Val
Torniamo alla LIRA
Tutto condivisibile, per carità,
“non dovrebbero essere necessari eventi come questi per riportare in vita le nostre coscienze”.
Per questo, a maggior ragione,
colpisce che le stesse parole non siano mai state spese nei confronti dei bimbi e dei morti palestinesi
o nei confronti dell’esercito israeliano e Netanyahu.
Infatti, nelle stesse ore in cui veniva bombardato l’ospedale pediatrico a Kiev,
Israele bombardava furiosamente tutta la Striscia, come fa ogni giorno.
Fra i tanti obiettivi che ha preso di mira lunedì,
un’attenzione speciale l’ha riservata al cuore del campo profughi di Bureij, nel centro di Gaza.
Sappiamo, grazie ai testimoni e ai filmati,
che sei dei nove morti erano bambini che stavano giocando per strada.
Le riprese video, verificate dall’agenzia di controllo Sanad di Al Jazeera,
hanno mostrato l’arrivo dei corpi dilaniati dei bimbi, sia morti che feriti,
mentre venivano trasportati dentro all’ospedale dei martiri di Al-Aqsa a Deir el-Balah.
Le immagini erano a tal punto atroci che la testata qatarina ha scelto di non metterle on line.
Una strage degli innocenti che si ripete ogni giorno, da nove mesi, su scala industriale.
Anche ieri, a Khan Yunis, sono stati uccisi 29 palestinesi, per lo più donne e bambini,
vittime di un attacco israeliano a una scuola gestita dalle Nazioni Unite che ospitava famiglie sfollate.
La giustificazione dell’IDF è sempre la stessa: era un covo di Hamas.
Una strage che si somma a tutte le altre compiute in questi mesi,
ospedali compresi, distrutti da Israele in modo sistematico e abietto.
“non dovrebbero essere necessari eventi come questi per riportare in vita le nostre coscienze”.
Per questo, a maggior ragione,
colpisce che le stesse parole non siano mai state spese nei confronti dei bimbi e dei morti palestinesi
o nei confronti dell’esercito israeliano e Netanyahu.
Infatti, nelle stesse ore in cui veniva bombardato l’ospedale pediatrico a Kiev,
Israele bombardava furiosamente tutta la Striscia, come fa ogni giorno.
Fra i tanti obiettivi che ha preso di mira lunedì,
un’attenzione speciale l’ha riservata al cuore del campo profughi di Bureij, nel centro di Gaza.
Sappiamo, grazie ai testimoni e ai filmati,
che sei dei nove morti erano bambini che stavano giocando per strada.
Le riprese video, verificate dall’agenzia di controllo Sanad di Al Jazeera,
hanno mostrato l’arrivo dei corpi dilaniati dei bimbi, sia morti che feriti,
mentre venivano trasportati dentro all’ospedale dei martiri di Al-Aqsa a Deir el-Balah.
Le immagini erano a tal punto atroci che la testata qatarina ha scelto di non metterle on line.
Una strage degli innocenti che si ripete ogni giorno, da nove mesi, su scala industriale.
Anche ieri, a Khan Yunis, sono stati uccisi 29 palestinesi, per lo più donne e bambini,
vittime di un attacco israeliano a una scuola gestita dalle Nazioni Unite che ospitava famiglie sfollate.
La giustificazione dell’IDF è sempre la stessa: era un covo di Hamas.
Una strage che si somma a tutte le altre compiute in questi mesi,
ospedali compresi, distrutti da Israele in modo sistematico e abietto.