"Diamo al sovrano la pienezza assoluta del potere per proteggerci tutti - il popolo e lo Stato - in un momento critico. Se per questo si circonda di spiriti maligni o sputa sulla giustizia sociale, questo è spiacevole, ma sappiamo che ci protegge. E se non ci proteggesse? In quel caso lo attende il destino del 'Re delle piogge'". Il riferimento è a un racconto del "Ramo d'oro" di James Frazer, in cui un re viene ucciso perchè non riesce a portare la pioggia durante la siccità.
"L'autocrazia ha un aspetto negativo. Pieni poteri in caso di successo, ma anche piena responsabilità in caso di fallimento", ha scritto il filosofo senza mai citare per nome Putin. "A Kherson si sono arresi del tutto", prosegue Dugin, "nessuna critica verso Surovikin (il comandante delle truppe russe in Ucraina, ndr), lui non è un politico, è responsabile della parte tecnica del fronte. La critica non è verso di lui, ma per chi sapete bene. Nessuna operazione di pubbliche relazioni in questo caso ci salverà. In una situazione critica, le tecnologie politiche non funzionano affatto. La storia parla oggi e pronuncia parole terribili".