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Ci sono ancora dei poveri sotto-neurati che lo leggono.

Il «metodo Fatto Quotidiano»
per incastrare il ministro della Giustizia Carlo Nordio si rivela un boomerang clamoroso.

Il quotidiano diretto da Marco Travaglio «becca» il Nordio sbagliato, con 20 anni in meno.

Arrivano le denunce.

Il Giornale in un pezzo a firma di Luca Fazzo riporta una notizia clamorosa:

da un'utenza intestata a «Editoriale Fatto Spa»
(l'autore della telefonata non è stato ancora individuato)
il 19 settembre scorso parte una chiamata (con voce di donna)
ad uno studio dentistico di Treviso per fissare un appuntamento.

Il nome del paziente che dovrà sottoporsi alla visita dentistica è quello del ministro della Giustizia Nordio.

La donna (che si finge segretaria del ministro) comunica inoltre
che il Guardasigilli sarà accompagnato da due uomini della scorta
.

Quella telefonata insospettisce la collaboratrice dello studio
perché tra i clienti dello studio non c'è il ministro.

Ma un altro Carlo Nordio del 1970
.
 
E dunque viene allertata la segreteria di Nordio della strana telefonata.

Episodio che viene messo in relazione a un altro.

Il giorno dopo la telefonata, il 20 settembre,

il Fatto Quotidiano spara la notizia (con richiamo in prima):

«Il dentista del ministro Nordio salvato dall'abolizione dell'abuso d'ufficio».


Si fa riferimento alla condanna ricevuta dall'odontoiatra di Treviso,
Gian Antonio Favero (a cui era arrivata la falsa telefonata),
che sarebbe stato il dentista di Nordio e avrebbe usufruito della nuova norma.

In realtà il ministro non è mai stato paziente di Favero.

E infatti è lo stesso medico che subito dopo l'articolo presenta una denuncia contro l'autore dell'articolo.

Però l'episodio non passa inosservato al servizio sicurezza del ministero della Giustizia
che segnala il caso alla Procura di Roma.

Nordio viene informato me preferisce tenere segreta l'indagine.

Fino a ieri quando il Giornale ricostruisce tutto il giallo.

«Il dentista Gian Antonio Favero, non è mai stato il suo dentista» -
ha chiarito ieri il ministero della Giustizia in merito all'articolo pubblicato ieri dal Giornale «Nordio e il dentista»,
confermandone contenuto, documentazione e ricostruzione.

L'episodio sarebbe legato ad una «comunicazione di notizia di reato»,
partita dagli uffici della polizia penitenziaria e destinata alla Procura della Repubblica di Roma.
 
Il ministro - viene spiegato nella nota del ministero -
ha dato l'incarico al suo legale per le azioni di conseguenza.

E sempre ieri è arrivata la nota dell'odontoiatra:
«Carlo Nordio e nemmeno nessun altro dei suoi familiari è stato un paziente delle mie cliniche,
tantomeno sono stato mai interpellato dal ministro per un consulto di qualsiasi tematica legata alla mia abilitazione»
dichiara all'Ansa il professor Gian Antonio Favero titolare di varie cliniche odontoiatriche, non solo in Veneto.

Il professionista trevigiano ha inoltre sottolineato
che già dopo l'uscita della notizia sul Fatto Quotidiano dello scorso 20 settembre
ha presentato «una denuncia contro l'autore del testo dando mandato al mio legale, Sara Franchini, del foro di Venezia per false notizie».
 
Il metodo della sostituzione di persona
sembra un filone giornalistico preferito da alcune testate.

C'è un precedente: un avvocato nel settembre del 2023
si presentò alla Procura di Milano spacciandosi per il legale del ministro Santanchè.

La delega era falsa.
 
Sono riprese questa mattina, domenica, alle 7 circa
le ricerche delle due persone disperse in Grignetta,
ma al momento, alle ore 9, non hanno ancora dato alcun esito.

Le squadre del Soccorso Alpino, supportate da altri operatori,
stanno continuando le operazioni nonostante le condizioni meteorologiche avverse.

Ricerche che, ricordiamo, sono iniziate nel pomeriggio di ieri (sabato) a
seguito della richiesta di soccorso per il mancato rientro delle due persone.

