big_boom
Forumer storico
Io quando trombo...offro un servizio gratuito....sempre.
lo spirito opensource
Io quando trombo...offro un servizio gratuito....sempre.
Non dimenticare le donatrici ed i donatori di sangue / plasma / latte umano nonché (in nazioni illuminate) ovuli e spermatozoi!
Nella lista dei volontari, superbaffone - sempre sia lodato - suggerisce di inserire l'attività moderatoriale.
Forse non te ne rendi conto ma esistono anche diverse decine di milioni di lavoratori.
Lo stupore che non hai leggendo del sindaco di Parma, altreppoco l'avresti se leggessi che Marchionne offre lavoro gratuito ad aspiranti operai, impiegati o dirigenti volontari? Se la Coop chiedesse a cassieri e magazzinieri di lavorare gratis? Se il Papa desiderasse guardie svizzere volontarie?
Secondo me, un lavoro gratis trova ideale collocazione in un'attività con finalità esclusivamente sociali. Altruismo.
Ovviamente non in modo paraocchiuto: un commercialista potrebbe farsi pagare per gli adempimenti fiscali (if any) di una ONLUS [gl'infermieri del San Carlo che mi cavano il plasma non sono volontari], e un softwarista potrebbe lavorare gratis per Microsoft, Fiat o per il Comune di Parma.
Ci vorrebbe uno spin-off: ci sono troppi troll in questi thread.
[CHRISTIAN MODE ON]
Nelle dispute tra Stato e Chiesa, io propongo solo, cristianamente, di "dare a Cesare ciò che è di Cesare".Costituzione della Repubblica Italiana - Art. 33.Quelli che ritengono giusto che che le scuole private comportino oneri per lo Stato (anche sotto forma di deduzioni fiscali ai genitori degli iscritti, rifacimento di impianti ecc.), sono solo dei peccatori.
[...]
Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato.
Non io, ma San Pietro si occuperà di giudicarli.
[CHRISTIAN MODE OFF]
era ora
1) Forse sei un po' in conflitto d'interessi
2) Ma le coltellate di Bruto erano destinate a Cesare, o hanno dato a Cesare qualcosa che non era di Cesare? Ogni tanto DHL sbaglia...
Io quando trombo...offro un servizio gratuito....sempre.
se il sindaco della mia città mi chiamasse per consulenze su come gestire una banca, ovviamente gratis, lo farei.
Purtoppo ormai è tardi
Non dimenticare le donatrici ed i donatori di sangue / plasma / latte umano nonché (in nazioni illuminate) ovuli e spermatozoi!
Nella lista dei volontari, superbaffone - sempre sia lodato - suggerisce di inserire l'attività moderatoriale.
Forse non te ne rendi conto ma esistono anche diverse decine di milioni di lavoratori.
Lo stupore che non hai leggendo del sindaco di Parma, altreppoco l'avresti se leggessi che Marchionne offre lavoro gratuito ad aspiranti operai, impiegati o dirigenti volontari? Se la Coop chiedesse a cassieri e magazzinieri di lavorare gratis? Se il Papa desiderasse guardie svizzere volontarie?
Secondo me, un lavoro gratis trova ideale collocazione in un'attività con finalità esclusivamente sociali. Altruismo.
Ovviamente non in modo paraocchiuto: un commercialista potrebbe farsi pagare per gli adempimenti fiscali (if any) di una ONLUS [gl'infermieri del San Carlo che mi cavano il plasma non sono volontari], e un softwarista potrebbe lavorare gratis per Microsoft, Fiat o per il Comune di Parma.
Ci vorrebbe uno spin-off: ci sono troppi troll in questi thread.
[CHRISTIAN MODE ON]
Nelle dispute tra Stato e Chiesa, io propongo solo, cristianamente, di "dare a Cesare ciò che è di Cesare".
Costituzione della Repubblica Italiana - Art. 33.Quelli che ritengono giusto che che le scuole private comportino oneri per lo Stato (anche sotto forma di deduzioni fiscali ai genitori degli iscritti, rifacimento di impianti ecc.), sono solo dei peccatori.
[...]
Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato.
Non io, ma San Pietro si occuperà di giudicarli.
[CHRISTIAN MODE OFF]
Forse non te ne rendi conto tu ma io faccio parte di quelle 2 decine di milioni scarsi (e non diverse decine ) di lavoratori dipendenti e non accetterei mai di dover lavorare gratis per il mio datore di lavoro, perchè la mia attività genera per lui un profitto. E questo profitto è a vantaggio individuale e non sociale , anche se riconosco l'opportunità di garantire il diritto d'impresa come sistema efficace di allocazione delle risorse , quando questo non produca sfruttamento.
Che la gratuità è un valore reciproco.
Mi stupisco infatti del fatto che in Italia , oggi , a centinaia di miglia di detti dipendenti sia chiesto di prestare il proprio lavoro sottopagati se non addirittura gratis quando gode del pomposo titolo di apprendistato o cocopro e simili e che ad altrettanti sia chiesto di prestare il proprio lavoro straordinario altrettanto gratis.
E questo nel silenzio generale. Altro che Pizzarrotti.
La legge italiana riconosce (Legge 10 Marzo 2000, n. 62 , e MAI dichiarata incostituzionale) che le scuole paritarie costituiscono parte integrante del sistema educativo pubblico nazionale .
Le scuole paritarie, svolgendo un servizio pubblico, accolgono chiunque, accettandone il progetto educativo, richieda di iscriversi ...
Ma a voi sofisti piace giocare con le parole e privato suona più commendevole di paritario : vengono in mente ricche signore con SUV e così si pensa di portare l'opinione popolare dalla propria giocando su sentimenti non propriamente nobili : strano comportamento per dei liberali radicali che diventano statalisti solo per astio anticlericale (come se le paritarie fossero solo cattoliche !)
E del fatto che , come riconosce il MIUR (notoriamente composto da guardie Svizzere)
http://hubmiur.pubblica.istruzione....be1b-5bec9927e388/scuolaincifre_2009-2010.pdf
le paritarie fanno risparmiare allo Stato 6 M€ l'anno chissefrega : meglio fare battaglie ideologiche alla faccia del liberismo che va bene solo sulla pelle dei lavoratori.
[CHRISTIAN MODE ON]
Capisco poi che nell'esegesi tu sia debuluccio : non te ne si può fare una colpa che non è obbligatorio interessarsi a novelle di 2000 anni fa , ma questa citazione è citata a sproposito troppe volte.
Secondo il Vangelo (Luca, 20, 25) così replicò Gesù agli "uomini subdoli", emissari dei sacerdoti, i quali gli domandavano se fosse lecito pagare il tributo a Cesare, da parte di un buon ebreo, sperando in una sua risposta negativa che permettesse loro di denunciarlo ai Romani. Cristo, però, non solo non cadde nel tranello, ma con le sue parole insegnò che si deve obbedire alle leggi degli uomini, senza trascurare i doveri verso Dio.
"Date a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio" significa dunque: "Date a Cesare quello che Dio stesso vuole che sia dato a Cesare".
[CHRISTIAN MODE OFF]