SI PUO' ESSERE PADRONI Di CIO' CHE SI FA, MA MAI DI CIO' CHE SI PROVA


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Oltre all'inglisc devo immancabilmente fare un plauso alla sua mimica gestuale nonchè facciale :-o:wall::censored:
 
Si chiama illicitiEncounters.com, ed è un sito di incontri. Ma non è come tutti gli altri.

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Si rivolge soprattutto a chi, diciamo, non riesce ad essere fedele al proprio partner. Infatti, i gestori del portale promettono ai loro clienti di portarli in un'isola segreta (che ovviamente al momento nessuno sa dove sia) per permettergli di fare sesso senza preoccuparsi di essere scoperti da moglie, mariti e findanzate.

Come scrive Leggo.it, in questa isola ci sono appartamenti con vasche idromassaggio, sale da pranzo e tutto quello che si può desiderare per passare qualche giorno all'insegna del tradimento con tutti i comfort.
Per tutelare la privacy, si raggiunge l'isola su un elicottero e i clienti vengono bendati. Stessa cosa quando si riparte.
L'unica accortezza, scrivono sul sito: "tutto quello che dovete fare è dire che dovete partire per un viaggio di lavoro. Al resto ci pensiamo noi".
 
Si chiama illicitiEncounters.com, ed è un sito di incontri. Ma non è come tutti gli altri.

Si rivolge soprattutto a chi, diciamo, non riesce ad essere fedele al proprio partner. Infatti, i gestori del portale promettono ai loro clienti di portarli in un'isola segreta (che ovviamente al momento nessuno sa dove sia) per permettergli di fare sesso senza preoccuparsi di essere scoperti da moglie, mariti e findanzate.

Come scrive Leggo.it, in questa isola ci sono appartamenti con vasche idromassaggio, sale da pranzo e tutto quello che si può desiderare per passare qualche giorno all'insegna del tradimento con tutti i comfort.
Per tutelare la privacy, si raggiunge l'isola su un elicottero e i clienti vengono bendati. Stessa cosa quando si riparte.
L'unica accortezza, scrivono sul sito: "tutto quello che dovete fare è dire che dovete partire per un viaggio di lavoro. Al resto ci pensiamo noi".

Se utilizzo questa frase... mio marito mi sgama subito o_O:d:
 
In un lungo articolo pubblicato oggi sul Foglio, il docente al Pontificio Istituto Orientale di Roma, analizza senza peli sulla lingua la realtà e il ricatto dell'islam all'Europa cristiana.

"Le città sono già occupate - scrive - gli immigrati vanno a stabilirsi attorno alla città e la conseguenza più banale è che si formano dei quartieri abitati solo da immigrati".
Così si formano le Molenbeek di tutta Europa. Quartieri dove la sharia diventa legge.
E dove i musulmani la fanno da padroni. Si radicalizzano, fanno proselitismo. E l'Europa, gli Stati restano a guardare.

Il motivo, spiega Samir, è che gli occidentali non hanno capito che "l'Islam non è una religione nel senso cristiano della parola".
"Per noi la religione è un rapporto personale tra me e Dio - aggiunge - nel sistema islamico, la religione è tutto. È un progetto globale: spirituale, sociale, intellettuale, familistico, economico, politico e militare. Include il modo di mangiare, di vestirsi, di stare con gli altri, di vivere. L'islam entra in ogni cosa".
 
Questo sistema è quello "wahabita, salafita o dei fratelli musulmani. Tutti vanno nella stella linea, e cioè di imporre un modo di essere musulmano. E questo determina che un quartiere, una città, o un paese intero divenga sempre più diretto da questo gruppuscolo che ha un progetto chiaro e determinato, nonché spesso finanziato dai ricchi paesi petroliferi".
Per riuscire a conquistare le città italiane c'è bisogno di una moschea. E così la mettono al centro del loro progetto. La pretendono dalle autorità statali.
E fanno di tutto per farsela concedere. Fanno preghiere in piazza, occupano le strade per invocare Allah.
Quando la ottengono, poi, la trasformano in un centro di propaganda islamista con "volumi fatti a mero scopo propagandistico".

