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Bernanke tra due fuochi incrociati
Al Congresso dovra' apparire allarmato, ma non disperato. Non un compito facile date le pressioni politiche in vista delle elezioni Midterm. Repubblicani per una riduzione del deficit, Democratici per un'estensione dei piani di stimolo.

Pubblicato il 20 luglio 2010 | Ora 18:00
Fonte: WSI

Quanto ci vorra' perche' l'economia degli Stati Uniti si indebolisca ancora prima che la Federal Reserve cerchi di spingere il costo del denaro su livelli ancora piu' bassi dall'area - che rappresenta un minimo record - di 0.00-0.25% dove si trovano ora?

Tale questione sara' affrontata a Capitol Hill in settimana, con il presidente della Fed Ben Bernanke che offrira' la sua testimonianza semestrale sulla politica monetaria al Congresso. L'intervento e' fissato per mercoledì e giovedi.

La risposta si puo' prevedere, come spesso accade, basandosi sullo stato di salute dell'occupazione, come sottolinea Reuters in un articolo. Se l'indebolimento preoccupante visto nell'ultima serie di dati economici verra' accompagnato da una incremento dei livelli di disoccupazione, allora la banca centrale statunitense si vedra' costretta ad agire, anche se il suo margine di manovra e' limitato.

I legislatori, desiderosi di apparire proattivi in vista delle elezioni di medio termine di novembre, cercheranno di convincere Bernanke nel sostenere le loro rispettive agende, con i Repubblicani che faranno pressioni sulla riduzione del deficit di bilancio e i Democratici sulla necessita' di un maggiore stimolo per rilanciare l'economia ancora anemica.

Con ogni probabilita' Bernanke non soddisfera' nessuno dei due fronti, preferendo invece soffermarsi sulle opzioni di politica monetaria a disposizione della Fed, sempre e solo nel caso in cui l'economia dovesse peggiorare sensibilmente.

Bernanke si trova di fronte al difficile compito di dover convincere il Congresso che la Fed non e' affatto impotente di fronte ad una crescita dell'economia piu' lenta di quanto previsto, senza allo stesso sembrare pero' tanto preoccupato per le prospettive future, da suggerire un'ulteriore, imminente allentamento della politica monetaria.

"In questo momento, lui e il Comitato (di politica monetaria della Fed) non sono disposti a fare qualsiasi cosa. Sentono che hanno esaurito la maggior parte dei proiettili a disposizione, e non vogliono arrivare a quel punto", ha detto a Reuters Kevin Logan, economista capo di HSBC.

"Sara' una linea estremamente sottile tra il non mostrare alcun panico o preoccupazione eccessiva, ma al tempo stesso facendo capire che stanno con gli occhi aperti e faranno tutto quanto e' necessario".

La Fed ha buone ragioni per essere riluttante. Un nuovo allentamento delle politiche monetarie rappresenterebbe un enorme dietro-front per la banca centrale, che solo un paio di mesi fa stava discutendo animatamente una sua eventuale e prossima strategia di uscita dalle misure di stimolo straordinario messe in atto per rilanciare l'economia.

Poi - ancora piu' importante se possibile - c'e' la questione dell'efficacia. Tutti ormai mettono in dubbio il potere dell'istituto. Con i tassi di interesse in prossimita' dello zero, la Fed puo' veramente fare di piu'? Siamo sicuri?

Certo. Potrebbe riprendere l'acquisto di titoli del debito a lungo termine del debito del Tesoro o di asset legate ai mutui, potrebbe ampliare il programma controverso che ha visto la Fed acquistare oltre $1500 miliardi di tali attivita'.

Inoltre, potrebbe ridurre l'importo che paga alle banche per "parcheggiare" le loro riserve in eccesso presso la banca centrale. Potrebbe persino, ad un estremo delle sue possibilita', puntare un livello specifico di rendimento sui buoni del Tesoro, una possibilita' gia' affrontata da Bernanke in un discorso tenuto nel 2002 sui modi con cui combattere la deflazione.

Ma nessuna di queste opzioni si puo' certo considerare molto attraente.
 
che pazienza ci vuole con questi americani. truccano bilanci, utili, dati, sondaggi, rialzi e ribassi. oggi sono partiti per la luna, ma in molto pochi. mi sa che non sono più neanche interessati a che entrino i retailer, si stanno accontentando di fare utili sbancando i non big su strumenti derivati e coperture, rimbalzando tra un livello e l'altro come una pallina da ping pong. requisito richiesto: movimenti veloci, senza pause, a sorpresa, per incassare stop e ricoperture
 
io sono senza PAROLE...
alle 14/14,30 circa l'indice ha fatto 19640 circa... ora (vedo su IG) batte 20212...
600 pt in sei ore sul nulla...
sono impressionanti. quando arriverà il redde rationem - ed arriverà - sarà strepitoso.... spero soltanto di riuscire a salire sulla barca....
 
usd_index pare che si sia rotto le p@lle delle barzellette e va long.
voglio proprio vedere se questo scempio finisce....
 
io sono senza PAROLE...
alle 14/14,30 circa l'indice ha fatto 19640 circa... ora (vedo su IG) batte 20212...
600 pt in sei ore sul nulla...
sono impressionanti. quando arriverà il redde rationem - ed arriverà - sarà strepitoso.... spero soltanto di riuscire a salire sulla barca....
quando arriverà saremo convinti che oramai sia tutto a posto oppure saremo in vacanza. sarà anche li una sorpresa
 
a naso oggi mi sembra una di quelle giornate da inversione.....come sono i volumi in america? secondo me ora la discesa potrebbe avere una pausa
 
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