FTSE Mib Futures solointraday - Cap. 2

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Signori buongiorno,

il rimbalzo a V, tanto temuto da qualcuno, tarda ad arrivare.

Se non chiudiamo in fretta il capitolo Grecia tarderà ancora di più.

La situazione della Grecia ricorda quella argentina da Italia Oggi


Come la Grecia del 2011, l'Argentina del 2001 aveva conosciuto una lunga agonia prima di dichiarare default.
Il crac era stato preceduto da una serie di piani di aiuto orchestrati dal Fondo monetario internazionale.
Questi salvataggi, qualificati ogni volta come «definitivi», si accompagnavano a misure per ridurre il deficit che il governo di Buenos Aires non era in grado di condurre a buon fine.
L'Argentina, come la Grecia con l'euro, aveva ceduto la propria sovranità monetaria legando il suo peso al dollaro.
Come oggi un eventuale ritorno alla dracma, anche in Argentina l'abbandono della parità fissa col dollaro è stato un argomento tabù. Tale misura era stata la chiave di volta dello sviluppo dell'economia argentina sotto l'egida dell'Fmi negli anni Novanta, proprio come l'adozione della divisa comunitaria doveva esserlo per l'economia greca. In entrambi i casi si è però scoperto che le misure hanno ottenuto proprio l'opposto, con la pessima utilizzazione dei crediti dell'Fmi in Argentina e dei fondi europei in Grecia.
In Argentina tutto questo è terminato con la cessazione dei pagamenti, la catastrofica svalutazione e la ristrutturazione del debito dopo difficili negoziati con i creditori. La crisi si è in un primo tempo aggravata, con il livello di vita che sia abbassava e la povertà che si aggravava. Ma il paese ha poi ritrovato la propria competitività, mettendo a segno dal 2003 una crescita media dell'8,5% all'anno.
Secondo gli argentini, anche la Grecia deve seguire questa strada. Per l'ex ministro dell'economia Roberto Lavagna, artefice dell'uscita dalla crisi, «non vi è altra soluzione che una ristrutturazione del debito greco, con l'obiettivo di disimpegnare fondi da destinare al recupero della competitività dell'economia». Con il vantaggio che potrà essere evitata un'uscita della Grecia dall'euro.
 
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Buondi

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[Reuters] Grecia, rischio contagio e' enorme - Buti (Ue)
CORTE FRANCA (Brescia), 14 settembre (Reuters) - E'
illusorio pensare che per la Grecia sia possibile una
ristrutturazione ordinata nè è possibile eliminare il rischio di
contagio.
A dirlo è Marco Buti, direttore generale agli Affari
economici e monetari della Commissione Ue.
"Ci sono due illusioni sulla Grecia. La prima è che si possa
fare una ristrtturazione ordinata. Nel vertice di luglio abbiamo
messo a punto un programma che prevede la partecipazione
volontaria dei creditori privati (al salvataggio della Grecia).
Ci sono state difficoltà, ma è la giusta direzione perchè una
ristrutturazione non può essere concepita senza causare caos" ha
spiegato.
"L'altra illusione è che si possano ritagliare
chirurgicamente i confini della Grecia, il rischio di contagio è
enorme" ha aggiunto Buti.
(Giulio Piovaccari, [email protected];
+390266129654; Reuters Messaging:
[email protected])
 
ilanoFinanza
Dowgrade sulle Banche " infinocchiati "

L’agenzia di rating Moody’s ha degradato due banche francesi, la Societe’ Generale e il Credit Agricole. I due istituti sono esposti verso il debito greco, insieme al terzo colosso francese BNP Paribas, le cui quotazioni erano crollate per le turbolenze nell’area dell’euro
 
Il debito delle amministrazioni pubbliche italiane a luglio si
è attestato a 1.911,8 miliardi di euro, in crescita rispetto ai
1.901,9 miliardi del mese precedente. Si tratta del 4°
incremento consecutivo. A luglio 2010 il dato era pari a
1.839,9 miliardi. Lo ha annunciato la Banca d’Italia nel suo
supplemento al bollettino statistico. Milano, Finanza.com


i 50 miliardi della manovra non basteranno nemmeno x gli interessi, figurarsi x abbassare il debito.. come fa' tlemonti ad essere ottimisti booooooooooooooooo
 
Stato
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