Il problema - sentenzia l'ex consigliere di Ratzinger - "è che gli europei pensano che una moschea sia come una chiesa. Ma nella chiesa si prega, non si fa politica".
 
Ecco quindi la differenza tra cristianesimo e islam: il primo "dice la sua, ma non ha la possibilità di fare pressione sulla gente"; il secondo, invece, permea tutta la vita degli aderenti alla comunità.

"C'è una sorta di ricatto, uno scambio: usano tutto a fini politici": come le proteste per le moschee troppo piccole, o il fatto che lo Stato non dia la stessa dignità al cristianesimo e all'islam. Ma è un ricatto. Il ricatto islamista.

"La verità - scrive Semir - è che siamo incoscienti: se si impedisce di occupare le strade, passa l'idea che si sia anti-musulmani. Invece è solo una norma di buon senso. Gli islamisti, i fondamentalisti islamici usano tutti i mezzi per imporsi".

"I gruppi radicali - continua - hanno come scopo principale di diffondere la loro visione dell'islam, perché per loro è quello l'autentico islam. Di conseguenza questi quartieri che un tempo erano misti, diventano quartieri musulmani radicali".
 
Infine, il consigliere di Ratzinger smonta la retorica buonista:
"Lo Stato - scrive - deve spigare agli immigrati che ci sono delle condizioni necessarie da rispettare, prima di tutte la necissità d'imparare la lingua nazionale (...) e che ci si comporta non solo secondo le leggi, ma anche secondo le norme e le usanze delle nostre società".
Poi aggiunge: "È banale ricondurre l'ondata integralista nelle banlieue a problemi socio-economici. Riflettiamo sulla disoccupazione: sono disoccupati perché non hanno imparato un mestiere in modo corretto, in modo da essere ricercati e non rigettati".

Ecco perché non bisogna piegarsi al ricatto islamico. Non bisogna cedere.

Nei musulmani c'è la "volontà di marginalizzarsi. Bisogna confrontarsi con un fatto chiaro: l'Europeo è diverso dal musulmano nella sua mentalità. La causa di ciò non è lo Stato: la causa sono io, musulmano, che rifiuto l'integrazione in nome della fede".
 
Una serie di furti in casa, visite su visite dei ladri negli appartamenti del vicinato.

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Ed una situazione che non migliora sono il mix che hanno portayo un uomo, stanco di tutto ciò, a imbracciare il fucile e sparare per mettere in fuga i ladri.
Ma per la legge italiana è tanto criminale quanto i malviventi, e viene quindi denunciato.

Accade a Valdonega e a Torricelle, paesini nel veronese, come scrive L'Arena. Molteplici i furti nelle abitazioni degli abitanti veneti. Almeno ognuno di loro ha subito una "visita" da parte dei ladri.
Così i cittadini hanno deciso di riunirsi, e sono disposti anche a pagare di tasca loro un servizio di vigilanza.
Ma prima di arrivare alla decisione sono accorse diverse disavventure, come quella che ha colpito Vittore d’Acquarone.
Nel mese di febbraio, mentre rincasava, attorno alle 22, ha trovato diversi sconosciuti all'interno del suo appartamento.
Prima ha chieto aiuto, ma nessuno l'ha soccorso, così ha deciso di fare da solo.
Ha preso coraggio, è entrato in casa ha imbracciato il fucile da caccia, l'ha caricato con i pallettoni di gomma (regolarmente detenuti per la caccia) e ha sparato diversi colpi in aria, mentre davanti a lui i ladri fuggivano dal giardino.

Un gesto che è costato caro a d’Acquarone. Infatti è stato denunciato per esplosioni pericolose. E se il tribunale deciderà che il fatto è stato compiuto in un luogo abitato rischia "l'arresto fino a un mese".
 

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