Situazione Ucraina

:rotfl::rotfl::rotfl:
Tutti defunti tranne i morti
di Marco Travaglio

Dal conto terrificante dei morti in Ucraina vanno fortunatamente detratti i risorti. L’ultimo, stando al video diffuso da Mosca che lo ritrae piuttosto vispo a una riunione di militari, è l’ammiraglio Sokolov, capo della flotta russa nel Mar Nero, che Zelensky e dunque la stampa italiana davano per deceduto nel bombardamento a Sebastopoli. Il penultimo è il macellaio ceceno Kadyrov, trapassato per insufficienza renale secondo Kiev e la stampa italiana prima a marzo, poi dieci giorni fa, e ricomparso in un video mentre fa jogging; si era detto che era un fake, ma ieri ha postato i suoi elogi al figlio che picchia un detenuto: sdegno unanime (e sacrosanto) sui social, anche da chi s’è scordato di avvisare che è vivo (sennò di che minchia s’indigna?). Il più celebre morto che parla resta Putin, affetto da una trentina di cancri e da una settantina di altre patologie e sempre dipinto come morente dai servizi occidentali. Finché a gennaio Zelensky diede il lieto annuncio: “Non sono sicuro che sia vivo: quello che vediamo può essere un sosia”. Eppure, per essere un cadavere, ha sempre una discreta cera. In aprile toccò al ministro della Difesa: “Shoigu, voci di infarto: ‘Avvelenato. Menomato per sempre’” (Giornale). Dopo tre giorni risorse. A maggio schiattò il bielorusso Lukashenko, ma si scordarono di avvisarlo e non se ne accorse neppure lui.

Poi c’è il reparto avvelenati da Putin, affollatissimo. Il 28.3.’22 l’intera stampa atlantista assicurò che Putin aveva fatto secco con armi chimiche l’amico oligarca Abramovich. Che l’indomani riapparve in gran forma. Il 1.8.2022 Repubblica sparò: “Malore in Sardegna per Chubais, ex fedelissimo di Putin: si teme avvelenamento… uno dei principali strumenti degli apparati di Putin per disfarsi degli oppositori”. Cinque giorni dopo, ferale notizia: “Chubais dimesso dall’ospedale di Olbia. Sindrome Guillain-Barré, non veleno”. E pazienza. Già il giorno dell’invasione fece il giro del mondo la notizia dei 13 soldati ucraini sull’Isola dei Serpenti che, all’arrivo dei russi, li mandano ‘affanculo’ e vengono tutti sterminati. A Kiev furono celebrati come “eroi”. Poi resuscitarono a uno a uno e furono liberati in uno scambio di prigionieri. Il percorso inverso ha compiuto il pilota-eroe ucraino Stepan Tarabalka, popolarissimo sui social come l’“inafferrabile fantasma di Kiev” perché – stando ai media – fra marzo e aprile 2022 aveva abbattuto centinaia di unità russe (fino a 40 al giorno) senza farsi prendere. Senonché il 2 maggio l’Aviazione ucraina ammise che i suoi raid erano tutti inventati: i russi l’avevano abbattuto già a marzo. Ma, al contrario di tanti defunti risorti, aveva continuato a vivere e a colpire anche dopo la sua morte. Un po’ come l’informazione.
Questa in effetti vera è!
 

La portavoce del Ministero degli esteri russo Maria Zakharova ha accusato formalmente Stati Uniti e Gran Bretagna di complicità nell'attacco contro Sebastopoli. L'Italia potrebbe essere coinvolta

"Kiev ha attaccato Sebastopoli il 22 settembre in coordinamento con gli Stati Uniti e la Gran Bretagna". Lo ha detto (Zvezdanews) in conferenza stampa oggi, mercoled' 27 settembre.

"Il 22 settembre Sebastopoli è stata nuovamente attaccata. Non c'è il minimo dubbio che questo attacco è stato pianificato in anticipo con l'uso di mezzi di intelligence occidentali, attrezzature satellitari della NATO e aerei spia ed è stato attuato su richiesta e in stretto coordinamento con i servizi segreti statunitensi e britannici", ha detto Zakharova.

Come era stato riportato in precedenza, dopo la supervisione dei siti di tracciamento aereo militare, mentre veniva condotto l'attacco con i missili britannici a lunga gittata, sull'area erano in corso due missioni ISR (Intelligence, Surveillance and Reconnaissance) con velivoli militari statunitensi, decollati dalla NAS di Sigonella, in Italia.

