E' balzato agli onori delle cronache dopo aver affermato in un'intervista, subito dopo l'accordo per il salvataggio delle banche di Cipro, che il "modello Cipro" - ovvero la decisione di applicare il prelievo forzoso sui depositi bancari superiori ai 100mila euro - sarebbe stato d'esempio per tutti i Paesi dell'Euro zona in difficoltà. Prendendosi una bella strigliata d'orecchie da parte della Bce che subito é accorsa a rettificarlo.
Prima di allora, il ministro delle Finanze olandese, attualmente nuovo presidente dell' Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem era rimasto molto nell'anonimato. Poco conosciuto anche nei Paesi Bassi: membro dal 1985 del Partito Laburista olandese (Partij van de Arbeid, PvdA), si fece conoscere per alcune sue critiche nei confronti dell'eccessivo uso della violenza e del sesso in tv. Laureato in Economia Agraria, é stato inoltre consigliere comunale di Wageningen prima di entrare nel 1996 al Ministero dell’Agricoltura sotto il ministro Jozias van Aartsen. Come ministro delle Finanze, carica ottenuta a novembre del 2012, ha attuato un provvedimento molto importante riguardante la nazionalizzazione dell'istituto finanziario SNS Reaal, impedendone il fallimento.
Da gennaio 2013 é succeduto a Jean-Claude Juncker, presiedendo l’Eurogruppo e il Meccanismo europeo di stabilità (MES), il fondo europeo per la stabilità finanziaria della zona euro.
Secondo un articolo del Wall Street Journal, figure politiche istituzionali di così "basso vattaggio", ovvero di basso profilo, con poco potere, non provenienti oltretutto da Paesi grandi (come Italia, Spagna, Germania o Francia), sia un vantaggio, perché garantisce il controllo sulla direzione della politica della Ue ad altre nazioni.
Una decisione che piace alla Ue, che sceglie appositamente politici con poco potere e con una carriera non troppo importante a livello internazionale perché Bruxelles non gradisce politici che vogliono imporre aggressivamente delle scelte politiche a forte impatto nazionale.
Mentre l'Italia con Mario Draghi, la Francia con Christine Lagarde e la Germania con Klaus Regling hanno avuto e hanno incarichi rilevanti, i Paesi Bassi non avevano mai avuto fino ad oggi una parte importante nella Zona euro, nonostante siano ormai un Pese chiave per la stabilità dell'Eurozona e tra i primi fautori delle politiche di austerità come soluzione efficace alla crisi. "Un buon mix", scrive il WSJ, anche se come uomo politico, Dijsselbloem non sembra molto incline ai cambiamenti in materia di politica economica: "Alla fine il mio ruolo é quello di applicare il timbro per le approvazioni", ha affermato al quotidiano olandese de Volkskrant . Un'altra uscita con poco stile, come quella sul "modello Cipro" che ha terrorizzato i mercati: "Dijsselbloem ha creato una situazione paradossale - scrive Slate - in situazioni simili il suo compito sarebbe rassicurare i mercati, e lui invece ha creato il panico".
Scritto da Angela Iannone | Yahoo! Finanza