genesta
Forumer attivo
Caro Gennius,
non cercare la ragione del tuo corruccio esternamente; guarda dentro di te, con estrema sincerità e medita sulle tue aspirazioni segrete inconsce.
La tua manifestazione affettiva è contaminata dalla presenza dell'egoismo che ti fa pretendere di essere riamato, credendo tu di amare.
Ma l'amore è donazione e non esigenza.
Desideri amore o soddisfazione?
Vuoi superare il dolore?
Sii solo, semplice e libero!
La tua sofferenza si chiama IO.
E la mente ne è lo tsrumento; essa è il risultato del passato; quanto più la mente rimane legata al passato, tanto più insufficiente è a comprendere il presente. essa accumula ricordi, immagini di cose morte, fra cui tu ti stai muovendo come un fantasma.
Non cercare la causa del tuo patéma fuori di tè, attribuendola alla collera di qualche deità, oppure al non essere abbastanza amato e stimato.
Per uscire da questo stato interiore devi essere più coraggioso dell'eroe devi, cioè, ricercarne la causa dentro di te, senza giustificarti.
Una amicizia è bella e duratura solo se può darci delle soddisfazioni; quando non ne possiamo più avere si risolve in qualcosa di scialbo e compassionevole.
Non trascorrere la vita in una continua attesa, illudentoti che il domani possa darti piena soddisfazione.
Se questo farai, col tempo scoprirai che sei tu a sciupare le fugaci gioie di ogni giorno, perché non le vivi profondamente, non le assapori.
Troverai anche che è in te stesso la vita, non nelle situazioni esteriori, ma nell'intimo tuo, in questo profondo abisso inesplorato.
Non si tratta di fare un semplice esame di coscienza; si tratta, esaminando le intenzioni e riconoscendone i difetti, di penetrare alla radice fino a scoprirne le cause.
Occorre però, che in questo perocesso non sia animato dall'ambizione, in qualunque forma essa si presenti.
Scopriresti, così, che il dispiacere che ti avvolge è la manifestazione di un orgoglio ferito, di una constatazione di essere ... peggiore di quello che credi di essere.
Tutti i problemi sono nel presente e nel presente debbono essere affrontati, se si vogliono risolvere.
Quando l'uomo è tepido si circoscrive,crea un suo mondo chiuso, entro il quale non giunge la vita.
Egli allora è inconsapevole di se stesso e di quanto lo circonda, isolato.
I tepidi soffrono nella loro solitudine, nella loro aridità, finché si muovono e si uniscono a coloro che cercano conforto e credono per sperare, cercano una soluzione alle loro sofferenze nella logica e nella fede.
Ma accettare non è comprendere: è dare e non concedere!
Dimmi,
perché chiedi aiuto su queste pagine?
Forse per cercare la Verità?
E perché la cerchi?
Forse perché speri che essa possa far cessare in te ogni dolore, ogni affanno, ogni senso di vuoto?
Allora tu non cerchi la Verità; tu cerchi il benessere, la sicurezza.
Tu vuoi valorizzare la tua sofferenza, non distruggerla.
Se ti fose detto che la Verità procura atroci sofferenze, la cercheresti ancora?
La relazione non dev'essere motivo d'isolamento, ma di comunione.
Per giungervi è necessaria un'ampia comprensione, una tolleranza senza limiti.
Se avvicini gli altri con un preciso scopo, diventi crudele e pauroso mentre, solo chi non possiede non teme di perdere.
Non volere acquistare significa essere sereni nelle proprie relazioni, nella propria esistenza.
Chi ama non ha diritti, ma solo doveri, e solo chi comprende ama, e solo chi ama può sapere, e solo chi sa ha una potestà; e tale potestà è tanto più grande quanto più si ama.
La sofferenza ha sempre qualcosa da insegnare, perché è un effetto di qualcosa che è stato fatto senza comprendere.