Si tratta di un aereo senza pilota Northrop Grumman RQ-4B Global Hawk, segnale di chiamata FORTE 11, della USAF, in ricognizione sul mar nero, al largo della Crimea, e un Boeing P-8A Poseidon della US Navy, diretto sulla costa Est della Romania. Le dichiarazioni della Zakharova costituiscono una ulteriore pericolosa escalation nei rapporti tra Mosca e USA e GB, di fatto riconosciute come cobelligeranti. L'accusa di cooperazione rivolta agli USA suona come un'accusa indiretta all'Italia, in quanto Paese che offre le basi da cui partono le operazioni di appoggio agli attacchi ucraini. Pertanto Mosca sembra essere sempre più vicina a riconoscere (anche) l'Italia come parte del conflitto. In tal caso la base di Sigonella, da cui partono i droni statunitensi, sarebbe un bersaglio legittimo. In questo caso il governo italiano dovrebbe chiarire quale rischio incombe sulle popolazioni che vivono nei territori vicini alla base e se vengono utilizzati dagli Stati Uniti come scudi umani per l'esercito statunitense.

Lo scopo evidente di tali atti terroristici, aggiunge la Zakharova, è quello di distogliere l'attenzione dai falliti tentativi di controffensiva delle Forze Armate dell'Ucraina e di intimidire la popolazione, ha aggiunto il rappresentante ufficiale del Ministero degli Esteri russo, sottolineando che questi obiettivi non saranno raggiunti.
 
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L'ammiraglio Sokolov dato per morto dalla propaganda ucraina e atlantista, oggi ha premiato la squadra di calcio del Chernomorets per aver vinto il campionato delle forze armate russe.
Era già apparso il video in cui Viktor Sokolov è vivo e vegeto e partecipava al consiglio del Ministero della Difesa,ma i media occidentali e ucraini hanno cercato di raccontare la versione secondo cui il filmato era presumibilmente "vecchio".

A quanto pare l'ammiraglio è RISORTO!!!L'ammiraglio Sokolov dato per morto dalla propaganda ucraina e atlantista, oggi ha premiato la squadra di calcio del Chernomorets per aver vinto il campionato delle forze armate russe.
Era già apparso il video in cui Viktor Sokolov è vivo e vegeto e partecipava al consiglio del Ministero della Difesa,ma i media occidentali e ucraini hanno cercato di raccontare la versione secondo cui il filmato era presumibilmente "vecchio".

A quanto pare l'ammiraglio è RISORTO!!!

dovranno riscrivere i vangeli. Un novello Gesù:d::d:

sei il solito propagandista unidirezionale ma ogni volta che scrivi dimostri la tua malafede

quante volte la Russia ha dato per morto Valerij Zalužnyj? una ventina almeno e invece è ancora vivo
ma la capisci la differenza fra diffondere notizie volutamente false come fa Il Falso Quotidiano di Traraglio o i media russi e notizie come quest'ultima dei media occidentali inerenti la morte dell'ammiraglio?
se ti bombardo la casa ti do per morto fino a prova contraria, così come quando la tua casa crolla causa terremoto. Dal momento che il quartiere generale bombardato era in territorio nemico, non era possibile esaminare i resti ma spetta alla Russia dimostrare il contrario.
Appena la notizia della non morte è stata accertata, è stata diffusa dai media occidentali, cosa che dimostra la veridicità delle informazioni che diffondono a differenza dei media russi che insistono a manipolare le notizie palesemente false, così come Traraglio non ha mai rettificato le centinaia di false notizie diffuse da quella carta da cesso.
 
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Tutti defunti tranne i morti
di Marco Travaglio

Dal conto terrificante dei morti in Ucraina vanno fortunatamente detratti i risorti. L’ultimo, stando al video diffuso da Mosca che lo ritrae piuttosto vispo a una riunione di militari, è l’ammiraglio Sokolov, capo della flotta russa nel Mar Nero, che Zelensky e dunque la stampa italiana davano per deceduto nel bombardamento a Sebastopoli. Il penultimo è il macellaio ceceno Kadyrov, trapassato per insufficienza renale secondo Kiev e la stampa italiana prima a marzo, poi dieci giorni fa, e ricomparso in un video mentre fa jogging; si era detto che era un fake, ma ieri ha postato i suoi elogi al figlio che picchia un detenuto: sdegno unanime (e sacrosanto) sui social, anche da chi s’è scordato di avvisare che è vivo (sennò di che minchia s’indigna?). Il più celebre morto che parla resta Putin, affetto da una trentina di cancri e da una settantina di altre patologie e sempre dipinto come morente dai servizi occidentali. Finché a gennaio Zelensky diede il lieto annuncio: “Non sono sicuro che sia vivo: quello che vediamo può essere un sosia”. Eppure, per essere un cadavere, ha sempre una discreta cera. In aprile toccò al ministro della Difesa: “Shoigu, voci di infarto: ‘Avvelenato. Menomato per sempre’” (Giornale). Dopo tre giorni risorse. A maggio schiattò il bielorusso Lukashenko, ma si scordarono di avvisarlo e non se ne accorse neppure lui.

