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Dove siamo Signori ? Ma a Milano

MI LA NO

Si tratta - prosegue Il Corriere - di un 36enne egiziano che vive nella bergamasca.
L’uomo si trova a San Vittore con l’accusa di violenza sessuale e rapina,
mentre gli altri componenti del branco sono ricercati.

All’improvviso nel buio sono stati avvicinati da un gruppo di "dieci-dodici" nordafricani.

I ragazzi hanno prima cercato di derubare il cellulare e il portafoglio del fidanzato,
poi quando lui ha reagito hanno tentato di strappare la borsetta della 19enne.

Anche lei però è riuscita a resistere e a quel punto uno di loro "cominciava a palpeggiarla nelle parti intime".

Attimi di terrore terminati con la reazione delle vittime e la fuga degli aggressori.
 
la corrente oceanica, alla base della truffa climatica, non si è ridotta negli ultimi 60 anni


:-D
 
La competenza viene sempre premiata. :d:

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E prende anche soldi da noi....

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Peccato però che Barghouti, nato a Ramallah nel 1959,
sia un terrorista pluricondannato anziché un messaggero di pace.

E non lo sostiene chi scrive ma la giustizia israeliana
che gli ha comminato cinque ergastoli contestandogli
l’assassinio del monaco greco Tsibouktsakis Germanus a Gerusalemme nel 2001;
dell’israeliana Yoela Hen a gennaio del 2002;
e nel marzo dello stesso anno di Eli Dahan, Yosef Habi, e Salim Barakat,
uccisi in un attentato contro il ristorante Seafood Market di Tel Aviv.
 
Il decreto Sicurezza scatena gli ecologisti, ma anche Marco Rizzo.

Sì, perché la possibile stretta su blocchi stradali e proteste
- con le conseguenti barricate degli ambientalisti -
strappa un sorriso al coordinatore nazionale di Democrazia Sovrana Popolare.

Rizzo bolla come "da ridere" molte delle manifestazioni degli eco-imbrattatori.

Poco prima è intervenuto un attivista, che ha invocato addirittura l'intervento di Sergio Mattarella.
L'obiettivo? Che il presidente della Repubblica non firmi i decreti.

Rizzo, seppur difendendo il sacrosanto diritto di manifestare, sottolinea come
"il problema spesso è che le proteste sono molto artate", artificiose.

Insomma, "queste proteste ambientali fanno ridere".


Ma l'ex europarlamentare non si limita a questo.

Tra le accuse da lui rivolte, quella che

"questi ambientalisti sono di fatto pagati dalle multinazionali del green, quindi c'è un po' un mondo al contrario".
 
Sul piatto ci sono la bellezza di centomila euro.

Il Comune di Torino a guida Pd,
da un anno in prima linea per regolarizzare il centro sociale col più alto tasso di professori del disordine d’Italia,
ovvero il famigerato Askatasuna,
cerca donatori in grado di raccogliere la cifra da destinare alla ristrutturazione del primo piano dell’immobile di corso Regina Margherita 47.

Il covo rosso, occupato abusivamente per trent’anni,
che la sinistra ha deciso di trasformare in un «bene comune»
(le stesse modalità adottate dall’allora sindaco Luigi De Magistris, a Napoli,
per sanare le posizioni dei collettivi “Ex Opg Je so’ pazzo, “Scugnizzo liberato” e “Ex Asilo Filangieri”).

"La sinistra ribadisce, nei fatti, di stare dalla parte dei sovversivi:
non solo la conclamata reticenza nel condannare le violenze di centri sociali, antagonisti e collettivi, ma ora anche il premio."
 

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