Situazione Ucraina

Tirano la corda, tirano la corda, guardate che la corda si rompe.
Mi piacerebbe sapere chi sta sotto a tutto questo ambaradan.
Chi spinge ? E per cosa spinge ? Mah......

La situazione a livello mondiale rischia di precipitare,
dopo la mossa della Nato di inviare gli F-16 all'Ucraina per difendersi dalla Russia.

L'Alleanza atlantica non si è però limitata a ribadire il sostegno a Zelensky,
ma nel suo comunicato c'è molto di più.

Un duro monito alla Cina, in quanto membro del Consiglio di sicurezza dell’Onu, invitata a
"porre fine a qualsiasi forma si sostegno politico e materiale" al Cremlino.

Pechino è definita "un pericolo per l'Europa e la sicurezza", insieme alla Nord Corea e all'Iran.

Durissimo l'ex segretario della Nato Stoltenberg,
che ha detto che la Cina rischia di mettere in discussione "i normali rapporti" con la Nato.

Intanto però si muove anche l'Arabia Saudita
e non sono buone notizie per l'Ue perché
- in base a quanto risulta a Il Corriere della Sera-
potrebbe rifiutarsi di comprare titoli del debito francese
e di altri Paesi europei (Italia inclusa),
se il G7 e l’Unione europea sequestrano le ricchezze della Russia.
 
E poi abbiamo questa, che ormai mi è proprio caduta in basso.
Ma cosa vuole risolvere ? A chi deve leccare i piedi ? Mah.....
Ah già, pensa di aumentare i voti in caso di nuove elezioni.
Ma non ha ancora capito che il vento ....è passato...... grazie
anche a queste iniziative del put.

Però NOI paghiamo i naziucraini e compagnia cantante nato.

Proprio mentre Giorgia Meloni è a Washington per il vertice Nato
e, insieme agli alleati, decide di incrementare gli aiuti militari all'Ucraina.
Con Antonio Tajani (Ppe) allineatissimo sulle posizioni atlantiche.
 
 
Mancano i soldi per la sanità, per le pensioni, per le manutenzioni del territorio ecc.


Corriere della Sera: L'Italia si prepara a stanziare 1,7 miliardi di dollari nel 2025 per l'assistenza militare all'Ucraina

Questo denaro rappresenta la parte spettante a Roma di un totale di 40 miliardi di dollari, la cui allocazione è in discussione nella NATO.

La metà del contributo, diviso tra assistenza militare diretta, beni, servizi ed esercitazioni, sarà fornita dagli Stati Uniti, mentre i restanti 20 miliardi di dollari saranno forniti dagli Stati europei membri della NATO.
 

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