FTSE Mib Futures solointraday - Cap. 2

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Scandalo Libor nulla in confronto alla farsa del Pil cinese

Lo scandalo Libor, che ha coinvolto tra i più grandi istituti della city e continua, attraverso nuove rivelazioni, a minare la fiducia sulla trasparenza e sull’onestà del sistema bancario, non sarebbe nulla rispetto a quanto messo in atto dal governo cinese. I numeri sulla variazione del Pil sarebbero taroccati, e le conseguenze per i mercati sarebbero disastrose se dovessero emergere i valori reali. A dirlo è Larry McDonald, famoso per il libro: "A Colossal Failure of Common Sense: The Inside Story of the Collapse of Lehman Brothers".

Nel secondo trimestre 2012 la crescita economica cinese è scesa al +7,6%, stando ai dati ufficializzati dal governo il 13 luglio. In calo rispetto a +8,1% del primo trimestre e +8,9% degli ultimi tre mesi del 2011.

I numeri sul periodo aprile-giugno 2012 sono stati tuttavia superiori alle attese degli analisti, e hanno contribuito a placare i timori legati a un possibile "hard landing" (letteralmente "atterraggio duro") dell’economia cinese. Come conseguenza le categorie di asset considerate in genere più rischiose, tra cui azionario e materie prime, sono tornate in rally nei giorni successivi.

Ma andando ad analizzare più in dettaglio la reale situazione della Cina, altri valori indicano una condizione economica differente. Importazioni in diminuzione, produzione industriale in calo, così come l’utilizzo della corrente elettrica. Tutti indicatori che fanno presagire un rallentamento della crescita, precisa McDonald, rimarcando quanto già messo in evidenza da altri analisti ed esperti. A titolo di esempio, le stime degli economisti di Barclays erano per +7,15%.

A preoccupare McDonald il fatto che la non trasparenza da parte di governi e banche (caso Libor e numeri sul Pil) corre il rischio di portare a rischi sistemici peggiori rispetto a problemi puramente economici. "Per quanto siano difficili i periodi di sell nei mercati guidati da fattori economici, non sono nulla in confronto agli eventi del 2011, 2008, 1929 e 1907", scrive McDonald, specificando come per i primi la variazione è all’incirca -5% / -15%, contro -25% / -50% per i secondi.

E a preoccupare deve essere il fatto che i governi al momento non sono trasparenti: "basta vedere quanto succede ora in Europa".
 
Lo sottoscrivo è sarò soggetto a legittimi insulti se non sarà la giusta visione. Dopo una nottata passata ad esaminare il dax posso concludere che molto probabilmente sul max 20 luglio si è verificato il max dell'intermedio in corso. Di conseguenza ritengo che non vedremo rompere questo max prima dell'ultimo trimestre dell'anno.

Chiamo quindi nuovi minimi da qui a settembre.

Esponendomi personalmente valuterò un ingresso short con 1 contratto su dax fut. 6270.
Potrei anticipare lo short con il max del tracy che partiraà.

4 ore dax fut. Bellissimo e precisissimo!
ciao nico

sul daily stanno facendo lo stesso movimento dell'estate 2007
magari erano nella stessa posizione ciclica
 
Ultima modifica:
oggi dax e bund potrebbero scendere a braccetto
e se il dax fut dovesse non tenere la tline ascendente dai minimi di fine maggio ( che passa in area 6320) potrebbe avere una forte accelerazione al ribasso
anche lo s&p è sulla stessa tline ma ci balla sopra già da ieri
 
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Consob, stop alle vendite allo scoperto in Borsa

Freno alla speculazione per sette giorni sul rischio per i risparmiatori.

Banche italiane e spagnole sono sotto attacco in Borsa e la Consob e la sua omologa spagnola, la Comision nacional do mercato de valore, scendono in campo contro la speculazione imponendo - con un intervento coordinato - lo stop alle vendite allo scoperto su banche e assicurazioni, i titoli più colpiti dalle vendite.
FRENO ALLA SPECULAZIONE. Le vendite allo scoperto (o short selling) sono operazioni 'ribassiste', che sfruttano la possibilità prevista dai mercati finanziari di non avere materialmente in mano un titolo per poterlo cedere. Di solito sono legate all'attesa o alla speculazione di un prezzo in calo e per questo possono rappresentare un pericolo, se effettuate da grandi investitori come gli hedge fund, perché amplificano l'ondata ribassista sui mercati.
STABILITÀ DEL SISTEMA A RISCHIO. «Le gravi tensioni sui mercati finanziari possono mettere a repentaglio la stabilità del sistema finanziario e la tutela dei risparmiatori» osserva la Commissione guidata da Giuseppe Vegas nel suo provvedimento e non è più sufficiente vietare le vendite allo scoperto 'nude', cioé quelle non assistite dalla disponibilità dei titoli al momento dell'ordine.
7 GIORNI IN ITALIA, 3 MESI IN SPAGNA. Per ora il provvedimento è solo temporaneo, tre mesi in Spagna e - più cautamente - una settimana in Italia. A giudizio della Consob le due situazioni sono profondamente diverse e dunque al momento non era necessario un provvedimento con la stessa portata (in Spagna il divieto oltre che più lungo è anche più esteso e riguarda anche le posizioni nette corte).
A febbraio scorso la Consob aveva deciso di non prorogare ulteriormente le restrizioni in materia di posizioni nette corte sui titoli finanziari che aveva introdotto nell'agosto del 2011, quando la speculazione aveva preso di mira un po' tutta l'Europa continentale, all'unisono con le altre autorità europee (Francia, Spagna, Belgio e Grecia) e sotto il coordinamento dell'Esma, European Securities and Markets Authority.
In Italia erano comunque rimaste in vigore, e a tempo indeterminato, le altre misure come per esempio l'obbligo di comunicazione alla Consob delle posizioni nette corte rilevanti, ovvero superiori allo 0,2% del capitale sociale e il divieto di effettuare vendite allo scoperto 'nude'.
Lunedì, 23 Luglio 2012
 
ciao nico

sul daily stanno facendo lo stesso movimento dell'estate 2007
magari erano nella stessa posizione ciclica

Probabile io arrivo al 2008....

questa cosa del bund stamane non la capisco proprio per niente...

non è proprio un buon segno che il bund scenda così al 17 esimo giorno del mensile. Qui gatta ci cova....
 
oggi dax e bund potrebbero scendere a braccetto
e se il dax fut dovesse non tenere la tline ascendente dai minimi di fine maggio ( che passa in area 6320) potrebbe avere una forte accelerazione al ribasso
anche lo s&p è sulla stessa tline ma ci balla sopra già da ieri
e se il tutto dovesse accadere con audyen che va sotto 80 e crudo sotto 88 credo che noi potremmo bucare il minimo del 2009 nonostante la forte discesa del bund ( che ascendendo fa diminuire lo media-spread con beneficio per i bancari)
 
Probabile io arrivo al 2008....

questa cosa del bund stamane non la capisco proprio per niente...

non è proprio un buon segno che il bund scenda così al 17 esimo giorno del mensile. Qui gatta ci cova....
secondo me è l'effetto dell'outlook di moody's
sembra sempre che il giorno dopo i declassamenti il mercato faccia finta di nulla e poi però a distanza di qualche giorno gli effetti si vedono eccome
stavolta potrebbe essere che abbiano cambiato metodo
 
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