In ciò che ti ho detto è la causa della tua sofferenza, ma benché ti sia stato spiegato continui a soffrire, perché non sono le parole che possono cambiarti ma è la comprensione tua e di queste parole.
non cercare la ragione del tuo corruccio esternamente; guarda dentro di te, con estrema sincerità e medita sulle tue aspirazioni segrete inconsce.
La tua manifestazione affettiva è contaminata dalla presenza dell'egoismo che ti fa pretendere di essere riamato, credendo tu di amare.
Ma l'amore è donazione e non esigenza.
Desideri amore o soddisfazione?
Vuoi superare il dolore?
Sii solo, semplice e libero!
La tua sofferenza si chiama IO.
E la mente ne è lo tsrumento; essa è il risultato del passato; quanto più la mente rimane legata al passato, tanto più insufficiente è a comprendere il presente. essa accumula ricordi, immagini di cose morte, fra cui tu ti stai muovendo come un fantasma.
Non cercare la causa del tuo patéma fuori di tè, attribuendola alla collera di qualche deità, oppure al non essere abbastanza amato e stimato.
Per uscire da questo stato interiore devi essere più coraggioso dell'eroe devi, cioè, ricercarne la causa dentro di te, senza giustificarti.
Una amicizia è bella e duratura solo se può darci delle soddisfazioni; quando non ne possiamo più avere si risolve in qualcosa di scialbo e compassionevole.
Non trascorrere la vita in una continua attesa, illudentoti che il domani possa darti piena soddisfazione.
Se questo farai, col tempo scoprirai che sei tu a sciupare le fugaci gioie di ogni giorno, perché non le vivi profondamente, non le assapori.
Troverai anche che è in te stesso la vita, non nelle situazioni esteriori, ma nell'intimo tuo, in questo profondo abisso inesplorato.
Non si tratta di fare un semplice esame di coscienza; si tratta, esaminando le intenzioni e riconoscendone i difetti, di penetrare alla radice fino a scoprirne le cause.
Occorre però, che in questo perocesso non sia animato dall'ambizione, in qualunque forma essa si presenti.
Scopriresti, così, che il dispiacere che ti avvolge è la manifestazione di un orgoglio ferito, di una constatazione di essere ... peggiore di quello che credi di essere.
Tutti i problemi sono nel presente e nel presente debbono essere affrontati, se si vogliono risolvere.
Quando l'uomo è tepido si circoscrive,crea un suo mondo chiuso, entro il quale non giunge la vita.
Egli allora è inconsapevole di se stesso e di quanto lo circonda, isolato.
I tepidi soffrono nella loro solitudine, nella loro aridità, finché si muovono e si uniscono a coloro che cercano conforto e credono per sperare, cercano una soluzione alle loro sofferenze nella logica e nella fede.
Ma accettare non è comprendere: è dare e non concedere!
Dimmi,
perché chiedi aiuto su queste pagine?
Forse per cercare la Verità?
E perché la cerchi?
Forse perché speri che essa possa far cessare in te ogni dolore, ogni affanno, ogni senso di vuoto?
Allora tu non cerchi la Verità; tu cerchi il benessere, la sicurezza.
Tu vuoi valorizzare la tua sofferenza, non distruggerla.
Se ti fose detto che la Verità procura atroci sofferenze, la cercheresti ancora?
La relazione non dev'essere motivo d'isolamento, ma di comunione.
Per giungervi è necessaria un'ampia comprensione, una tolleranza senza limiti.
Se avvicini gli altri con un preciso scopo, diventi crudele e pauroso mentre, solo chi non possiede non teme di perdere.
Non volere acquistare significa essere sereni nelle proprie relazioni, nella propria esistenza.
Chi ama non ha diritti, ma solo doveri, e solo chi comprende ama, e solo chi ama può sapere, e solo chi sa ha una potestà; e tale potestà è tanto più grande quanto più si ama.
La sofferenza ha sempre qualcosa da insegnare, perché è un effetto di qualcosa che è stato fatto senza comprendere.
In ciò che ti ho detto è la causa della tua sofferenza, ma benché ti sia stato spiegato continui a soffrire, perché non sono le parole che possono cambiarti ma è la comprensione tua e di queste parole.