Situazione Ucraina (12 lettori)

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ilbiondo16

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700 mercenari Occidentali spazzati via in un colpo solo a Poltava dalla Russia. Se ci sono italiani, aspettiamoci di leggere nei prossimi giorni notizie di militari italiani morti per "gravi malattie".
 

Val

Torniamo alla LIRA
Il bilancio aggiornato, ripreso dall’agenzia TASS riferiva che tra i caduti vi erano
1.497 polacchi su 2.960, il contingente più numeroso di combattenti stranieri.
Seguivano i georgiani i dati forniti con 561 caduti su 1.042,
491 statunitensi su 1.113,
422 dei 1.005 combattenti canadesi,
360 degli 822 britannici,
147 dei 356 francesi e
33 dei 90 italiani presenti.
Dalla Romania sono arrivati in Ucraina 784 “mercenari” di cui 349 sono stati uccisi,
dalla Croazia 335 arrivati e 152 uccisi,
dalla Germania 88 caduti su 235,
dalla Colombia 217 morti su 430 volontari
mentre dal Brasile sono giunti 268 combattenti di cui 136 caduti.
Tra i paesi africani, il maggior numero di mercenari proviene dalla Nigeria: 97 (47 dei quali uccisi)
seguita dall’Algeria (28 morti si 60 arruolati)
mentre 25 australiani sono stati uccisi dei 60 giunti in Ucraina
insieme a 6 dei 7 neozelandesi.

E per fortuna che tutti si riempiono la bocca della parola "pace".
 

Val

Torniamo alla LIRA
L’attacco missilistico a Poltava è stato attuato appena quattro giorni dopo il Consiglio informale dei ministri degli Esteri a Bruxelles
in cui l’Alto rappresentante Ue per la Politica Estera, Josep Borrell,
ha spronato i partner della UE ad inviare istruttori militari in Ucraina
per rendere più veloce l’addestramento delle reclute ucraine oggi addestrate in diverse nazioni europee.

Un documento del Servizio Europeo per l’Azione Esterna (EEAS) valutava tale opzione su richiesta dell’Ucraina,
considerando che “sarebbe necessaria un’analisi più approfondita e completa per valutare a pieno i rischi
e le possibili misure di mitigazione, nonché i vantaggi politici e operativi di condurre un addestramento” sul suolo ucraino.


Il documento di 34 pagine datato 22 luglio e intitolato ‘Strategic Review of EUMAM Ukraine
(la missione Ue di addestramento dei soldati ucraini) è stato reso noto dal giornale web statunitense Politico il 28 agosto.


L’ipotesi piaceva alla Francia
(del resto Macron aveva annunciato già nei mesi scorsi, sollevando polemiche in Francia e in Europa, l’intenzione di inviare propri istruttori a Kiev), Lettonia, Estonia, Polonia e Lituania, mentre altri, come la Germania,
temono che questa iniziativa possa aumentare le tensioni con la Russia
e mettere in pericolo la vita degli istruttori occidentali inviati in Ucraina
che diverrebbero “obiettivi legittimi” dei bombardamenti russi.

“È altamente probabile che una presenza militare dell’Ue sul suolo ucraino verrebbe percepita dalla Russia come una provocazione”,
evidenziava il documento dell’EEAS aggiungendo che non sarebbe fattibile proteggere gli istruttori militari europei inviati in Ucraina.

Probabilmente come è apparso chiaro a Poltava.

“I ministri hanno concordato di aumentare l’obiettivo per arrivare ad addestrare 75.000 soldati ucraini (invece di 60mila) entro fine anno”
ha detto Borrell al termine del Consiglio, ma non tutti sono apparsi disponibili a effettuare l’addestramento in territorio ucraino.


Dopo l’attacco russo a Poltava forse apparirà meno teorica ai governi europei
l’ipotesi di dover giustificare all’opinione pubblica i propri caduti nel conflitto in Ucraina.
 

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