governo: ben 54.
Berlusconi ha ripetuto, poi, ancora una volta «di non aver mai pagato una donna per fare l'amore». Basterebbero gli atti dell'inchiesta di Napoli sulla presunta estorsione di Gianpaolo Tarantini e Walter Lavitola nei suoi confronti a smentirlo.
SMENTITA DEGLI ATTI SULLA NIPOTE DI MUBARAK.
A proposito del processo Ruby, il leader del Pdl ha parlato di «diffamazione senza pari», negando di aver mai fatto riferimento alla nipote di Mubarak. Anche in questo caso, sono gli atti del processo milanese ad affermare il contrario. Infine, anche sull'uso del cellulare il Cavaliere ha detto una bugia. Ha negato di possederne uno, ma, sempre agli atti del processo Lavitola-Tarantini, fioccano ovunque telefonini e schede telefoniche, anche se spesso non intestati a lui.
 

silpla2000

che bello il yo yo
MANIFESTAZIONE PDL: FIGURANTI PAGATI 10 EURO PER RIEMPIRE PIAZZA DEL POPOLO
Ci danno 10 euro, è una miseria ma arrotondiamo la pensione da fame”, così alcuni sostenitori a pagamento reclutati dall’agenzia Alba Video per fare da figuranti alla grottesca manifestazione organizzata dal Pdl a Roma, contro la magistratura. Funziona esattamente come il pubblico televisivo ma la paga è molto più misera: 10 euro per restare un paio d’ore fronte palco e fare da folla festante. E’ tutto organizzato nei minimi dettagli, dall’abbigliamento ai pulman che partono verso la Capitale. A raccontare la pratica di reclutamento sono state due giornaliste del quotidianoLa Repubblica (vedi video sotto). Così le croniste descrivono il viaggio in autobus: “L'atmosfera è quella delle gite di scuola ai tempi delle medie, anche se la comitiva è un po' agée. Una signora con i capelli rossi si mette il rossetto. "Attenzione che Berlusconi è sensibile alle donne", le fa il passeggero seduto al suo fianco. Risposta: "Vorrà dire che lo bacerò in bocca, chiaramente, dietro lauto compenso". Ilarità generale, commenti salaci. "Attenta però che quello c'ha la dentiera", grida uno dagli ultimi posti. Del resto, si sa, in fondo al pullman si siedono sempre quelli più indisciplinati. Nessuno però canta, come accade in ogni gita che si rispetti. E quando arriva la proposta "Ora tutti insieme intoniamo "E Silvio c'è"", si ride di nuovo”.
Il dettaglio ancora più agghiacciante e che qui non parliamo di militanti o sostenitori invogliati da albergo pagato ed elemosina ma di persone che, in maggioranza, stando a quello che racconta La Repubblica, non hanno votato per Berlusconi. Si tratta praticamente di pubblico televisivo reclutato per una manifestazione di piazza. Certo, quando la dignità di una persona vale 10 euro, ogni commento appare superfluo e sperperato e persino il sacro concetto del suffragio universale si trasforma in un clamoroso ed evidente boomerang per la democrazia stessa.
 

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