SI PUO' ESSERE PADRONI Di CIO' CHE SI FA, MA MAI DI CIO' CHE SI PROVA

Preparazione:

  • Mettere la sera prima la carne a marinare con 3 bicchieri di vino rosso, la carota tagliata a pezzetti, il sedano anche quello tagliato a pezzi, i chiodi di garofano e le foglie di alloro, chiudere con pellicola trasparente e tenere in frigorifero fino alla mattina (la carne deve essere completamente sommersa nel vino)
  • La mattina dopo togliere la carne dalla marinatura, infarinarla da tutte le parti e metterla in padella con una noce di burro. Farla rosolare bene da tutti i lati, aggiungere poi le verdure della marinatura, (io non ho messo i chiodi di garofano e l’alloro perchè in cottura non mi piacciono ma andrebbero messi anche quelli), 1 bicchiere di vino della marinatura, sale, coprire e cuocere per 90 minuti girando ogni tanto e aggiungendo acqua al bisogno.
  • Nel frattempo preparare la polenta che deve cuocere almeno 1 ora (più cuoce più è buona), perciò fare bollire 2 litri e mezzo di acqua salata in un paiolo, (questa è la dose per 500 gr di farina) buttare la farina, mescolare subito con un frustino per evitare che si formino i fastidiosi grumi (se si formano i grumi è meglio toglierli perchè rimangono crudi), e una volta che la polenta inizia ad assorbire l’acqua mettere la pala elettrica del paiolo e lasciare andare fino a completa cottura (io uso sempre il paiolo elettrico perchè è super-comodo). Se vedete che la polenta è troppo asciutta aggiungere altra acqua (poco alla volta)
  • Quando il brasato è cotto toglierlo dal tegame, metterlo in un piatto, coprirlo con carta argentata per tenerlo al caldo e frullare tutta la verdura. Se vedete che la bagna è rimasta troppo liquida rimetterla sul fuoco, aggiungere mezzo bicchiere di acqua con sciolto un cucchiaino di fecola e aspettare che diventi più spessa (mi raccomando non deve essere liquida)
  • Tagliare il brasato a fette e servire con la polenta.
a proposito di buongustai
hai mai provato a fare la marinata asciutta? fai quell'identico procedimento senza liquidi ( magari il vino te lo bevi a parte !!!!! ) poi mi saprai dire.............
un salutone a tutti
 
Un colpo duro, che ha "tolto il fiato" al cronista de La7. Maria Elena Boschi stava per salire in auto quando l'inviato de La Gabbia ha provato a farle alcune domande.

Ma prima che riuscisse ad avvicinarsi troppo alla ministra per i Rapporti col Parlamento, il gorilla della Boschi l'ha letteralmente placcato. Tagliendogli il fiato.

"Ministra ma si è spesa per...", si sente dire il cronista. Poi il placcaggio del gorilla, che si scaglia contro il giornalista Nello Trocchia. Non solo.
Sotto gli occhi della Boschi, che guarda ma non reagisce, la guardia del corpo deride anche l'inviato del La7: "Vieni in ospedale, vieni"


....ora abbiamo gli intoccabili ......mandiamoli a casa .......domenica 17 tutti a votare si al referendum.
 
Commento per la chiusura odierna: GRAZIOSO!! :-o


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Banche italiane in crollo e spread BTp-Bund in rialzo, perché è di nuovo panico?
Titoli bancari in forte calo e spread BTp-Bund in deciso rialzo. Ma cosa sta accadendo
Giuseppe Timpone

Oggi - 07 Aprile 2016, ore 16:58
Le banche italiane continuano ad essere oggetto di vendite a Piazza Affari, cedendo a un’ora dalla fine delle contrattazioni oltre il 3,7% e segnando così un crollo del 37% dall’inizio dell’anno. Molto male il titolo Banco Popolare, che cede il 4,6%, mentre MPS arretra del 4% e Bpm il 3%. I bancari stanno trascinando la Borsa di Milano sotto i 17.000 punti (-2%). Ma cosa succede?

Non esiste una sola spiegazione per quanto sta avvenendo in queste ore. I ribassi accusati dalle nostre banche sono dovuti a più cause. La prima, quella più immediata, è il contraccolpo psicologico per le dichiarazioni del governatore della BCE, Mario Draghi, che stamattina ha messo in guardia dal rischio di un nuovo shock nell’Eurozona, esprimendo preoccupazione per lo stato di salute politico della UE e per l’incompleta costruzione dell’unione monetaria (ribadita la necessità di una garanzia unica sui depositi).

Timori per l’economia europea
Le parole del numero uno di Francoforte hanno tradito la preoccupazione per unarresto della ripresa economica, pur se lo stesso ha cercato di stemperare i timori del mercato con la conferma di una linea monetaria espansiva. Gli investitori, però, hanno da tempo iniziato a mettere in dubbio l’efficacia degli stimoli delle banche centrali e, in particolare, della BCE. Le affermazioni del governatore di oggi hanno rafforzato tali dubbi e hanno lasciato intendere che nel caso di arrivo di un nuovo shock negativo nell’Eurozona, non ci sarebbero quasi più strumenti per rianimare l’economia.

