solointraday
Forumer storico
è venerdi
il weekend potrebbe essere lungo e pieno di sorprese sia in positivo che in negativo per la situazione libica
chi è bene informato può prendere posizione con tranquillità, il resto del mondo dovrà confrontarsi su tutte le ipotesi immaginabili per il destino di un paese nelle mani di un folle
io per ora, pur pensando ad un probabile rimbalzo, non mi muovo
vedo nel resto della giornata
una riflessione:
se in italia una persona facesse affari, appalti, transazioni commerciali oppure ottenesse finanziamenti da una azienda/persona colpevole di omicidio e sfruttamento a propri fini di lucro di beni o risorse altrui o comuni, sarebbe perseguibile per qualcosa?
quindi, se gheddafi dovesse venire riconosciuto colpevole di quello che gli viene addebitato, sarebbe legittima la posizione di quelle aziende che con lui o chi per lui operano o ne sono partecipate?
giustappunto
Libia: Francia e Regno Unito chiedono sanzioni Onu contro Gheddafi
di: WSI-ANSA-TMNEWS-AGI Pubblicato il 25 febbraio 2011| Ora 13:30
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Libia, a est l'esercito di Gheddafi diserta in massa e lascia armi e carri armati ai ribelli.
BENGASI - La Francia e il Regno Unito hanno chiesto ufficialmente alle Nazioni Uniti di approvare l'embargo sulla vendita di armi e sanzioni contro la Libia e una denuncia alla Corte Internazionale di Giustizia, mentre il Colonnello Gheddafi continua a schiacciare anche oggi la rivolta facendo sparare sui ribelli che si oppongono al suo regime autoritario.
E' stato il presidente francese Nicolas Sarkozy a chiedere al consiglio di Sicurezza dell'Onu di riunirsi oggi alle 3 pm ora di New York, le 21 in Italia, ha spiegato il ministro degli esteri della Francia Michele Alliot-Marie alla radio France Info. "Basta con i discorsi, bisogna agire", ha detto. Viene dunque dai paesi europei che ancora hanno una diplomazia e una politica estera la prima inziativa concreta per tentare di fermare il genocidio in atto dal dittatore della Libia. Il ministro degli Esteri italiano, Franco Frattini, ha dovuto formalmente smentire le voci predominanti in Europa sul fatto che l'Italia si sia addirittura opposta all'imposzioni di sanzioni volute da Parigi, Londra e sostenute oltre-oceano anche da Barack Obama. Frattini smentisce categoricamente l'articolo di un giornale tedesco intitolato 'L'Italia continua a puntare sulla tribù di Gheddafi" nel quale si riporta la contrarietà dell'Italia alle sanzioni nei confronti di Gheddafi e la convinzione del titolare della Farnesina che in Italia non si trovino investimenti finanziari o proprietà libiche.
Ancora crepe nell'entourage del leader libico, Muammar Gheddafi. Secondo l'agenzia di notizie egiziana Mena, si e' dimesso "da tutte le sue funzioni" Ahmed Kadhaf Al Dam, cugino di primo grado e che era uno degli uomini piu' vicini al colonnello.
Intanto l'Alto Commissario Onu per i Diritti Umani, Navi Pillay, ha detto di avere informazioni secondo cui sono "migliaia" le persone che potrebbero essere state "uccise o ferite" nella repressione della rivolta popolare in Libia. La violenza con la quale il governo di Tripoli sta reagendo alla rivolta civile e' in aumento, ha aggiunto la signora, che ha parlato di "escalation allarmante" e denunciato "uccisioni, arresti arbitrari e torture" sui manifestanti .