SENZA EMOZIONI IL TEMPO E' SOLO UN OROLOGIO CHE FA TIC-TAC

Uno stinco di santo ....ma da piccolo glieli hai dati i calciinkulo ? Anche gli amici giudici ci mettono del loro. Condannato/Assolto. Ma c'era o non c'era ?

E’ il figlio del direttore della Caritas Ambrosiana uno dei quattro delinquenti che la sera del 19 agosto scorso, in Via Rubattino, sui muri dell’edificio sede dell’Agenzia delle Dogane di Genova,
ha tracciato le scritte ingiuriose contro l’agente di polizia del Reparto mobile di Genova, Diego Turra, morto d’infarto il 6 agosto durante un servizio di ordine pubblico a Ventimiglia.

I quattro, identificati e denunciati dalla Digos di Genova perché ritenuti gli autori delle scritte ingiuriose contro il poliziotto del reparto mobile,
appartengono tutti al movimento No Border che ostacola le operazioni di identificazione degli immigrati.

I quattro, già conosciuti in quanto antagonisti con precedenti di piazza, aderenti alla Rete No Borders e presenti a Ventimiglia alle diverse iniziative organizzate dal movimento,
sono Martino Gualzetti, 28 anni, figlio del direttore della Caritas Ambrosiana, Luciano Gualzetti,
Vincenzo Aiello
, cosentino di 35 anni domiciliato da tempo a Genova,
Caterina Pedone
, genovese di 25 anni e
Clara Sistilii, milanese di 26 anni.

I quattro sono antagonisti con precedenti per reati compiuti durante le manifestazioni di piazza e presenti a Ventimiglia alle diverse iniziative organizzate dal movimento.
Precedenti di polizia per occupazioni, già arrestato nel 2009 per uno scontro con gli studenti ciellini all’Università Statale di Milano:

una condanna in primo grado a 2 anni perché quella fu, secondo il giudice, «un’azione preventivata, con tratti ritorsivo-dimostrativi contro gli avversari politici»,

assolto in appello per non aver commesso il fatto.


E’ questo il profilo criminale di Martino Gualzetti.
Che per quella vicenda era stato denunciato dai carabinieri per rapina e lesioni personali.
Nell’occasione Gualzetti era stato arrestato assieme ad altri quattro “colleghi” fra cui Valerio Ferrandi, 24 anni, figlio di Mario Ferrandi, ex-terrorista del gruppo di estrema sinistra Prima Linea.
 
E questo vuol entrare in europa ????????? ....basta che ne usciamo noi :rotfl::rotfl:

Proseguono le purghe staliniane di Erdogan dopo il tentato golpe ai suoi danni:
un nuovo decreto dello stato d’emergenza in Turchia ha rimosso 7.669 agenti dalle forze di polizia per sospetti legami con la presunta rete golpista di Fethullah Gulen
Nella lista dei nuovi epurati figurano anche 24 governatori centrali, 323 gendarmi e 2 ufficiali della guardia costiera.

Dopo gli 8mila membri delle forze di sicurezza già cacciati oggi, con un altro decreto il governo ha deciso l’allontanamento di quasi 6 mila dipendenti statali per legami con la presunta rete golpista di Gulen.
Si tratta di 1.519 lavoratori della Presidenza per gli affari religiosi (Diyanet), massima autorità islamica nel Paese,
2.018 dipendenti del ministero della Salute
e 2.346 accademici del Consiglio per l’educazione superiore, che supervisiona le università.

Poi ci sono anche 28.163 dipendenti del ministero dell’Educazione, per lo più insegnanti di scuole elementari e medie,
tra i lavoratori statali licenziati oggi in una nuova ondata di maxi-purghe in Turchia, tutti per sospetti legami con Gulen.
 
Che dire.....per ora hanno ragione quelli che hanno dato un calciinkulo all'europa........ma da noi ????? Silenzio vero ?

Come ha sottolineato Joshua Mahony, analista di Ig, il dato dimostra che il settore manifatturiero sta beneficiando della debolezza della sterlina.
E evidente che gli esportatori stanno traendo vantaggio «da questa nuova competitivita legata al deprezzamento della valuta inglese»,
ha detto Mahony, convinto che il Regno Unito stia cominciando a raccogliere i frutti dell’esito del referendum sulla Brexit.

