Val
Torniamo alla LIRA
Un compromesso nato da un accordo tra i tre partiti del governo,
che nonostante le idee molto diverse sulla "tassa delle flatulenze", hanno trovato alla fine un'idea comune.
L'accordo parte dal presupposto che il 60% del territorio danese è coltivato,
e quindi l'industria agroalimentare del Paese è tra le maggiori responsabili del suo inquinamento.
Non c'è solo la tassa sui peti, in quanto l'accordo
prevede la sostituzione di 250.000 ettari di campi coltivati con nuove foreste.
Per ogni tonnellata di metano emessa dagli animali da allevamento,
il proprietario dovrà pagare 300 corone, l'equivalente di circa 40 euro.
La cifra salirà poi a 750 corone nel 2035.
Ma la domanda che in tanti si fanno è: come si tassa un peto?
Verrà molto probabilmente fatta una stima basata sul numero di capi.
Saranno circa 15mila le fattorie che verranno colpite da questa misura nel Paese scandinavo.
che nonostante le idee molto diverse sulla "tassa delle flatulenze", hanno trovato alla fine un'idea comune.
L'accordo parte dal presupposto che il 60% del territorio danese è coltivato,
e quindi l'industria agroalimentare del Paese è tra le maggiori responsabili del suo inquinamento.
Non c'è solo la tassa sui peti, in quanto l'accordo
prevede la sostituzione di 250.000 ettari di campi coltivati con nuove foreste.
Ma come funziona di preciso questa tassa?
Per ogni tonnellata di metano emessa dagli animali da allevamento,
il proprietario dovrà pagare 300 corone, l'equivalente di circa 40 euro.
La cifra salirà poi a 750 corone nel 2035.
Ma la domanda che in tanti si fanno è: come si tassa un peto?
Verrà molto probabilmente fatta una stima basata sul numero di capi.
Saranno circa 15mila le fattorie che verranno colpite da questa misura nel Paese scandinavo.