Sea Watch - migranti sulle navi di ONG tedesche: la Germania dice Nein!

Giovanni Drogo | 3 Luglio 2019
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Salvini pretende di scrivere lui le sentenze

Il Gip di Agrigento Alessandra Vella non ha convalidato l’arresto e ha stabilito che il Decreto Sicurezza bis “non è applicabile alle azioni di salvataggio”.
Salvini si rivolge direttamente al Gip dicendo che è un «pessimo segnale signor giudice, pessimo segnale». La soluzione? Siccome siamo in democrazia se un giudice vuole fare politica «si toglie la toga, si candida in Parlamento con la sinistra e cambia le leggi che non gli piacciono».
Per Salvini quindi qualsiasi sentenza o decisione che non gli aggrada diventa automaticamente una sentenza politica. E mentre aizza il popolo contro la magistratura e da ministro dell’Interno pretende di dire ai magistrati come devono far applicare la legge afferma che «non siamo un Paese civile se si sovrappongono politica e magistratura e magistratura e politica». Salvini conferma che non siamo un Paese civile.
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Sarebbe facile rispondere a Salvini con una battuta, se vuole occuparsi di emettere sentenze può iscriversi all’Università, laurearsi e fare il concorso per entrare in magistratura. Ma è sufficiente ricordare una cosa: la nostra democrazia prevede la separazione dei poteri (legislativo, esecutivo e giudiziario). Salvini rappresenta quello esecutivo. Ed è inutile appellarsi al fatto che lui agisce in nome di 60 milioni di italiani.
Perché anche la Giustizia viene amministrata nel nome del Popolo italiano. Ma per Salvini è un dettaglio, in fondo lui è quello che andava a fare visita in carcere a quelli condannati per tentato omicidio dicendo che i giudici avevano sbagliato perché era legittima difesa. Ieri invece accusava la Rackete di aver messo a repentaglio la vita degli uomini della GdF, ma chi ha dato l’ordine assurdo di mettersi con una barchetta a “stoppare” una nave da 600 tonnellate di stazza?

Le pericolose insinuazioni di Salvini
Nel suo discorso dai toni eversivi Salvini arriva a suggerire che magari la Gip «si è bevuta pure un bicchier di vino con la signorina che si è detta ricca, bianca, tedesca e pure un po’ annoiata?». Il nemico non è più Carola Rackete, non sono le Ong e non è nemmeno il PD. Certo, vengono tutti citati ma nei quasi venti minuti di diretta l’attacco è sferrato alla magistratura colpevole non solo di mettere in libertà dei “criminali” (per la cronaca la Rackete al momento è solo indagata) ma di fare “politica”. Laddove la “politica” consiste nell’applicazione di quelle leggi che rendono evidente come la chiusura dei porti sia una balla.
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Non c’è nemmeno bisogno di leggere le carte, analizzare i fatti e le prove. Salvini, un po’ come il Giudice Dredd, da solo è in grado di emettere una sentenza basandosi su un’analogia: quella che mette sullo stesso piano chi non si ferma all’alt dei Carabinieri e la manovra di attracco della Sea Watch 3. Cosa lo teniamo in piedi a fare il nostro apparato giudiziario? Basta chiedere a Salvini, novello Re Salomone, di emettere le sentenze, magari in diretta social così si aumenta pure la reach della pagina.

Vogliamo tranquillizzare Salvini: in Italia le sentenze non fanno giurisprudenza. E così come la vicenda di quel partito che si è intascato 49 milioni non ha spinto gli italiani a fare altrettanto anche in questo caso i “criminali” continueranno ad essere perseguiti, arrestati e – se hanno commesso il fatto – condannati.

Da quando i processi si fanno i diretta su Facebook?
Sono davvero tramontati i tempi in cui i rosiconi erano gli altri. Ora a rosicare è proprio lui, il Capitan Castoro. Rosica quando dice che la Sea Watch «complici dei trafficanti degli esseri umani» poteva andare in Tunisia «non c’è la guerra, c’è un Parlamento, ci sono dei porti, c’è la marina, c’è la polizia». Ma non dice che la Tunisia quei porti non li ha mai aperti alle Ong, non dice che non ci sono le condizioni che garantiscono il rispetto dei diritti dei rifugiati, che in alcune occasioni sono stati rispediti in Libia. Salvini lo sa bene, vuole solo prendere in giro gli italiani facendogli credere che le cose stanno diversamente.