Poi c’è il reparto avvelenati da Putin, affollatissimo. Il 28.3.’22 l’intera stampa atlantista assicurò che Putin aveva fatto secco con armi chimiche l’amico oligarca Abramovich. Che l’indomani riapparve in gran forma. Il 1.8.2022 Repubblica sparò: “Malore in Sardegna per Chubais, ex fedelissimo di Putin: si teme avvelenamento… uno dei principali strumenti degli apparati di Putin per disfarsi degli oppositori”. Cinque giorni dopo, ferale notizia: “Chubais dimesso dall’ospedale di Olbia. Sindrome Guillain-Barré, non veleno”. E pazienza. Già il giorno dell’invasione fece il giro del mondo la notizia dei 13 soldati ucraini sull’Isola dei Serpenti che, all’arrivo dei russi, li mandano ‘affanculo’ e vengono tutti sterminati. A Kiev furono celebrati come “eroi”. Poi resuscitarono a uno a uno e furono liberati in uno scambio di prigionieri. Il percorso inverso ha compiuto il pilota-eroe ucraino Stepan Tarabalka, popolarissimo sui social come l’“inafferrabile fantasma di Kiev” perché – stando ai media – fra marzo e aprile 2022 aveva abbattuto centinaia di unità russe (fino a 40 al giorno) senza farsi prendere. Senonché il 2 maggio l’Aviazione ucraina ammise che i suoi raid erano tutti inventati: i russi l’avevano abbattuto già a marzo. Ma, al contrario di tanti defunti risorti, aveva continuato a vivere e a colpire anche dopo la sua morte. Un po’ come l’informazione.


immagine_2023-09-27_170342358.png
 
sei il solito propagandista unidirezionale ma ogni volta che scrivi dimostri la tua malafede

quante volte la Russia ha dato per morto Valerij Zalužnyj? una ventina almeno e invece è ancora vivo
ma la capisci la differenza fra diffondere notizie volutamente false come fa Il Falso Quotidiano di Traraglio o i media russi e notizie come quest'ultima dei media occidentali inerenti la morte dell'ammiraglio?
se ti bombardo la casa ti do per morto fino a prova contraria, così come quando la tua casa crolla causa terremoto. Dal momento che il quartiere generale bombardato era in territorio nemico, non era possibile esaminare i resti ma spetta alla Russia dimostrare il contrario.
Appena la notizia della non morte è stata accertata, è stata diffusa dai media occidentali, cosa che dimostra la veridicità delle informazioni che diffondono a differenza dei media russi che insistono a manipolare le notizie palesemente false, così come Traraglio non ha mai rettificato le centinaia di false notizie diffuse da quella carta da cesso.
Veak, io posto articoli, analisi, notizie che trovo leggendo giornali e siti di tutti i tipi, italiani ed esteri, di solito senza commenti personali sulle opinioni altrui.
sei libero di postare tutto quello che vuoi e stai sereno che non mi permetterò mai di fare commenti sagaci o dare giudizi sulla tua personalità,
come fai tu nella prima riga
a mio avviso in quanto a schifezze nessuno batte gli ucraini. i giornali italiani sono al vertice della mancanza di professionalità. si limitano a trascrivere le notizie di sola parte ucraina, senza neanche iscrivere un minimo dubbio sulla vericidità. se non era possibile esaminare i resti perchè annunciare a gran voce la morte dell'ammiraglio? se ti prendi la briga di guardare le notizie in rete con occhio neutrale, probabilmente potresti cambiare opinione. hai mai letto o visto sui media nostrani uno straccio di notizia sui civili morti in Dobass a causa dei bombardamenti ucraini? grande risalto a un morto a Kershon, ma silenzio stampa sui morti del Donbass. e questo dal 2014.
sicuramente ognuno tira acqua al proprio mulino. a mio avviso gli ucraini sono più bravi dei russi in fatto di propaganda, ma non necessariamente dobbiamo essere d'accordo. Sei libero di tenerti la tua opinione e io mi tengo la mia. e magari evitiamo commenti personali. :accordo:
 
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Vedi l'allegato 719770

e lo vedi che non ti smentisci mai?
Andrea Lucidi è un propagandista stipendiato dal governo russo, ha pure impugnato armi con l'esercito russo, pubblica falsità dalla mattina alla sera, non è una fonte credibile
conoscendo il personaggio avrà pagato un moldavo per fare quella sceneggiata


lucidi.jpg
 

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