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La situazione economica tedesca
 
Eccoli di nuovo qui. Alla ribalta. Mi raccomando. andate a votarli ancora. Questi cojons

Il tema manovra e multe ai "no-vax" continua a tenere banco.
Un ordine del giorno presentato dalla dem Simona Bonafè
chiedeva al governo di tornare indietro e quindi di eliminare sostanzialmente il "condono"
che è stato fatto ai non vaccinati di non pagare le multe.

In 7 di Forza Italia hanno votato col Pd.
Non è una novità visto che ne giorni passati sia Ronzulli che Mulé avevano dimostrato la loro contrarietà alla scelta dell'esecutivo.

Alcuni parlamentari di Forza Italia hanno votato con il Pd​

su un ordine del giorno di Bonafè, la cui richiesta era quella di​

"garantire la piena e rapida attuazione dei procedimenti sanzionatori"​

nei confronti dei "no-vax", coloro i quali non hanno fatto il vaccino per il Covid,​

"escludendo quindi ogni ulteriore proroga o modifica alla legge vigente

finalizzata a evitare che le multe ai cittadini inadempienti vengano sospese

o condonate".​

Il governo aveva dato parere contrario a tale documento,​

ma hanno votato a favore 7 parlamentari di Forza Italia,​

mentre il resto del centrodestra ha votato contro.​


Fonti di Forza Italia spiegano:
"Siamo a favore delle multe per i No vax, come ogni sanzione nei confronti di chi viola una legge.
Nel Milleproroghe (decreto in cui è contenuta la norma che annulla le multe ai No vax)
abbiamo convenuto con il governo che costa di più recuperare quei soldi
che proseguire con il recupero e lasciare le sanzioni
".

In ogni caso, riprendono, "è un tema che affronteremo con il Milleproroghe",
che non è ancora all'esame di Montecitorio e comincerà il suo iter in Senato.

A favore hanno votato
Raffaele Nevi,
Alessandro Cattaneo,
Paolo Emilio Russo,
Rita dalla Chiesa e
Patrizio Marrocco,

mentre Nazario Pagano non ha votato.
 
Adesso anche questi si mettono a fare leggi stupide.

BERNA -
Dal prossimo primo febbraio sarà vietata l'importazione di cuccioli di età inferiore alle 15 settimane.
È una delle modifiche dell'ordinanza sulla protezione degli animali (OPAn)
adottate oggi dal Consiglio federale per migliorare il benessere degli animali, ?????????
BENESSERE NEGLI ALLEVAMENTI ?????? AHAHAHAH
secondo quanto chiesto dal parlamento.

Vietando l'importazione di cani troppo giovani,
il governo intende contenere l'irresponsabile commercio dall'estero,
che avviene spesso tramite Internet in modo avventato, precisa in una nota.

A Berna non hanno niente da fare,
se vogliono contrastare il commercio estero che facciano più controlli sui cani provenienti dall'est.

In Italia gli allevamenti seri ti consegnano il cucciolone dopo 2 mesi
ed é sufficiente per avere un buon cane da addestrare.

Dopo 15 settimane (quasi 4 mesi) alcune razze non sono neanche più dei cuccioli.

Ho avuto Terranova per 25 anni e dopo 2 mesi, max. 10 settimane, consegna al
nuovo proprietario che deve godersi il cucciolo.
 

Dopo mesi di indecisioni su cosa farne,​

se trasformarla in un hotel o altro,​

la storica Casa degli Atellani​

potrebbe finire per diventare la residenza permanente di Bernard Arnault​

 
Così, il palazzo più iconico di Milano, al 65 di Corso Magenta,
potrebbe presto diventare la base italiana di una delle più potenti e ricche famiglie del mondo.

L’iconica Casa degli Atellani, un tempo accessibile per visite ed eventi privati,
è indissolubilmente legata alla figura di Piero Maranghi, figlio di Vincenzo Maranghi (erede di Enrico Cuccia in Mediobanca),
e pronipote del famoso architetto Portaluppi.

E che importa se nessuna delle memorabili famiglie milanesi ha mai voluto, o potuto,
tenere per sé un simbolo così potente della città.

I tempi cambiano, e quella che una volta era emblema di una Milano aristocratica,
potrebbe finire per diventare la residenza di un francese, e non di un italiano.
 
Casa Atellani, o anche Casa degli Atellani,
è una dimora quattrocentesca appartenuta a Ludovico il Moro, duca di Milano,
ultima traccia ancora esistente dell'antico Borgo delle Grazie.

Storicamente inserita nel Sestiere di Porta Vercellina,
oggi si trova ai numeri 66 e 67 di corso Magenta

La dimora è appartenuta alla famiglia Castellini Baldissera fino al dicembre 2022,
quando è stata acquistata dal gruppo LVMH

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Nel 1400 a Milano governava il duca Ludovico il Moro
che volle acquistare nel Sestiere di Porta Vercellina una dimora che purtroppo oggi non esiste più,
se non qualche traccia nel Borgo delle Grazie.
Ci troviamo dalle parti di Corso Magenta.
Il Duca all’epoca espresse un forte desiderio di costruire in questa zona diversi palazzi e diverse dimore
che facessero da contorno all’appena edificata e inaugurata chiesa Santa Maria delle Grazie.
Tra queste c’era questo palazzo appartenente alla famiglia conti di Piacenza e donata alla famiglia Atellani
che facevano parte dei suoi numerosi cortigiani.
Negli anni successivi la dimora, quindi chiamata casa degli Atellani,
sarà “teatro” di numerose feste a cui partecipavano le maggiori personalità del tempo.

Nel 1494 Leonardo da Vinci si trova a Milano
e dopo aver lavorato duramente per dieci anni alla statua equestre di Francesco Sforza
viene, contattato da Ludovico il Moro che convince il genio toscano ad abbandonare questo opera
per dedicarsi completamente ad un affresco da realizzare preso il refettorio di Santa Maria delle Grazie.
L’idea è quella di realizzare un dipinto che raffiguri l’ultima cena di Gesù Cristo.
Dopo un iniziale titubanza, Leonardo accetta l’incarico e ci impiegherà quattro anni
per la realizzazione di quella che (dopo la Gioconda) sarà la sua opera più famosa e più visitata al mondo.

Quando Leonardo giunse a Milano e iniziò a lavorare all’ultima Cena,
instaurò un rapporto d’amicizia proprio con Ludovico il Moro che, per ringraziarlo per le sue mirabili opere,
decise di donargli un vigneto all’interno della casa Atellani.
Una donazione certificata da un atto notarile datato 2 ottobre 1498.
Un luogo dove Leonardo amava trascorrere interi pomeriggi
per rilassarsi e riflettere sui lavori che stava svolgendo nella città meneghina.
Un vigneto coltivato principalmente di Malvasia.

La vigna di Leonardo è tornata ai fasti di un tempo, dopo secoli di abbandono.
Nel 2007, Casa Atellani e Vigna di Leonardo hanno infatti subito un restauro in vista dell’Expo 2015.
I lavori hanno riportato al reimpianto della vigna originaria
e ancora oggi (2021) è una delle mete più visitate dai turisti che vengono a Milano
per conoscere l’aspetto meneghino di Leonardo da Vinci.
 
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