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Gisella Ruccia@gisellaruccia

Sintesi della diretta Facebook di Salvini #CarolaRackete

21:36 - 2 lug 2019
264 utenti ne stanno parlando

Altrimenti parlerebbe delle decine di migranti sbarcati a Lampedusa proprio mentre la Sea Watch stava al largo. In quel caso nessuna coraggiosa “micromotovedetta” della GdF si è messa tra i barchini e la banchina. Come mai? Lui non lo dice, è preoccupato che la prossima Ong porti i migranti in Costiera Amalfitana e che ci sia un giudice pronto a dargli ragione «perché poverini non avevano mai visto la Costiera Amalfitana e avevano il diritto di vederla». Che ministro è quello che fa diventare uno scherzo, un gioco, il dramma di persone che rischiano la vita in mare per scappare dalla fame o dalla guerra?
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Salvini parla di «sentenze politiche e vergognose che liberano i delinquenti solo per far piacere a qualcuno». Chi sarebbero i “delinquenti” visto che non è stata emessa nemmeno mezza condanna? Se il ministro dell’Interno avesse studiato saprebbe che l’arresto può essere convalidato in tre casi: se c’è pericolo di fuga, se c’è il pericolo di reiterazione del reato o se c’è il pericolo di inquinamento delle prove. La Sea Watch è sotto sequestro quindi la Rackete non può inquinare le prove. I migranti sono sbarcati, quindi il presunto reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina si è concluso.

Riguardo al rischio di fuga è stato Salvini stesso ad emanare un «decreto di espulsione coatto sul primo aereo direzione Germania» nei confronti della Rackete, che quindi grazie a Salvini potrebbe addirittura andarsene all’estero ed evitare il carcere in caso di processo. Il ministro continua a ripetere ossessivamente che la Rackete a messo a repentaglio la vita di cinque persone. Ma il paradosso è che tra le accuse mosse alla comandante della Sea Watch non c’è quella di tentato omicidio (colposo o meno). Il povero Salvini è stanco, arrabbiato, frustrato: spera che almeno ci sia un giudice che convalidi il provvedimento di espulsione. Spera che ci sia qualcuno che dimostri che le Ong sono “complici degli scafisti”. Fino ad ora non è successo. ...

Come Salvini ha fatto la figura del fesso sulla Sea Watch


Deliri salviniani
 
Di Giulio Cavalli 01 Lug. 2019
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Si vede la nave appoggiarsi (pesantemente, eh sì, certo, con la pesantezza delle sue 600 tonnellate) contro la barchetta dei finanzieri che avevano pensato bene di bloccare un camion con una 500 (e chissà chi ha dato quell’ordine così intelligente) prendendone il posto in banchina.

Ma poiché in questi giorni sono tutti diventati esperti di navigazione allora forse sarebbe il caso di ascoltare e leggere chi naviga davvero. Per questo è illuminante il post di Mario Piazza, comandante romano:

Da circa 40 anni ho ottenuto l’abilitazione al comando di imbarcazioni a motore fino a 40 tonnellate di stazza, è quindi con un minimo di cognizione di causa che vorrei spiegare come avviene una manovra di attracco, ovvero un accostamento laterale ad una banchina.

È una manovra complicata, immagino terribilmente complicata con una nave come la Sea Watch 3 la cui stazza è di 600 tonnellate e non di 40.

C’è un elemento che sfugge anche ai più esperti piloti di terraferma, l’abbrivio. Immaginate, tanto per farvene un’idea, che se una nave come la Costa Concordia spegnesse i motori durante la navigazione proseguirebbe la sua corsa ancora per 15 o 20 chilometri prima di arrestarsi.

Per attraccare occorre dirigere l’imbarcazione verso la banchina con un’angolazione di circa 30 gradi dosando il movimento affinchè la prua si fermi prima del contatto, quindi occorre un vigoroso colpo di “macchine indietro” con barra verso la banchina per fare accostare la poppa.

Tra la prima e la seconda manovra viene a crearsi un triangolo isoscele di acqua che ha per lati la nave e la banchina che quasi si toccano al vertice e per base uno spazio libero destinato a restringersi fino a scomparire una volta completato l’attracco.

È in questo spazio che la lancia della guardia di finanza si è andata ad infilare nell’assurdo tentativo di ostacolare una manovra che seppur lentissima non poteva essere fermata a causa dell’abbrivio di cui sopra, pena perdere il controllo della nave stessa.

Una manovra ostruttiva quella della guardia di finanza al limite della follìa della quale la capitana Carola non ha alcuna responsabilità.”

