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Si tratta - prosegue Il Corriere - di un 36enne egiziano che vive nella bergamasca.
L’uomo si trova a San Vittore con l’accusa di violenza sessuale e rapina,
mentre gli altri componenti del branco sono ricercati.
All’improvviso nel buio sono stati avvicinati da un gruppo di "dieci-dodici" nordafricani.
I ragazzi hanno prima cercato di derubare il cellulare e il portafoglio del fidanzato,
poi quando lui ha reagito hanno tentato di strappare la borsetta della 19enne.
Anche lei però è riuscita a resistere e a quel punto uno di loro "cominciava a palpeggiarla nelle parti intime".
Attimi di terrore terminati con la reazione delle vittime e la fuga degli aggressori.
Earth, being 71% covered in water, is influenced by the ocean and its movements. In the Atlantic Ocean, a system of connected currents, called the Atlantic Meridional Overturning Circulation (AMOC), moves water throughout the world's oceans powered by a combination of winds and ocean density. It...
E non lo sostiene chi scrive ma la giustizia israeliana
che gli ha comminato cinque ergastoli contestandogli
l’assassinio del monaco greco Tsibouktsakis Germanus a Gerusalemme nel 2001;
dell’israeliana Yoela Hen a gennaio del 2002;
e nel marzo dello stesso anno di Eli Dahan, Yosef Habi, e Salim Barakat,
uccisi in un attentato contro il ristorante Seafood Market di Tel Aviv.
Rizzo bolla come "da ridere" molte delle manifestazioni degli eco-imbrattatori.
Poco prima è intervenuto un attivista, che ha invocato addirittura l'intervento di Sergio Mattarella.
L'obiettivo? Che il presidente della Repubblica non firmi i decreti.
Rizzo, seppur difendendo il sacrosanto diritto di manifestare, sottolinea come
"il problema spesso è che le proteste sono molto artate", artificiose.
Insomma, "queste proteste ambientali fanno ridere".
Ma l'ex europarlamentare non si limita a questo.
Tra le accuse da lui rivolte, quella che
"questi ambientalisti sono di fatto pagati dalle multinazionali del green, quindi c'è un po' un mondo al contrario".
Il Comune di Torino a guida Pd,
da un anno in prima linea per regolarizzare il centro sociale col più alto tasso di professori del disordine d’Italia,
ovvero il famigerato Askatasuna,
cerca donatori in grado di raccogliere la cifra da destinare alla ristrutturazione del primo piano dell’immobile di corso Regina Margherita 47.
Il covo rosso, occupato abusivamente per trent’anni,
che la sinistra ha deciso di trasformare in un «bene comune»
(le stesse modalità adottate dall’allora sindaco Luigi De Magistris, a Napoli,
per sanare le posizioni dei collettivi “Ex Opg Je so’ pazzo, “Scugnizzo liberato” e “Ex Asilo Filangieri”).
"La sinistra ribadisce, nei fatti, di stare dalla parte dei sovversivi:
non solo la conclamata reticenza nel condannare le violenze di centri sociali, antagonisti e collettivi, ma ora anche il premio."