e questo potrebbe essere il sintomo dell'inizio: o della fine o della ripresa
nel momento in cui le materie prime ( il rame è alla base di ogni processo industriale) continuano a salire nonostante la risalita del dollaro si aprono due scenari.
1 aumento dei costi (inflazione esogena) ma consumi in calo e quindi stagflazione ( qualcuno della fed l'ha nominata qualche settimana fa, per me è l'ipotesi che porto avanti e scrivo da febbraio)
2 aumento dei costi alla produzione ma anche dei consumi e dei prezzi al consumo. allora si riparte con il dollaro e i consumi usa a tirare il rialzo
Metalli: il rame resta al top di 27 anni, snobbata ripresa del dollaro
Acquisti per il quinto giorno consecutivo. Oro e argento si prendono invece una pausa. In controtendenza anche il gas naturale. Nel comparto agricolo, grano su di giri in scia allo stop alle esportazioni voluto da Putin.
Pubblicato il 26 ottobre 2010 | Ora 17:45
Fonte: WSI
In barba al rafforzamento del biglietto verde, rame e platino proseguono la loro corsa, anche se in modo piu' contenuto rispetto alla seduta di ieri. Nel primo caso, i prezzi si mantegono vicini ai livelli massimmi di oltre 27 anni guadagnando per il quarto giorno consecutivo. In generale, I recenti acquisti sono legati proprio all'indebolimento della valuta Usa, che spinge gli investitori a proteggersi puntando su materie prime non raffinate.
"Tutto ha a che fare con le prospettive dell'economia e con l'andamento del dollaro. E' la fase frenetica in corso che fara' proseguire con ogni probabilita' il rally", ha dichiarato a Bloomberg Zhi Shiwei, analista di Yong'an Futures Co.
I metalli preziosi sembrano prendersi una pausa, nel frattempo, con l'indice che replica l'andamento del dollaro contro le sei principali valute non lontano dai massimi di seduta. Le quotazioni di argento (soltanto ieri il migliore in termini di performance con un +2%) e oro sono in calo.
Tra le altre materie prime, anche il gas naturale snobba la ripresa del biglietto verde guadagnando terreno per la prima volta in quattro giorni in vista di un clima piu' freddo del previsto. Le temperatore nell'area nord-est degli Stati Uniti sono viste ben al di sotto della media a inizio novembre. Il 52% circa delle abitazioni americani usa il gas per il riscaldamento.
Si ricorda che da inizio anno il bilancio delle quotazioni e' negativo per il 39% a cuasa di produzione in aumento e surplus delle scorte. "I prezzi sono a livelli cosi' bassi che e' piuttosto conveniente comprare gas", ha dichiarato a Bloomberg Carl Neill, consulente di Risk Management.
Nel settore agricolo si segnala il balzo del grano (oltre il 2 per cento di guadagno), ancora in scia all'estensione fino al luglio 2011 dello stop alle esportazioni russe deciso nel weekend scorso.