Se in questo tempo avessimo più voglia e più tempo per approfondire forse cadremmo meno nella propaganda di governo.
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Speronamento della Sea Watch? Le immagini raccontano un'altra storia



Sea Watch, De Falco: "La manovra? Barca Gdf doveva lasciare spazio. Per la nave da crociera a Venezia accuse meno gravi" - Il Fatto Quotidiano



Perché Il Gip di Agrigento ha deciso di rilasciare la capitana della Sea Watch
 
come vuoi

MA L'ITALIA HA FATTO UNA FIGURA DI MERDA
sei italiano anche tu? e allora sei in buona compagnia
quando l'italia raggiunge il fondo
si mette a scavare


Lega e Fdi adesso la spuntano: annullata audizione Sea Watch alla Camera
A chiedere e a ottenerne l'annullamento sono stati i deputati della Lega e di Fratelli d'Italia. A invitare a parlare i rappresentanti dell'Ong erano invece stati i gruppi Pd e Misto-+ Europa


Angelo Scarano - Mer, 03/07/2019 - 11:02

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Alla fine l'audizione della Sea Watch alle Commissioni Riunite Affari costituzionali e Giustizia della Camera non ci sarà.

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A chiedere e a ottenerne l'annullamento sono stati i deputati della Lega e di Fratelli d'Italia. A invitare a parlare i rappresentanti dell'Ong erano invece stati i gruppi Pd e Misto-+ Europa.

La notizia aveva creato tensione tra i due partiti di governo. Il sottosegretario all'Interno Nicola Molteni aveva tuonato: "Mentre il ministro dell'Interno Salvini, insieme al premier Conte e ai ministri Trenta e Toninelli sono impegnati a proteggere i confini e la legge, apprendiamo con sorpresa che la Sea Watch sarà audita in Commissione per discutere del Dl sicurezza Bis. Da una parte il governo difende l'Italia, dall'altra vengono considerati interlocutori dei fuorilegge che speronano le navi della Guardia di Finanza". Dal canto suo, il Movimento 5 Stelle aveva risposto: "Rendiamo noto, a un membro del governo non digiuno di procedure parlamentari, che è pieno diritto di ogni gruppo parlamentare richiedere l'audizione di soggetti interessati dalle norme in discussione. Ai presidenti di commissione spetta garantire le prerogative di ogni gruppo per preservare il ruolo del Parlamento, luogo di discussione e di confronto. Le questioni giudiziarie riguardano i tribunali e non le commissioni parlamentari. Le richieste di audizione sono state effettuate entro martedì 25 giugno. Infine ricordiamo che nella scorsa legislatura il comitato Schengen ascoltò in audizione il presidente di Sea Eye e un senatore della Lega ebbe l'opportunità di fare domande e ricevere risposte".

Adesso, dopo l'esclusione di Sea Watch, le altre ong sono insorte. "Riteniamo inaccettabile l'esclusione di SeaWatch dalle audizioni previste questa mattina, noi, insieme alle altre organizzazioni, non parteciperemo. #Parlamento". È il tweet con cui Open Arms conferma che le ong impegnate nei soccorsi nel Mediterraneo e le altre associazioni convocate diserteranno le audizioni sul decreto sicurezza bis programmate questa mattina.
 
di Giulio Cavalli se non sai guidare una barca da 600 T ma hai la patente ottenuta non si sa come sono cavoli tuoi se fai una manovra pericolosa mettendo a rischio altre persone
in galera, PUNTO

i rapporti Italia / Germania dal 1939 non e' cambiato poi molto
razzismo prima
globalisti oggi

infatti sono sempre loro BIANCA - RICCA - TEDESCA E IMPUNITA
sono la razza eletta
e noi siamo sempre stati colmi di idioti anarchici contro l'Italia disposti a farsi umiliare per odio rispetto il "compagno italiano"

 
Ultima modifica:
come ben sappiamo il ministro tedesco si è rifiutato di accettare i migranti ospiti della Sea Watch di un'ong tedesca
però è bravo a comandare lo sbarco in Italia

meglio sarebbe che i migranti sulle navi delle ONG tedesche venissero sbarcati in Germania

SI VERGOGNI IL KRUKKO!

Ministro tedesco Seehofer ordina: "L'italia apra i porti alle ONG!!"
 
la chiesa evangelica tedesca finanzia la SEA WATCH
ma com'è che non accoglie neppure un migrante trasportato e ne rifila le spese all'Italia?
NVASIONE ESTIVA: IL PIANO DELLE ONG
 

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