Quel nano di Zelensky, mentre i suoi soldati rapiscono cittadini di ogni età lungo le strade di Kiev
costringendoli all'arruolamento per andare a morire in nome degli Stati Uniti,
nel corso del suo tour raccatta soldi è arrivato in quel di Cernobbio,
ridente località che non si capisce per quale motivo debba sopportare la sua presenza.
Interpretando i panni di un provetto Churchill,
blaterando strategie militari e di pace come fossero scoregge dopo una fagiolata alla Bud Spencer,
lo Zelly ha cercato di rassicurare i presenti con un piano per la fine del conflitto degno di Eisenhover, mica cotiche.
Al culmine della sua fiera delle cazzate, giusto per regalare un gran finale, ha giocato l'asso nella manica,
affermando di avere un piano per gli americani che presenterà all'assemblea generale delle Nazioni Unite a New York.
Ora, fermo restando l'incomprensibile esistenza di questo essere umano, noi
siamo riusciti a recuperare qualche parere tra i presenti che, per ovvie ragioni,
manteniamo anonimi e di cui vi regaliamo un breve estratto.
Non tutti lo sanno o lo ricordano ma, il Forum Ambrosetti di Cernobbio, luogo dove ha parlato Zelensky,
è occasione d'incontro per imprenditori e top manager
allo scopo di valutare strategie economiche nazionali e internazionali future.
Ciò premesso, non ci sembra che proprio tutti i presenti fossero entuasiasti.
Qualcuno ci ha detto "Mah... questo prima se ne va prima torniamo a lavorare con i russi";
qualcun altro, un pelino più timoroso "Speriamo vinca Trump,
così questa storia finisce e si torna a esportare in Russia";
mentre qualcuno più deciso ha affermato "L'America sta giocando col nostro culo.
La perdita di un partner come la Russia ci fa perdere soldi ogni giorno da tre anni.
Speriamo ci mettano una pezza, i soldi per questa guerra sono sprecati e noi dobbiamo produrre".
Fatevi due conti e meditate.