Che le banche siano le vittime sacrificali di questo clima di crescente pessimismo è ovvio. La mancata accelerazione della crescita europea porterebbe guai proprio al circuito del credito, che in Italia è già caratterizzato da elevate sofferenze e da una bassa patrimonializzazione. D’altra parte, le difficoltà del sistema bancario si ripercuotono sull’economia reale in un circolo vizioso, che nessuno sembra riuscire a interrompere.

Non è un caso che i titoli maggiormente travolti in queste ore (ma il segno negativo è amplissimo da inizio anno) siano quelli sopra citati, le cui sofferenze si attestano ben oltre la media nazionale.

Ma la crisi delle banche italiane in borsa è riconducibile anche al vertice dell’altro ieri tra i rappresentanti del governo, delle Fondazioni e dei principali istituti, oltre che della Cdp. Annunciare che l’esecutivo ha riunito a sorpresa i dirigenti del sistema bancario nazionale, allo scopo di porre rimedio alla crisi del settore, ha avuto l’effetto opposto di evidenziarne al mercato le difficoltà. E, in effetti, è come se all’improvviso stessimo rivivendo il tragico film delle prime settimane dell’anno, quando i titoli bancari in Italia mediamente erano arrivati a perdere intorno al 30%. Il rosso è attualmente più elevato e preoccupante.

A conferma che in discussione vi sarebbe il futuro dell’economia italiana c’è l’andamento dello spread BTp-Bund, allargatosi di ben 15 punti base per la scadenza decennale contro una lievitazione di 12 bp per i titoli spagnoli. Andando ai rendimenti, sempre sul tratto a 10 anni, si ha che quelli dei nostri BTp sono saliti di quasi 12 bp, mentre quelli tedeschi sono ridiscesi intorno allo 0,10%.
 
Da queste parti molti dicono di aver cas a St. Moritz, poi l'hanno a Pontresina.........basta farci un giro nel fine settimana....è pieno di milanesi. Anni fa ti sembrava di essere a Milano o in Brianza :lol::lol:

«È una dimenticanza in una delle tante dichiarazioni che ognuno di noi fa.

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Punto. Credo che chiunque possa avere un reato pecuniario per una questione del genere».
Il candidato sindaco del Pd a Milano, Beppe Sala, ammette ma prova a sminuire il caso della casa a Pontresina in Engadina, non dichiarata tra le proprietà nell'autocertificazione che come ex commissario Expo ha dovuto presentare alla società secondo il «decreto Trasparenza».

«Innanzitutto non è a Sankt Moritz, se la vogliamo trasportare a Sankt Moritz aumenterebbe di valore» tiene a precisare.
Diciamo pure che è ad un passo, ma al «compagno Beppe» che fatica a convincere l'elettorato di sinistra fa più comodo mettere una distanza tra la villetta per le settimana bianche e quella che viene considerata la meta dei super ricchi.

«È una dimenticanza - ha ribadito ieri - però quello che fa testo è la dichiarazione dei redditi, è un atto pubblico e si può richiedere. Io le mie tasse le ho sempre pagate».

Vorrei ricordare al Sig. Sala che per acquistare una villetta in Svizzera ha esportato illegalmente valuta. Reato valutario penalmente perseguibile.
 
La Marina militare ha illustrato i primi dettagli di un'operazione di recupero che si annuncia complessa e costosa.
L'obiettivo è recuperare e dare pietosa sepoltura ai corpi dei migranti vittime del naufragio del 18 aprile 2015.
Il relitto si trova a 100 km dalla Libia e a 200 da Lampedusa, si è inabissato a 370 metri di profondità.

:mmmm:
 
Mesi fa vi scrissi del nuovo numero 112 che riuscì a madare 3 ambulanze per lo stesso incidente, perchè 3 cittadini lo chiamarono.

La Lombardia aveva iniziato la sperimentazione già nel 2010 nella provincia di Varese e poi ha affidato la pratica all’Agenzia regionale emergenza urgenza che esisteva già dal 2008. Il Lazio è partito nel dicembre 2015 formando un’apposita struttura con 80 persone selezionate tra personale interno, delle Asl e di altre società controllate che sono state sottoposte a formazione. Ma, a giudicare dalle critiche, c’è stata un po’ più di improvvisazione. Di lamentele ce ne sono state parecchie ma l’ultimo caso ha fatto rumore perché l’avvocato e parlamentare Giulia Bongiorno ha raccontato su twitter di aver chiamato il 112 dopo l’incendio del Bar Ciampini, ritrovo vip nel pieno centro di Roma, ed essere stata rimbalzata da un operatore all’altro: “Pompieri coraggiosissimi ma quando ho chiamato mi hanno fatto interrogatorio passandomi due persone. Perché perdere tutto questo tempo? L’attesa è stata lunga”. E la testimonianza coincide con altre analoghe.

I responsabili del servizio si sono difesi sulla cronaca di Roma del Corriere della Sera replicando che da quando ci sono loro la durata del tempo di risposta è scesa da 15 a 9 secondi. Ma i sindacati delle forze dell’ordine non sono per niente d’accordo, anche perché lamentano che nel call center non c’è personale specializzato, soprattutto in campo di emergenza sanitaria. Il modello prescelto del resto è proprio questo: creare un centralino che filtra le chiamate e le smista alle sale operative delle varie forze dell’ordine e servizi di emergenza. Sale operative che sono tutte rimaste in piedi, alla faccia del numero unico e della spending review.
 

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