Negli ultimi giorni in Catalogna, e soprattutto a Barcellona, sono successe moltissime cose, che finora non hanno però portato a una soluzione della crisi. Ieri si è tenuta una
manifestazione enorme a favore dell’unità della Spagna, a cui hanno partecipato tra gli altri i leader catalani dei due principali partiti politici spagnoli, il Partito Popolare (PP) del primo ministro Mariano Rajoy, e il Partito Socialista (PSOE) di Pedro Sánchez.
Nelle ultime ore il PSOE ha chiarito un po’ la sua posizione, che finora era sembrata molto confusa: Sánchez
ha chiesto a Puigdemont di non fare la dichiarazione di indipendenza e di «tornare alla legalità», e ha aggiunto che se questo non succederà il PSOE appoggerà qualsiasi misura il governo di Rajoy deciderà di adottare per garantire il rispetto dalla Costituzione spagnola: Sánchez, comunque, non ha fatto diretto riferimento alla possibilità che il PSOE appoggi l’applicazione dell’
articolo 155 della Costituzione, quello che permetterebbe al governo spagnolo di sospendere l’autonomia della Catalogna.
La situazione continua a essere tesa anche per i Mossos d’Esquadra, la polizia catalana,
accusati di non avere obbedito agli ordini della magistratura e non avere fatto abbastanza per sequestrare le schede e le urne ai seggi elettorali il giorno del referendum. Questa mattina Jusús Barrientos, presidente del Tribunale superiore di giustizia della Catalogna (conosciuto con la sua sigla, TSJC), ha annunciato di avere tolto l’esclusività della sorveglianza del palazzo di giustizia ai Mossos d’Esquadra, che nell’ultimo decennio erano stati i soli a occuparsi della sicurezza del Tribunale.
Barrientos ha ordinato alla Polizia nazionale – che a differenza dei Mossos non risponde al governo catalano ma a quello spagnolo di Madrid – di prendere il comando nella sorveglianza del Tribunale. La decisione è stata presa in vista della possibile dichiarazione di indipendenza di domani: se Puigdemont decidesse di applicare la Legge del referendum – approvata dal Parlamento catalano a inizio settembre e sospesa dal Tribunale costituzionale spagnolo perché considerata contraria alla Costituzione – una delle prime misure da adottare dal governo catalano sarebbe la soppressione del TSJC e della figura del suo presidente, lo stesso Barrientos. In pratica il TSJC non si fida di quello che potrebbero fare i Mossos in caso di dichiarazione di indipendenza: crede cioè che i vertici della polizia catalana potrebbero ordinare ai loro agenti di seguire le indicazioni del governo di Puigdemont, invece che della magistratura.