Le ricerche erano state sospese nella tarda serata di ieri
dopo che quattro squadre del Corpo nazionale Soccorso Alpino e Speleologico
avevano perlustrato i principali sentieri che portano in vetta, tra cui la Cresta Cermenati e il Sentiero delle Capre.

I tecnici avevano anche setacciato il Canale Caimi e una parte del Canale Porta,
oltre a controllare il Bivacco Ferrario, senza però trovare alcuna traccia dei dispersi.


Vigili del Fuoco resinelli mezzi



La situazione resta critica:
la montagna si presenta in condizioni particolarmente severe
e il maltempo continua a imperversare, rendendo ancora più difficoltose le operazioni di soccorso.

Nonostante ciò, i tecnici del Soccorso Alpino stanno proseguendo senza sosta nella speranza di individuare i due escursionisti.


Nel frattempo i Vigili del Fuoco di Lecco stanno allestendo un piccolo “campo base” ai Piani Resinelli
con l’arrivo del mezzo UCL (Unità di Comando Locale), la postazione mobile di comando e coordinamento dei soccorsi.

Drago elicottero dei Vigili del Fuoco
 
ORE 10.00 – Ai Piani Resinelli è atterrato in supporto alle squadre di terra il Drago, l’elicottero dei Vigili del Fuoco decollato da Malpensa.

ORE 11.00Ricerche sospese. Le condizioni meteo e della montagna
non consentono ai volontari del Soccorso Alpino di continuare le ricerche,
anche l’ultima squadra sta rientrando al mini campo base allestito ai Piani Resinelli.

ORE 11.20 – I due dispersi sono due uomini. Due giovani escursionisti provenienti dalla Brianza.
Le condizioni avverse e la neve accumulata sulla Grignetta non consentono di proseguire con le ricerche.

Impegnate questa mattina 20 persone (4 squadre)
tutti volontari del Soccorso Alpino della XIX Delegazione Lariana delle Stazioni di Lecco e Valsassina – Valvarrone
.

A supporto anche i Vigili del Fuoco del Comando di Lecco.

Sul posto anche il Drago, l’elicottero dei VVF.

ORE 13 – E’ atteso per il primo pomeriggio un miglioramento meteo.
Pertanto, ci sarebbe la possibilità di una ripresa delle ricerche.
Questo è quanto riferito dal Delegato della XIX Delegazione Lariana del Soccorso Alpino Marco Anemoli
al termine di un briefing effettuato sul posto con le squadre di soccorso.

Sulla Grignetta è attiva la squadra droni con i dispositivi di rilevamento termico,
per cercare di registrare tra i sentieri e i canali un riscontro della presenza dei due dispersi.


La visibilità nella zona sta intanto migliorando.
 
Pensate un po'.

Impegnati una ventina di soccorritori delle Stazioni di Lecco e di Valsassina-Valvarrone del Cnas
e una decina di vigili del fuoco, questi ultimi con squadre Saf (Speleo alpino fluviale),
squadre per la ricerca su ghiaccio e neve, Vigili del fuoco Tas (topografia applicata al soccorso)
a bordo della Ucl (unità di comando avanzato).

Impiegati inoltre attrezzature per localizzare i segnali dei cellulari, droni, squadre cinofile
e l'elicottero Vf Drago per ricerche dall'alto, seppure in condizioni meteo complicate.
 
Fosse vero, riusciremmo a spendere un bel po' di soldi in meno.

Il presidente USA Donald Trump parla dei suoi colloqui telefonici con il presidente russo Vladimir Putin.

Sul tavolo una possibile tregua per la fine della guerra in Ucraina.

Trump ha detto di "essere in buoni rapporti" con il presidente russo,
e ha affermato la volontà di entrambi di mettere fine al conflitto:

"Putin vuole che la gente smetta di morire, voglio porre fine a questa dannata cosa".


Il tycoon ha affermato che è colpa dell'amministrazione Biden​

se la guerra è iniziata e che il suo predecessore è stato​

"un imbarazzo per la nostra nazione, un imbarazzo completo".​

Il presidente USA ha detto di "aver sempre avuto un buon rapporto con Putin"​

e che vuole "porre fine a questa dannata cosa";​

inoltre ha dichiarato nuovamente che se alla Casa Bianca

ci fosse stato lui nel 2022 la guerra "non sarebbe mai iniziata".​

 

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