Altrettanto positiva l’opinione di Howard Archer, economista di Ihs, secondo il quale il dato spinge al rialzo le aspettative sull’andamento futuro dell’economia del Paese,
che potrebbe continuare a crescere nel terzo trimestre. «Sono stati rimossi i freni della Brexit», ha affermato David Noble, direttore generale del Chartered Institute of Procurement & Supply,
che supporta Markit nell’elaborazione i dati macro. Per l’esperto, le cifre riflettono una rapida espansione sia della produzione che dei nuovi ordini.
 
Il dato britannico fa ancora più impressione se paragonato a quello di Eurolandia,
dove l’indice Pmi manifatturiero ad agosto è sceso a 51,7 punti dai 52 della lettura definitiva di luglio, attestandosi al di sotto del consenso e del preliminare, entrambi a 51,8 punti.

Il dato sull’Italia è a 49,8 punti dai 51,2 di luglio, quindi l’attività è tornata a contrasi,
mentre il Pmi manifatturiero della Germania si è attestato a 53,6 punti, comunque in leggero calo rispetto al dato definitivo del mese precedente a 53,8 punti, ma in linea alle attese e al preliminare entrambi a 53,6. L’indicatore francese è invece sceso a 48,3 punti dai 48,6 di luglio, in lieve calo rispetto al consenso a 48,5 e al preliminare (anche questo a quota 48,5 punti).

Sembra, insomma, che la Brexit faccia male solo ai Paesi che adottano l’euro.
E adesso i catastrofisti devono ammettere di essersi sbagliati.

Ieri lo ha fatto addirittura il Fondo Monetario Internazionale
, ammettendo che le turbolenze dei mercati finanziari innescate dalla Brexit si sono placate
e che la crescita seguita al referendum «ha sorpreso al rialzo».
Prima del voto l’Fmi aveva invece ammonito che in caso di Brexit si sarebbe innescato un circolo vizioso di crollo dei prezzi degli immobili e di rallentamento della crescita.
 
Dite quel che volete, ma riflettete. Anche se ormai è tardi.

Ma se avessimo lasciato l'euro nel momento di grande crisi , con quell'inetto governo monti,
il nostro paese - che è un paese di "esportazione" e "turismo" - se fosse stato fuori dal circolo vizioso dell'euro
- potendo anche beneficiare del basso prezzo del petrolio e degli interessi che ormai sono negativi -
riuscite ad immaginare dove sarebbe arrivato ?

In cielo ed in kulo alla germania
 
La solita notizia gossippara che vi lascio per il venerdì sera.
Anche se la matematica a casa mia fa 5000 x 12 x 15 anni = Euro 900.000


Gigi D’Alessio
è finito sul lastrico. Le sue società sono esposte per 25 milioni di euro (malgrado abbia venduto 20 milioni di dischi) a causa di sperperi e investimenti sbagliati.
La situazione finanziaria ha messo in crisi anche l’amicizia di lunga data con Valeria Marini con la quale ha un debito di 200mila euro.

Settimana prossima comunque si dovrebbe firmare l’accordo: acconto da 30mila euro e rate da 5mila mensili. Il cantante napoletano ha dichiarato al Corriere della Sera:

Canterò e farò concerti per pagarmi i debiti per i prossimi 15 anni.

E ha aggiunto di essere vittima di questa situazione e non il carnefice:

Onorerò gli impegni in attesa che qualcun altro onori i suoi nei miei confronti. Perché io sono la vittima e non il carnefice.

D’Alessio, come riporta Tgcom24, si riferisce a Giovanni Cotone, l'ex marito della Marini con il quale aveva tentato di riportare il marchio Lambretta in Italia, progetto però fallito.

È stato ipotecato praticamente l’intero patrimonio famigliare del cantante napoletano, 49 anni, tra ville in Sardegna, terreni e società.
Un decreto ingiuntivo è arrivato anche a Mondadori, Mediaset, Siae, Sony per il debito con la Marini.
Per il leasing con Unicredit, la banca ha pignorato tutte le somme Siae dovute a D’Alessio.
Anche se il cantante potrebbe aggirare il problema affidando la gestione dei diritti a una start up, Soundreef.

Insomma, tra mutui con Unicredit, Mps, Popolare Milano e altre banche,
il leasing per la Ferrari California
e un versamento da 300mila euro con la Bmw per un’altra auto di lusso, http://tuttosu.virgilio.it/tutto-su/Gigi-D'Alessio&contentType=myblog.html
per i prossimi 15 anni lavorerà solo per pagare i debiti, senza percepire un soldo.
 

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