gipa69
collegio dei patafisici
Personalmente penso anche io che 2005 e 2006 non saranno due anni esaltati per l'azionario ma almeno sugli indici USA penso che non vedremo nuovi minimi rispetto a quelli del 2002... sugli europei Vi sono più dubbi anche se è successo spesso che gli indici europei tendono a sovraperformare gli USA al rialzo e sottoperformarli in discesa.
Per quanto riguarda i timori della Cina essi riguardano maggiormente l'Europa che gli USA, almeno secondo me in quanto la produzione che viene effettuata in Cina è spesso utilizzata dai marchi globali per aumentare significativamente i loro margini, marchi che principalmente sono americani..
E poi i paesi anglosassoni hanno scelto di essere gli ideatori/consumatori del sistema economico attuale (ed ecco il deficit) mentre l'Asia è diventato l'area produttiva per eccellenza (ed ecco il surplus). L'Europa si trova maggiormente spiazzata perchè non ha ancora scelto la propria strada.
Questo non vuol dire che questi squilibre sono salutari ma che durano da molti anni e potrebbero durare ancora diversi prima di essere risolti con una crisi sistemica. Dei paesi anglofoni in realtà gli Usa sono i più indietro in questo processo....
Resta il fatto che diversi segnali di questi ultimi mesi sono indicativi di un possibile momento di difficoltà dei mercati e non prenderne atto sarebbe alquanto pericoloso.
Per quanto riguarda i timori della Cina essi riguardano maggiormente l'Europa che gli USA, almeno secondo me in quanto la produzione che viene effettuata in Cina è spesso utilizzata dai marchi globali per aumentare significativamente i loro margini, marchi che principalmente sono americani..
E poi i paesi anglosassoni hanno scelto di essere gli ideatori/consumatori del sistema economico attuale (ed ecco il deficit) mentre l'Asia è diventato l'area produttiva per eccellenza (ed ecco il surplus). L'Europa si trova maggiormente spiazzata perchè non ha ancora scelto la propria strada.
Questo non vuol dire che questi squilibre sono salutari ma che durano da molti anni e potrebbero durare ancora diversi prima di essere risolti con una crisi sistemica. Dei paesi anglofoni in realtà gli Usa sono i più indietro in questo processo....
Resta il fatto che diversi segnali di questi ultimi mesi sono indicativi di un possibile momento di difficoltà dei mercati e non prenderne atto sarebbe alquanto pericoloso.
