SPECIALE ELEZIONI

:mmmm:Mah


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Se Macron fosse uomo degno e di valore, adesso ciò che dovrebbe fare è appoggio esterno a un governo di sinistra. Perché dovrebbe riconoscere che il suo secondo posto è frutto della strategia unitaria antifascista del Nuovo Fronte Popolare, non certo del consenso di cui gode.

Proprio i ciuffoni con gommina di Ensemble sono i primi a rischiare di spaccarsi fra l'altro, ora che Macron ha finito con i giochi di prestigio. Ma tutti gli analisti sono concentratissimi nel gufare contro ogni possibile centralità di Mélenchon nel prossimo governo. Descritto come estremista, "pericoloso" e ovviamente, che barba che noia, come antisemita. Per me che sono lontana anni luce dai codici dell'opinionismo mainstream queste considerazioni sono semplicemente lunari. Riflettono le ansie della borghesia elitaria, il che la dice lunga proprio nel momento in cui la Francia si è proposta e affermata innanzitutto a partire dalle sue masse popolari.
Mélenchon alle élite fa molta paura perché con tutti i suoi difetti e limiti con queste masse ha dimostrato di saperci parlare e soprattutto di saper offrire loro una dignità politica. Non a caso ha detto "Sono i quartieri popolari, che si sono mobilitati, ad aver salvato il Paese questa sera".
La sinistra in Francia c'è non perché c'è Mélenchon come si ostinano a ragionare gli analisti imbevuti di logica leaderista.

La sinistra c'è perché esistono le esigenze che ne motivano l'esistenza ed esistono le idee, le speranze e le responsabilità di dare dignità a queste esistenze. Per fare analisi politiche davvero degne di questo nome è da queste esigenze che bisognerebbe partire. E solo da queste. Non dai giochetti della politica come sport del potere.
 
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La sinistra c'è perché esistono le esigenze che ne motivano l'esistenza ed esistono le idee, le speranze e le responsabilità di dare dignità a queste esistenze. Per fare analisi politiche davvero degne di questo nome è da queste esigenze che bisognerebbe partire. E solo da queste. Non dai giochetti della politica come sport del potere.
L'unica esigenza di coloro che hanno votato per l'estrema sinistra è quella di non essere presi a calci da coloro che sono stufi del degrado di una società sempre più dominata dai massimalismi e radicalismi di sinistra e dalla islamizzazione. :d:

Ad ogni modo.....guerra civile incoming.
 
Perché dovrebbe riconoscere che il suo secondo posto è frutto della strategia unitaria antifascista del Nuovo Fronte Popolare, non certo del consenso di cui gode.
Insomma...
il merito è tutto suo che ha indetto le elezioni prima che la destra aumentasse i consensi stoppandola sul nascere.
Ora è l'ago della bilancia. Sa benissimo che non ha i numeri ma senza di lui la sinistra non può fare nulla.
E' stato un capolavoro politico.
 
Ha vinto il primo set, ma ora deve riuscire a garantire la governabilità emarginando Melenchon.
Altrimenti il paese è fregato.
 

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