Un'altra come quello citato sopra.
Kaja Kallas avrebbe invitato i Paesi e i candidati all'ingresso nell'Ue
a non recarsi alla parata del 9 maggio, che celebra l'80 anniversario della vittoria sovietica nella Seconda Guerra Mondiale,
detta in russo "Grande guerra patriottica".
Volodin ha chiesto quindi che la Kallas venga
"rimossa dall'incarico e portata davanti a un tribunale internazionale delle Nazioni Unite",
in quanto colpevole di "russofobia e di oltraggio alla memoria storica".
Il presidente della Duma ha definito l'invito dell'Alto rappresentante UE, "un ultimatum"
e "un gesto irrispettoso nei confronti della memoria di coloro che si sono sacrificati per salvare il mondo dal nazismo".
“Un mondo salvato dal popolo multinazionale sovietico,
con 27 milioni di vite spezzate,
e dai Paesi della coalizione antifascista
come Stati Uniti e Regno Unito,
che hanno perso oltre 800 mila persone,
non deve mai dimenticare”, ha aggiunto Vyacheslav Volodin.
Ricordando che in Russia vige una legge contro la riabilitazione del nazismo,
che prevede di perseguire chi si rende colpevole di "profanazione della memoria dei caduti", come avrebbe fatto la Kallas.
“Il nostro dovere è difenderli”, ha concluso.